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san carlo parte iniziale volume 5 valletrompia.qxd - Brixia Sacra

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BRIXIA SACRA<br />

non siano distribuite da chierici o da altre persone a uomini e donne, ma i<br />

laici accedano con riverenza al sacerdote e le ricevano in ginocchio. Ciò<br />

facciano anche le donne in luogo congruo, affinché non vi sia confusione<br />

con gli uomini. Così si ordina anche a Salò.<br />

Sempre e Gargnano si rileva un altro disordine. I regolari e i confratelli<br />

delle scuole, vestiti del loro abito, nei funerali, non vanno prima alla chiesa<br />

parrocchiale per recarsi poi con l’arciprete alla casa del defunto, come è consuetudine<br />

in queste zone, ma si dirigono prima alla casa del defunto, per cui<br />

essi giungono ad un’ora e il parroco ad un’altra, con conseguenze di litigi<br />

(«rixae oriuntur»). I decreti stabiliscono che i frati e gli scolari si rechino<br />

prima in chiesa e poi si avviino insieme al parroco alla casa del defunto. Inoltre,<br />

nei funerali che si tengono anche nelle chiese dei regolari, da antichissimo<br />

uso si dà una certa <strong>parte</strong> di cera alla chiesa arcipretale; ora l’arciprete di<br />

Gargnano si è lamentato che talvolta le cere vengono rifiutate dai sacerdoti.<br />

I decreti stabiliscono che i parroci e i regolari della plebania, che intervengono<br />

ai funerali, consegnino la <strong>parte</strong> di cera secondo la consuetudine. A<br />

Salò si vietano i discorsi funebri tenuti da laici nelle case private.<br />

Anche a Toscolano si decreta la messa conventuale dei sacerdoti nei giorni<br />

solenni. Qui si ordina, inoltre, che la messa parrocchiale si celebri circa<br />

due ore dopo sorto il sole, secondo il dettato del concilio provinciale; i cappellani<br />

di S. Michele di Gaino e di S. Nicola di Cecina, nei loro oratori, nei<br />

giorni di festa, celebrino solo dopo la messa parrocchiale. A Toscolano,<br />

Maderno, Salò, Provaglio Inferiore si normalizza la processione del Corpus<br />

Domini: si decreta che il Santissimo non sia deposto sugli altari che vengono<br />

preparati nelle vie e nelle piazze, ma che si porti direttamente in chiesa.<br />

Al vicario foraneo di Toscolano si ordina che vigili affinché nella processione<br />

non si facciano tali riti contro i decreti provinciali, sotto pena di interdetto<br />

dell’ingresso in chiesa. A Toscolano si viola il riposo festivo con il<br />

mercato e facendo compilare gli istrumenti notarili nei giorni festivi; così<br />

pure a Salò: la visita lo vieta secondo il disposto delle costituzioni dei sommi<br />

pontefici e dei decreti provinciali. La violazione delle feste nei giorni di<br />

mercato avviene anche a Idro. A Provaglio Inferiore la visita vieta il mercato<br />

in giorno di festa, che deve essere tenuto, invece, il giorno prima o dopo,<br />

sempre che non siano giorni di festa. I vicari foranei devono porre maggiore<br />

diligenza nel fare osservare la festa; contro i violatori procedano severamente<br />

secondo quanto previsto dai sacri canoni dei pontefici e dei concili.<br />

LXII

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