san carlo parte iniziale volume 5 valletrompia.qxd - Brixia Sacra

INTRODUZIONE
Il Monte di pietà di Vestone ha un capitale di lire 233; è retto da un massaro,
che esercita gratuitamente, eletto dal comune con l’intervento del
curato. Si dà mutuo su pegno fino alla somma di lire 5. Il rendiconto dell’amministrazione
è reso davanti al comune e al curato. I decreti ordinano
che non si diano a mutuo somme oltre il capitale, se non con facoltà della
Santa Sede.
Il Monte di pietà a Savallo è iniziato dieci anni fa con elemosine. Viene
esercitato gratuitamente da due massari nelle loro case, eletti dal comune,
con l’intervento dell’arciprete, che emettono giuramento. Il capitale è di
lire 440. Si dà mutuo gratis su pegno fino a lire 4. Il rendiconto avviene
davanti all’arciprete e ai deputati del comune, ai massari che subentrano, ai
quali si consegnano i pegni e il denaro.
A Salò vi sono due Monti di pietà. Il primo è stato istituito nel 1545,
con elemosine di varie persone. Ha un capitale di 7.633 lire. Dà a mutuo
con pegno la somma di 10 ducati. Sul denaro prestato si pratica il due per
cento di interesse: riguardo a ciò è stata richiesta facoltà dalla Sede apostolica,
ma poiché non è mai stato presentato documento al vescovo di Brescia,
non si è ottenuta l’autorizzazione. Si tiene l’incanto dei pegni ogni due
anni. Il Monte è retto da due presidenti, rinnovati dal comune ogni sei
mesi, che hanno le chiavi dei pegni. Gli officiali, anch’essi eletti dal comune,
sono il massaro, che amministra il capitale e rende conto al comune
ogni anno, il governatore, che stima e conserva i pegni, il notaio, con mercede
annua di 14 scudi. Il Monte ha sede nella casa del comune. Il secondo
Monte di Salò ha carattere spirituale; è stato eretto durante la visita, col
consenso dell’ordinario.
Fu istituito da Giuseppe Miglio Voltolina, che lo dotò di alcuni beni stabili,
da cui si ricavano redditi di 200 lire. Lo scopo del Monte è di condurre
lettori e precettori, che insegnino le lettere, le arti liberali, le scienze e i
buoni costumi ai fanciulli e adolescenti poveri di Salò e ai figli di coloro che
prestano opera e sostegno al Monte, che è retto da sei presidenti. Il visitatore
controlla strettamente i legati in suffragio dei defunti e di carità verso
i poveri, per distribuzioni periodiche di denaro, pane e altri generi alimentari.
I verbali registrano la fondazione di ciascun legato e lo scopo. Quanto
alla conduzione si nota che le distribuzioni di carità avvengono indistintamente
a poveri e a ricchi; i decreti stabiliscono l’unica destinazione a favore
dei poveri.
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