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30845 Suppl Giot.pdf - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

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G.I.O.T. 2010;36(suppl. 1):S92-S96<br />

La coxopatia nella spon<strong>di</strong>lite anchilosante<br />

a. Capone, D. Podda, M. Planta, V. Setzu *<br />

rIaSSuNTO<br />

Il coinvolgimento dell’anca nella spon<strong>di</strong>lite anchilosante rappresenta<br />

una con<strong>di</strong>zione frequente che accentua notevolmente la limitazione<br />

funzionale del paziente. Negli sta<strong>di</strong> iniziali della coxopatia<br />

è in<strong>di</strong>cato un trattamento conservativo con terapia me<strong>di</strong>ca per<br />

ridurre il dolore e la progressione della malattia e con fisiochinesiterapia<br />

per prevenire la limitazione funzionale e la <strong>di</strong>sabilità.<br />

Negli sta<strong>di</strong> avanzati con danno strutturale dell’articolazione coxofemorale<br />

trova in<strong>di</strong>cazione l’impianto <strong>di</strong> un artroprotesi <strong>di</strong> anca.<br />

Abbiamo pertanto condotto uno stu<strong>di</strong>o retrospettivo per valutare i<br />

risultati dopo l’intervento <strong>di</strong> artroprotesi in gruppo <strong>di</strong> 20 pazienti<br />

affetti da spon<strong>di</strong>lite anchilosante. L’età me<strong>di</strong>a dei pazienti era <strong>di</strong><br />

44,5 anni. La durata me<strong>di</strong>a della malattia prima dell’intervento è<br />

stata <strong>di</strong> 14,5 anni. I risultati clinici e ra<strong>di</strong>ografici sono stati valutati<br />

ad un follow-up me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> 4,7 anni. Il punteggio me<strong>di</strong>o secondo<br />

l’Harris Hip Score era 48 punti nel preoperatorio ed 85 punti al follow-up<br />

con il riscontro dopo l’intervento <strong>di</strong> un significativo miglioramento<br />

della sintomatologia dolorosa, dell’escursione articolare e<br />

dell’autonomia funzionale. Non abbiamo riscontrato alcun caso <strong>di</strong><br />

mobilizzazione o <strong>di</strong> revisione delle componenti protesiche. In 5 su<br />

28 anche (18 %) sono state evidenziate ossificazioni eterotopiche.<br />

Parole chiave: artroprotesi totale d’anca, spon<strong>di</strong>lite anchilosante,<br />

patologia dell’anca<br />

SuMMary<br />

Hip involvement in ankylosing spondylitis is a common and<br />

<strong>di</strong>sabling problem with functional impairment for the patient.<br />

Conservative treatment for early <strong>di</strong>sease stages of the hip includes<br />

me<strong>di</strong>cal therapy to reduce pain and <strong>di</strong>sease activity and physiotherapy<br />

to prevent loss of function and <strong>di</strong>sability. In the advanced<br />

<strong>di</strong>sease stages with structural hip joint damage the total hip<br />

arthroplasty is an effective treatment. We retrospectively reviewed<br />

20 patients (28 hips) who underwent cementless total hip arthroplasty<br />

for ankylosing spon<strong>di</strong>lytis. The mean age of the patients<br />

was 44,5 years. The average duration of <strong>di</strong>sease before surgery<br />

was 14,5 years. The clinical and ra<strong>di</strong>ographic results were evalu-<br />

Clinica Ortope<strong>di</strong>ca, Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Cagliari; * Servizio <strong>di</strong> Ortope<strong>di</strong>a e<br />

<strong>Traumatologia</strong>, Ospedale Muravera, ASL 8 Cagliari<br />

In<strong>di</strong>rizzo per la corrispondenza:<br />

Antonio Capone, Clinica Ortope<strong>di</strong>ca, Ospedale Marino, Lung. Poetto 12, 09216<br />

Cagliari. Tel. e Fax +39 070 372377. E-mail anto.capone@tiscali.it<br />

S92<br />

ated at an average follow-up period of 4,7 years. Harris hip scores<br />

averaged 48 before surgery and 85 at the follow-up examination.<br />

Significant improvements in pain, range of motion and function<br />

were observed following total hip arthroplasty. No arthroplasty<br />

was loose or required a surgical revision. Heterotopic ossification<br />

was observed in 5 of 28 hips (18%).<br />

Key words: total hip arthroplasty, ankylosing spon<strong>di</strong>lylitis,<br />

hip <strong>di</strong>sease<br />

INTrODuzIONE<br />

La spon<strong>di</strong>lite anchilosante (S.A.) è una spon<strong>di</strong>loartrite sieronegativa<br />

caratterizzata da un’infiammazione delle articolazioni sacroiliache,<br />

del rachide, <strong>di</strong> altre articolazioni periferiche e delle entesi che colpisce<br />

circa 1% della popolazione. L’eziopatogenesi risulta ancora<br />

non ben definita: i fattori genetici risultano determinanti ed in particolare<br />

l’antigene leucocitario HLA B 27 risulta presente nel 90%<br />

dei pazienti che presentano le manifestazioni cliniche della spon<strong>di</strong>lite<br />

anchilosante. In realtà la sola presenza dell’antigene B 27 non<br />

determina l’insorgenza della malattia ma pre<strong>di</strong>spone all’evoluzione<br />

dell’artrite se agiscono altri fattori auto-immuni determinati da altre<br />

malattie o infezioni 1 . Le manifestazioni cliniche si evidenziano nei<br />

giovani adulti in una fascia <strong>di</strong> età compresa tra i 20 ed i 40 anni<br />

con un rapporto maschi/femmine <strong>di</strong> 3:1. L’interessamento dell’articolazione<br />

coxo-femorale presenta un’incidenza compresa tra 24<br />

e 36% e nel 90% dei casi risulta bilaterale. Risulta più frequente<br />

nei pazienti con esor<strong>di</strong>o della malattia in età giovanile (< 20 anni)<br />

e rappresenta un fattore prognostico negativo per la progressione<br />

dell’anchilosi anche a livello assiale 2 . L’artrite comporta un danno<br />

iniziale a livello della cartilagine e successivamente coinvolge l’osso<br />

subcondrale e le strutture capsulari con la formazione <strong>di</strong> osteofiti<br />

e la comparsa <strong>di</strong> erosioni e/o <strong>di</strong> sclerosi ossea 3 . Ra<strong>di</strong>ograficamente<br />

possiamo riscontrare vari gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> alterazione dell’articolazione<br />

coxo-femorale. La testa femorale presenta una migrazione assiale<br />

verso l’acetabolo che determina una riduzione concentrica della<br />

rima articolare ed in alcuni una protrusione dell’acetabolo. La<br />

formazione <strong>di</strong> osteofiti inizia dalla porzione supero-laterale e può<br />

interessare l’intero collo femorale portando all’anchilosi ossea 4 .<br />

Secondo la valutazione ra<strong>di</strong>ologica semiquantitativa BASRI (Bath<br />

Ankylosing Spondylitis Ra<strong>di</strong>ographic Index) hip il coinvolgimento<br />

dell’anca può essere classificato in 4 sta<strong>di</strong>: 1 sta<strong>di</strong>o = dubbio:<br />

riduzione focale della rima articolare, 2 sta<strong>di</strong>o = lieve: riduzione<br />

concentrica della rima con spazio articolare > 2 mm, sta<strong>di</strong>o 3 =<br />

moderato: riduzione concentrica della rima con spazio articolare<br />

inferiore o uguale a 2 mm od osteofita < 2 cm, 4 = severo: deformità<br />

testa femorale ed ostofiti superiori a 2 cm 5 . Le alterazioni<br />

strutturali dei capi articolari comportano una progressiva riduzione

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