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30845 Suppl Giot.pdf - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

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Protesi biologiche<br />

Fig. 3. Allograft <strong>di</strong> ginocchio posizionato: in sede lo scudo femorale e il piatto tibiale.<br />

Metatarsofalangea<br />

L’accesso è stato me<strong>di</strong>ale alla prima metatarsofalangea. I tagli sono<br />

stati eseguiti con sega pneumatica. Una volta asportate le superfici<br />

articolari resecate è stato impiantato l’allograft (Fig. 4).<br />

Fig. 4. Allograft <strong>di</strong> I metatarsofalangea posizionato: la sintesi è stata ottenuta con microviti a rottura<br />

programmata.<br />

Spalla<br />

L’accesso è stato deltoideo-pettorale.<br />

Una volta<br />

aperto il sottoscapolare e<br />

la caspula articolare sono<br />

stati eseguiti i tagli omerale<br />

e glenoideo utilizzando<br />

uno strumentario<br />

specificatamente progettato.<br />

Si è proceduto quin<strong>di</strong><br />

all’impiano dell’allograft<br />

in sede (Fig. 5).<br />

S144<br />

Fig. 5. Allograft <strong>di</strong> spalla, campo operatorio: già in sede<br />

la superficie della testa omerale e la glena.<br />

Per tutti i trapianti, una volta posizionati in sede, sono state valutate<br />

la congruenza articolare visivamente e con amplificatore <strong>di</strong> brillanza<br />

e la motilità. I trapianti sono stati quin<strong>di</strong> fissati con viti a rottura<br />

programmata e gli eventuali gap tra il trapianto ed il ricevente,<br />

riempiti con osso morcellizzato autologo, ricavato dalle superfici<br />

articolari resecate.<br />

Trattamento postoperatorio<br />

Caviglia: in seguito ad allograft <strong>di</strong> caviglia è stato mantenuto uno<br />

stivaletto gessato per 15 giorni, successivamente si è praticata<br />

CPM aumentando gradualmente il range <strong>di</strong> movimento in relazione<br />

al dolore. Il carico parziale è stato concesso dopo 4 mesi e soltanto<br />

dopo sei mesi si è passati al carico completo 38 .<br />

Ginocchio: in seguito ad allograft <strong>di</strong> ginocchio si è praticata CPM a<br />

partire dai primi giorni post-intervento, aumentando gradualmente<br />

il range <strong>di</strong> movimento in relazione al dolore. Il carico progressivo<br />

è stato concesso solo dopo evidenza ra<strong>di</strong>ografica <strong>di</strong> consolidazione<br />

del trapianto (circa 6 mesi), per progre<strong>di</strong>re al carico complete ad<br />

8 mesi.<br />

I Metatarsofalangea: in seguito ad allograft <strong>di</strong> metatarsofalangea,<br />

il carico è stato concesso imme<strong>di</strong>atamente per piccoli spostamenti<br />

in<strong>di</strong>spensabili me<strong>di</strong>ante l’uso <strong>di</strong> calzatura <strong>di</strong> tipo talus. La mobilizzazione<br />

articolare della metatarsofalangea è stata precoce. A<br />

4 settimane <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza dall’intervento è stato concesso l’uso <strong>di</strong> una<br />

normale calzatura.<br />

Spalla: in seguito ad allograft <strong>di</strong> spalla è stato mantenuto un tutore<br />

a permanenza per 4 settimane. La rimozione temporanea del tutore,<br />

per eseguire mobilizzazione attiva e passiva, è stata concessa<br />

limitata poi per sei settimane. A 10 settimane dall’intervento è stata<br />

iniziata rieducazione progressiva e il tutore è stato <strong>di</strong>smesso.<br />

Valutazione postoperatoria<br />

I pazienti sono stati valutati clinicamente sulla base del dolore,<br />

della qualità <strong>di</strong> vita e del grado <strong>di</strong> movimento articolare riguadagnato<br />

e ra<strong>di</strong>ograficamente a 2, 4 e 6 mesi dopo l’intervento e ad un<br />

minimo <strong>di</strong> 12 mesi <strong>di</strong> follow-up.<br />

rISuLTaTI<br />

54 allograft sono ad oggi ancora in sede, ben integrati e vali<strong>di</strong> da<br />

un punto <strong>di</strong> vista clinico e ra<strong>di</strong>ografico. I risultati, soggettivamente<br />

e oggettivamente, sono eccellenti o buoni in 44 pazienti (38<br />

caviglie (69%), 1 ginocchio (12%), 4 metatarsofalangee (66%) e<br />

1 spalla (33%). I 10 allograft rimanenti hanno ottenuto risultato<br />

<strong>di</strong>screto con dolore residuo saltuario ed accettabili limitazioni del<br />

movimento articolare.<br />

I fallimenti ad oggi sono stati 18 (9 caviglie (16%), 7 ginocchia<br />

(87%), 2 MTP (33%) e nessuna spalla (0%). Si sono riscontrate<br />

4 complicanze intraoperatorie, tutte occorse durante trapianti <strong>di</strong><br />

caviglia (3 fratture del malleolo me<strong>di</strong>ale ed 1 malposizionamento<br />

del trapianto). Due gravi episo<strong>di</strong> infettivi si sono verificati nel caso<br />

delle metatarsofalangee fallite. In tutti i casi <strong>di</strong> trapianto <strong>di</strong> caviglia<br />

effettuato per via laterale, in 15 casi per via anteriore e in 2 spalle<br />

è stato necessario rimuovere i mezzi <strong>di</strong> sintesi ad 1 anno <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza<br />

dall’intervento e nel corso dell’intervento è stata eseguita una pulizia<br />

della caviglia e la revisione <strong>di</strong> eventuali impingemet laterali o

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