30845 Suppl Giot.pdf - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia
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Questo perché un’avulsione completa della ra<strong>di</strong>ce posteriore è<br />
funzionalmente simile ad una meniscectomia totale 5 6 .<br />
L’avulsione del menisco me<strong>di</strong>ale rappresenta un’entità <strong>di</strong>stinta<br />
dall’avulsione laterale per anatomia, eziologia e prognosi. Da un<br />
punto <strong>di</strong> vista strettamente anatomico, la ra<strong>di</strong>ce posteriore me<strong>di</strong>ale<br />
presenta una scarsa mobilità per la presenza <strong>di</strong> una tenace inserzione<br />
all’eminenza intercon<strong>di</strong>lica con una valida vascolarizzazione.<br />
Il corno posteriore del menisco laterale pur avendo due inserzioni,<br />
una anteriore, (in corrispondenza dell’eminenza intercon<strong>di</strong>lica), ed<br />
una posteriore (in corrispondenza del con<strong>di</strong>lo me<strong>di</strong>ale tramite il<br />
legamento meniscofemorale), è più mobile rispetto al me<strong>di</strong>ale. La<br />
presenza della seconda inserzione impe<strong>di</strong>sce o riduce il fenomeno<br />
dell’estrusione meniscale (Fig. 1). Tali <strong>di</strong>fferenze giustificano una<br />
<strong>di</strong>versa incidenza ed eziologia che può essere <strong>di</strong>stinta in traumatica<br />
o degenerativa. La forma traumatica è a carico sia del menisco<br />
laterale sia del me<strong>di</strong>ale mentre la forma degenerativa è a carico<br />
esclusivo del menisco me<strong>di</strong>ale. In questa ultima evenienza, vi sono<br />
fattori pre<strong>di</strong>sponesti quali l’obesità, il sesso femminile, l’età avanzata<br />
o stili <strong>di</strong> vita (sedersi sulle ginocchia, come nello stile orientale).<br />
L’avulsione del menisco laterale è frequentemente associata<br />
alla lesione del legamento crociato anteriore.<br />
L’incidenza <strong>di</strong> una patologia a carico della ra<strong>di</strong>ce posteriore è stimata<br />
intorno al 10% delle artroscopie effettuate. Tale valore è solo<br />
approssimativo per la mancanza <strong>di</strong> segni clinici specifici e richiederà<br />
successivi stu<strong>di</strong>. La stessa RMN non sempre viene correttamente<br />
interpretata dal ra<strong>di</strong>ologo o dall’ortope<strong>di</strong>co e pertanto il reperto <strong>di</strong><br />
un’estrusione meniscale è spesso non correttamente interpretato.<br />
Anche da un punto <strong>di</strong> vista artroscopico la visualizzazione della ra<strong>di</strong>ce<br />
può risultare <strong>di</strong>fficile specie nei casi <strong>di</strong> alterazioni degenerative<br />
già instauratesi con ipertrofia della spina tibiale e con restringimento<br />
dello spazio femoro-tibiale. Va aggiunto che molto spesso le avulsioni<br />
della ra<strong>di</strong>ce posteriore me<strong>di</strong>ale venivano considerate nel passato<br />
come ossicoli per la metaplasia ossea che subiva la ra<strong>di</strong>ce per il<br />
continuo traumatismo contro il con<strong>di</strong>lo femorale.<br />
DIaGNOSI<br />
La <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> una lesione della ra<strong>di</strong>ce meniscale non è agevole<br />
non essendovi un sintomo patognomonico. La sintomatologia può<br />
avere un’insorgenza acuta o cronica. Nel primo caso, il dolore<br />
compare con una sensazione <strong>di</strong> schiocco o <strong>di</strong> scatto posteriore a<br />
seguito <strong>di</strong> un modesto trauma. In pazienti con lesione ad eziologia<br />
degenerativa l’insorgenza del dolore <strong>di</strong> intensità dapprima modesta<br />
<strong>di</strong>viene con il passare del tempo sempre più acuto ed invalidante.<br />
La maggior parte dei pazienti presenta un dolore alla massima<br />
flessione poiché a causa dell’interruzione della tensione circonferenziale<br />
viene meno lo spostamento posteriore del menisco durante<br />
la flessione, rimanendo questo intrappolato tra con<strong>di</strong>lo e piatto<br />
tibiale durante la flessione. Il dolore è localizzato in corrispondenza<br />
dell’interlinea articolare ed in alcuni casi è riferito posteriormente e<br />
si acuisce in tutte le attività che comportino il carico <strong>di</strong>retto. Si può<br />
associare un versamento endoarticolare o un’andatura antalgica.<br />
Una caratteristica <strong>di</strong>fferenziale del dolore è la sua intensità che è<br />
sempre maggiore <strong>di</strong> quanto normalmente ci si aspetta da una rottura<br />
meniscale su base degenerativa. All’esame obiettivo si riscontra<br />
un dolore evocabile alla palpazione dell’interlinea articolare ed alla<br />
P.P. Mariani, et al.<br />
Fig. 1. Avulsione della ra<strong>di</strong>ce meniscale esterna <strong>di</strong> ginocchio destro associata a lesione cronica del<br />
legamento crociato anteriore. Il menisco (ME) per la per<strong>di</strong>ta della sua inserzione appare sollevato e<br />
mantenuto in sede per la presenza del leg. menisco femorale posteriore <strong>di</strong> Wrisberg. LCP: legamento<br />
crociato posteriore.<br />
Fig. 2. Avulsione della ra<strong>di</strong>ce meniscale me<strong>di</strong>ale (MI) <strong>di</strong> ginocchio sinistro.<br />
massima flessione che da alcuni è ritenuto essere un segno <strong>di</strong>fferenziale<br />
rispetto al dolore meniscale nella gonartrosi.<br />
DIaGNOSI STruMENTaLE<br />
La ra<strong>di</strong>ce meniscale posteriore, sia me<strong>di</strong>ale sia laterale, è facilmente<br />
visualizzata nelle proiezioni coronali in T1 ed in T2 e si<br />
possono osservare alterazioni che vanno da una parziale rottura<br />
sino ad una completa avulsione con degenerazione mucoide del<br />
corno posteriore del menisco (Fig. 3). L’estrusione meniscale è<br />
invece valutata nella proiezione me<strong>di</strong>ocoronale, cioè la proiezione<br />
ideale per la visualizzazione del legamento collaterale me<strong>di</strong>ale,<br />
ed è considerata patologica se supera i 3 mm <strong>di</strong> spostamento oltre<br />
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