14.05.2013 Views

30845 Suppl Giot.pdf - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

30845 Suppl Giot.pdf - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

30845 Suppl Giot.pdf - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Diafisi: per le metastasi <strong>di</strong>afisarie nei pazienti in classe 2 e 3 è<br />

stato proposto un sistema a punteggio (Tab. III) tenendo conto <strong>di</strong> 4<br />

<strong>di</strong>versi parametri: l’aspettativa <strong>di</strong> vita (Tab. IV); la sede della lesione;<br />

le <strong>di</strong>mensioni della lesione; la risposta prevista alle terapie a<strong>di</strong>uvanti<br />

non chirurgiche (Tab. V). Come risposta prevista alle terapie<br />

a<strong>di</strong>uvanti viene considerata la potenzialità della lesione a riparare<br />

e a ossificare dopo trattamento locale (ra<strong>di</strong>oterapia, chemioterapia,<br />

terapia ormonale, immunoterapia etc.). Il punteggio è variabile da<br />

3 a 15 punti per ogni paziente. Un’osteosintesi semplice (chiodo<br />

endomidollare bloccato o placca e cemento) è in<strong>di</strong>cata nei pazienti<br />

con un punteggio basso (≤ 5 punti); un’osteosintesi rinforzata<br />

(chiodo endomidollare e cemento) è in<strong>di</strong>cata nei pazienti con un<br />

punteggio interme<strong>di</strong>o (da 6 a 10 punti); la resezione della lesione e<br />

la ricostruzione con sistemi protesici modulari cementati è in<strong>di</strong>cata<br />

nei pazienti con punteggio elevato (da 11 a 15 punti) (Figg. 5 e 6).<br />

Il punteggio viene corretto considerando le con<strong>di</strong>zioni generali del<br />

D.a. Campanacci, et al.<br />

paziente secondo Karnovsky 3 . Un punteggio del “performance status” inferiore a 50 punti determina il declassamento della rico-<br />

Tab. III. Sistema a punteggio per la definizione del trattamento chirurgico delle<br />

lesioni <strong>di</strong>afisarie nei pazienti in classe 2 e 3. In neretto il punteggio assegnato.<br />

Sopravivenza<br />

Sede<br />

della lesione<br />

Dimensioni<br />

della lesione<br />

Sensibilità<br />

alle terapie<br />

a<strong>di</strong>uvanti<br />

< 1 anno = 1 Tibia = 1 Piccola (1/3) = 1 Yes = 0<br />

Da 1 a 2 anni = 3 Femore, omero = 2 Grande (1/2) = 2 No = 3<br />

> 2 anni = 6 Sottotrocanterica e<br />

sovracon<strong>di</strong>loidea = 3<br />

Completa o<br />

Frattura patologica = 3<br />

Fino a 5 punti Osteosintesi semplice: chiodo endomidollare bloccato o<br />

placca e cemento<br />

Da 6 a 10 punti Osteosintesi rinforzata: chiodo endomidollare e cemento<br />

o doppia placca e cemento<br />

Da 11 a 15 punti Megaprotesi o spaziatore intercalare modulare<br />

Tab. IV. Sopravvivenza stimata per tipo <strong>di</strong> tumore primitivo e relativo punteggio<br />

assegnato.<br />

Sopravvivenza Sede del tumore primitivo<br />

< 1 anno Sconosciuto<br />

1 punto Melanoma<br />

Polmone<br />

Pancreas<br />

Tiroide (in<strong>di</strong>fferenziato)<br />

Stomaco<br />

Da 1 a 2 anni<br />

3 punto Colon<br />

Mammella (non sensibile agli a<strong>di</strong>uvanti)<br />

Fegato<br />

Utero (sensibile agli a<strong>di</strong>uvanti)<br />

> 2 anni Tiroide (<strong>di</strong>fferenziato)<br />

6 punto Mieloma<br />

Linfoma<br />

Mammella (sensibile agli a<strong>di</strong>uvanti)<br />

Retto<br />

Prostata<br />

Rene<br />

Tab. V. Sensibilità prevista alle terapie a<strong>di</strong>uvanti dei <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> tumore primitivo<br />

e relativo punteggio.<br />

Sensibili<br />

0 punti Mammella<br />

Tiroide<br />

Mieloma<br />

Linfoma<br />

Prostata<br />

Non sensibili<br />

3 punti Rene<br />

Gastrointestinale<br />

Polmone<br />

Utero<br />

Pancreas<br />

struzione consigliata da osteosintesi rinforzata a osteosintesi semplice,<br />

mentre un punteggio maggiore <strong>di</strong> 50 permette <strong>di</strong> mantenere<br />

l’in<strong>di</strong>cazione all’intervento assegnato.<br />

Tra le lesioni a rischio <strong>di</strong> frattura (impen<strong>di</strong>ng fracture), il femore<br />

è il segmento osseo più a rischio per le notevoli sollecitazioni<br />

meccaniche in flessione e torsione. Le regioni più a rischio in tale<br />

segmento sono il collo del femore, la regione sottotrocanterica e<br />

sovracon<strong>di</strong>loidea. Nella classe 3 il rischio imminente <strong>di</strong> frattura è<br />

valutato in base ai parametri proposti in letteratura: a) lesione litica<br />

della corticale ≥ 2,5 cm; b) <strong>di</strong>struzione della corticale ≥ 50% del<br />

<strong>di</strong>ametro; c) dolore persistente o progressione della lesione dopo<br />

ra<strong>di</strong>oterapia e/o chemioterapia 4 . Un sistema a punteggio per la<br />

valutazione del rischio <strong>di</strong> frattura patologica è stato proposto da<br />

Mirels considerando quattro parametri: il dolore, l’aspetto ra<strong>di</strong>ografico<br />

della lesione, la sede e le <strong>di</strong>mensioni 5 . Da stu<strong>di</strong> recenti<br />

tuttavia, le <strong>di</strong>mensioni critiche per una lesione a rischio <strong>di</strong> frattura<br />

sono risultate essere > 30 mm <strong>di</strong> coinvolgimento corticale assiale<br />

e > 50% <strong>di</strong> estensione corticale circonferenziale 6 . Le prospettive<br />

future in<strong>di</strong>cano nella TAC quantitativa e nella TAC basata su<br />

elementi finiti le tecnologie più promettenti nell’identificare il<br />

rischio effettivo <strong>di</strong> frattura patologica nelle lesioni osteolitiche<br />

metastatiche 7 .<br />

rEGIONE PErIaCETaBOLarE<br />

Nella regione periacetabolare, un trattamento conservativo non chirurgico<br />

è in<strong>di</strong>cato nelle lesioni osteoblastiche e miste dove è prevista<br />

una buona risposta alle terapie a<strong>di</strong>uvanti. Durante la ra<strong>di</strong>oterapia<br />

è consigliabile evitare il carico sull’arto interessato. Il trattamento<br />

chirurgico è in<strong>di</strong>cato nei pazienti della classe 1, come descritto in<br />

precedenza, nei pazienti della classe 2 con una protrusione acetabolare<br />

e nelle lesioni osteolitiche con una scarsa risposta prevista alle<br />

terapie a<strong>di</strong>uvanti (classe 3). L’angiografia preoperatoria con embolizzazione<br />

selettiva è consigliata nelle lesioni molto vascolarizzate<br />

come il carcinoma renale a cellule chiare ed il carcinoma tiroideo.<br />

Quando l’osso subcondrale dell’acetabolo rimane integro, può essere<br />

eseguita l’asportazione intralesionale (curettage) della lesione con<br />

riempimento della cavità con cemento acrilico mantenendo integra la<br />

funzione articolare dell’anca. Questa procedura può essere eseguita<br />

S27

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!