14.05.2013 Views

30845 Suppl Giot.pdf - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

30845 Suppl Giot.pdf - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

30845 Suppl Giot.pdf - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Le protesi <strong>di</strong>scali lombari<br />

Tab. XI. Complicanze.<br />

Complicanze Totale 1 livello 2 livelli 3 livelli Ibride<br />

Tot L4-L5 L5-S1<br />

Via chirurgica<br />

Laparocele 5 4 2 2 1 - -<br />

Dolori addominali 3 2 2 - 1 - -<br />

Deiscenza ferita chirurgica 3 2 2 - - - 1<br />

Disturbi urinari transitori 3 1 1 - 2 - -<br />

Parestesia L1-L2 2 1 - 1 - 1 -<br />

Algie perineali transitorie 2 - - - 2 - -<br />

Lesione vena iliaca dx 1 - - - 1 - -<br />

Protesi<br />

Patologia giunzionale Intervento 2 1 - 1 1 - -<br />

No 7 4 3 1 2 - 1<br />

Ra<strong>di</strong>colite persistente Intervento 6 4 1 3 2 - -<br />

No 5 2 1 1 3 - -<br />

Artrosi zigoapofisi 5 4 1 3 1 - -<br />

Lombalgia da lipoma 2 2 1 1 - - -<br />

Ra<strong>di</strong>colite transitoria 2 2 1 1 - - -<br />

Ossificazione 1 - - - 1 - -<br />

49 29 15 14 17 1 2<br />

86.0% 80.6% 125.0% 58.3 113.3% 33.3% 66.7%<br />

rISuLTaTI CLINICI<br />

Abbiamo effettuato sostituzioni proteiche <strong>di</strong>scali ad 1 livello, 2<br />

livelli, 3 livelli e con montaggio ibrido con artrodesi contigua.<br />

Nella totalità dei nostri 57 pazienti (Tab. III) la sod<strong>di</strong>sfazione<br />

personale è stata del 78,9% (45/57), con un miglioramento statisticamente<br />

significativo tra pre-operatorio e ultimo follow-up (in<br />

me<strong>di</strong>a 35,02 ± 17,58 mesi) sia della qualità <strong>di</strong> vita generale con<br />

questionario SF36 (p = 0,000000), che del dolore lombare secondo<br />

scala VAS (p = 0,000000), che della funzionalità lombare con in<strong>di</strong>ce<br />

ODI (p = 0,000000) (Tab. III; Figg. 23, 24, 25).<br />

L’efficacia della sostituzione protesica <strong>di</strong>scale lombare monosegmentaria<br />

è già abbondantemente provata in letteratura, con risultati<br />

buoni o eccellenti in circa 75-99% dei casi 68-70 73 79-82 .<br />

Secondo la nostra casistica nelle sostituzioni monosegmentarie la<br />

sod<strong>di</strong>sfazione dei pazienti è del 77,8% (28/36), con un miglioramento<br />

significativo tra pre-operatorio e ultimo follow-up (in me<strong>di</strong>a<br />

38,67 ± 17,34 mesi) sia della qualità <strong>di</strong> vita generale con questionario<br />

SF36 (p = 0,000000), che del dolore lombare secondo scala<br />

VAS (p = 0,000000), che della funzionalità lombare con in<strong>di</strong>ce<br />

ODI (p = 0,000000) (Tab. IV; Figg. 26, 27, 28).<br />

L’in<strong>di</strong>cazione oggi è stata allargata anche alle sostituzioni a 2 o<br />

più livelli 83 . Da stu<strong>di</strong> clinici prospettici, randomizzati e non, la<br />

TDR a doppio livello ha risultati clinici non inferiori al singolo<br />

livello 17 84 85 , mentre a tre o più livelli i risultati sarebbero lievemente<br />

inferiori.<br />

Altri lavori invece 7 67 86-89 hanno provato risultati migliori nelle<br />

sostituzioni monosegmentarie rispetto alle multisegmentarie, sia<br />

clinicamente che come complicanze, con risultati legati però anche<br />

all’età 88 e alla motilità segmentaria del <strong>di</strong>sco sostituito 89 . La ragio-<br />

S216<br />

ne trova motivi sia <strong>di</strong>agnostici che<br />

tecnici. Dal punto <strong>di</strong> vista <strong>di</strong>agnostico<br />

se già ad un singolo livello avere una<br />

<strong>di</strong>agnosi eziologia certa è estremamente<br />

<strong>di</strong>fficile (il dolore è <strong>di</strong>scale?<br />

Dai piatti cartilaginei? Dall’anulus?<br />

Dalle zigoapofisi? Misto?), questa<br />

<strong>di</strong>fficoltà ovviamente si raddoppia<br />

quando ad essere interessati sono 2<br />

livelli 17 . E sempre <strong>di</strong> più per ogni<br />

maggior livello coinvolto. Dal punto<br />

<strong>di</strong> vista tecnico, se già ad un livello<br />

bisogna stare molto attenti al corretto<br />

posizionamento dell’impianto, questo<br />

sarà tanto più <strong>di</strong>fficoltoso quanti più<br />

livelli bisognerà effettuare 28 . Altri<br />

ancora 17 presentano risultati clinici<br />

inferiori nelle TDR a 2 livelli, ma non<br />

statisticamente significativi.<br />

Anche l’utilizzo <strong>di</strong> protesi <strong>di</strong>scali<br />

lombari al <strong>di</strong> sopra o al <strong>di</strong> sotto <strong>di</strong> aree<br />

<strong>di</strong> artrodesi è stato provato con buoni<br />

risultati 28 90 .<br />

Tra i 15 pazienti sottoposti da noi a<br />

doppia protesi la sod<strong>di</strong>sfazione dei<br />

pazienti era dell’80,0% (12/15), con<br />

un miglioramento significativo tra<br />

pre-operatorio e ultimo follow-up (in<br />

me<strong>di</strong>a 34,87 ± 15,84 mesi) sia della qualità <strong>di</strong> vita generale con<br />

questionario SF36 (p = 0,000783), che del dolore lombare secondo<br />

scala VAS (p = 0,000063), che della funzionalità lombare con in<strong>di</strong>ce<br />

ODI (p = 0,000005) (Tab. IV; Figg. 26, 27, 28).<br />

La sod<strong>di</strong>sfazione personale era completa (3/3 = 100%) tra i pazienti<br />

sottoposti a tripla protesi (Tab. IV; Figg. 26, 27, 28), che <strong>di</strong>mostravano<br />

un miglioramento, seppur non statisticamente significativo<br />

a causa dell’esiguità del campione, dell’SF36 (p = 0,058523)<br />

e del VAS (p = 0,101331), e statisticamente significativo (anche<br />

se non utilizzabile vista l’esiguità del campione, dell’ODI<br />

(p = 0,028714).<br />

Stesso <strong>di</strong>scorso, anche se con una sod<strong>di</strong>sfazione <strong>di</strong> 2/3 (66,7%),<br />

nelle protesi ibride (Tab. IV; Figg. 26, 27, 28), che <strong>di</strong>mostravano<br />

un miglioramento, non statisticamente significativo e non utilizzabile<br />

a causa dell’esiguità del campione, dell’SF36 (p = 0,368583),<br />

del VAS (p = 0,224016), e dell’ODI (p = 0,389845).<br />

Non abbiamo evidenziato <strong>di</strong>fferenze statisticamente significative <strong>di</strong><br />

risultati clinici (SF36, VAS, ODI) tra sostituzioni singole o doppie<br />

(Tab. IV; Figg. 26, 27, 28), a fronte <strong>di</strong> un campione simile come<br />

età (p = 0,825479), BMI (p = 0,327637), follow-up (p = 0,387608)<br />

(Tab. II). Tra i due gruppi vi era <strong>di</strong>fferenza significativa nella durata<br />

dell’intervento (p = 0,000000), ma non come per<strong>di</strong>te ematiche<br />

intraoperatorie (p = 0,127243), ritorno alla deambulazione autonoma<br />

(p = 0,122521), o degenza me<strong>di</strong>a (p = 0,353510).<br />

Nonostante i buoni risultati clinici riportati, è importante comunque<br />

che sia i chirurghi che i pazienti capiscano che un valore me<strong>di</strong>o<br />

è un valore me<strong>di</strong>o tra tutta la popolazione, e non che tutti vanno<br />

in me<strong>di</strong>a così: se alcuni risponderanno molto meglio del valore<br />

me<strong>di</strong>o, altri risponderanno peggio 17 .

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!