30845 Suppl Giot.pdf - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia
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La malattia esostosante in età pe<strong>di</strong>atrica<br />
Fig. 2. M, 15 aa, voluminosa esostosi del perone prossimale che crea compressione sullo SPE.<br />
S116<br />
• verranno effettuati esami ra<strong>di</strong>ografici solo in caso <strong>di</strong>:<br />
aumento volumetrico evidente <strong>di</strong> una lesione esostosica,<br />
deformità ingravescente, dubbia trasformazione;<br />
• esami RMN e TC verranno effettuati in caso <strong>di</strong> dubbia<br />
trasformazione, o in caso <strong>di</strong> compressione delle strutture<br />
limitrofe (vasi, nervi, ecc).<br />
La chirurgia <strong>di</strong> asportazione delle esostosi<br />
• Evitare <strong>di</strong> effettuare interventi <strong>di</strong> asportazione ogni qual<br />
volta si noti la comparsa <strong>di</strong> una nuova lesione: così facendo<br />
si rischierebbe <strong>di</strong> sottoporre il paziente a una serie infinita<br />
ed inutile <strong>di</strong> interventi (vi è infatti il rischio <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>va delle<br />
lesioni) nonché al rischio <strong>di</strong> lesioni iatrogene delle fisi nei<br />
soggetti in accrescimento. Una delle priorità, nel corso <strong>di</strong><br />
tali interventi, sarà <strong>di</strong> stabilire correttamente (con amplificatore<br />
<strong>di</strong> brillanza) i rapporti tra esostosi e cartilagine <strong>di</strong><br />
accrescimento, evitando <strong>di</strong> danneggiare quest’ultima con<br />
gli strumenti chirurgici necessari all’asportazione;<br />
• il primo elemento che deve guidare un’in<strong>di</strong>cazione chirurgica<br />
è la limitazione funzionale, come ad esempio un<br />
deficit <strong>di</strong> prono-supinazione dell’avambraccio;<br />
• altro elemento fondamentale è la compressione sulle strutture<br />
limitrofe: vasi (per esempio l’arteria poplitea nelle esostosi<br />
del femore <strong>di</strong>stale) e nervi (tipico il caso del nervo SPE,<br />
Sciatico Popliteo Esterno nei casi <strong>di</strong> esostosi del perone prossimale).<br />
Nel primo caso sono stati descritti aneurismi, pseudoaneurismi,<br />
trombosi arteriosa e trombosi venose: i quadri<br />
clinici <strong>di</strong> presentazione più comuni sono la clau<strong>di</strong>catio, la<br />
flebite e l’ischemia acuta. Nel secondo caso il quadro clinico<br />
potrà comprendere sintomi motori, sensitivi, acuti o cronici;<br />
• importante è anche la presenza <strong>di</strong> dolore accusato dal<br />
paziente: tale dolore è secondario o alla compressione <strong>di</strong><br />
strutture vicine (per esempio, nervi), o per contatto con<br />
a<br />
Fig. 3. F, 14 aa: intervento <strong>di</strong> allungamento femorale dx con fissatore esterno <strong>di</strong> Ilizarov.<br />
a<br />
Fig. 4. M, 10 aa, ipometria dell’arto inferiore sinistro con valgismo del ginocchio: quadro clinico e<br />
ra<strong>di</strong>ografico.<br />
B<br />
B<br />
elementi esterni (tipicamente, il dolore da bretella dello<br />
zaino nei casi <strong>di</strong> esostosi scapolari);<br />
• ultimo elemento che potrà portare ad un’in<strong>di</strong>cazione chirurgica<br />
è una richiesta estetica nel caso <strong>di</strong> esostosi molto<br />
visibili clinicamente;<br />
• ovviamente, un’asportazione chirurgica imme<strong>di</strong>ata verrà<br />
effettuata nei casi <strong>di</strong> dubbia trasformazione maligna. In<br />
genere questi pazienti si presentano con un aumento <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> una massa, che appare dolente. L’incidenza