30845 Suppl Giot.pdf - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia
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azIONE DEL ParaTOrMONE (PTH)<br />
Il PTH mantiene i livelli extracellulari <strong>di</strong> Ca ++<br />
entro i limiti fisiologici, agendo <strong>di</strong>rettamente<br />
a livello dell’osso e del rene e in<strong>di</strong>rettamente<br />
a livello intestinale, tramite l’1,25(OH)2-D <strong>di</strong><br />
cui regola la sintesi. Dall’osso il PTH richiama<br />
Ca e P: gli osteoblasti, che esprimono i recettori<br />
PTH-R1, a loro volta influenzano, me<strong>di</strong>ante<br />
citochine, l’attività degli osteoclasti.<br />
L’iperparatiroi<strong>di</strong>smo primario nella maggior<br />
parte dei casi non dà alterazioni ossee ra<strong>di</strong>ograficamente<br />
rilevabili. Più frequente è il<br />
riscontro all’indagine densitometrica <strong>di</strong> osteopenia,<br />
con prevalente impegno dell’osso corticale.<br />
Il rischio <strong>di</strong> frattura è aumentato solo<br />
nelle forme più severe. La <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> iperparatiroi<strong>di</strong>smo<br />
è eminentemente biochimica e si<br />
basa sulla presenza <strong>di</strong> ipercalcemia associata<br />
a livelli <strong>di</strong> PTH elevati o inappropriatamente<br />
normali.<br />
EFFETTI SuLL’OSSO DEGLI OrMONI TIrOIDEI<br />
Gli ormoni tiroidei modulano un ampio numero <strong>di</strong> processi metabolici<br />
regolando la trascrizione genica, la sintesi e l’attività <strong>di</strong> enzimi,<br />
la produzione e il metabolismo <strong>di</strong> altri ormoni e l’utilizzazione<br />
<strong>di</strong> substrati, vitamine e minerali. Sul tessuto osseo hanno un ruolo<br />
<strong>di</strong> stimolo del turnover, con aumento sia della formazione che del<br />
riassorbimento. Ciò determina l’aumento degli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> turnover<br />
osseo in caso <strong>di</strong> ipertiroi<strong>di</strong>smo.<br />
L’azione catabolica degli ormoni tiroidei sulla componente proteica<br />
dello scheletro e l’azione ipercalciurica sulla componente minerale<br />
determinano nel paziente ipertiroideo lo sviluppo <strong>di</strong> un quadro<br />
<strong>di</strong> osteopenia. A questo si aggiunge la profonda astenia dovuta al<br />
catabolismo proteico muscolare, evidente soprattutto nei pazienti<br />
anziani ipertiroidei, con conseguente riduzione dello stimolo meccanico<br />
sullo scheletro.<br />
Il trattamento farmacologico, chirurgico o ra<strong>di</strong>o-metabolico della<br />
tiroide iperfunzionante interrompe l’azione osteopenizzante degli<br />
ormoni tiroidei 2 .<br />
EFFETTI SuLL’OSSO DEI GLuCOCOrTICOIDI<br />
I glucocorticoi<strong>di</strong> in linea generale inibiscono la sintesi dell’acido<br />
desossiribonucleico (DNA), dell’acido ribonucleico (RNA) e delle<br />
proteine, favoriscono il catabolismo proteico e forniscono substrati<br />
per il metabolismo interme<strong>di</strong>o. Riducono, con azione <strong>di</strong>retta, l’assorbimento<br />
intestinale <strong>di</strong> calcio e ne aumentano l’escrezione urinaria.<br />
L’ipocalcemia che ne deriva provoca un incremento reattivo <strong>di</strong><br />
paratormone (PTH). Inoltre concorrono con il PTH nel ridurre il<br />
riassorbimento tubulare <strong>di</strong> fosfato, causando fosfaturia e riduzione<br />
della fosfatemia. Negli stati <strong>di</strong> ipercortisolismo, l’aumentata escrezione<br />
urinaria <strong>di</strong> calcio contribuisce a un bilancio calcico negativo.<br />
Il mantenimento della calcemia entro limiti normali avviene a<br />
spese <strong>di</strong> un aumentato riassorbimento del Calcio dall’osso. Questo<br />
L. Cavalli, M.L. Bran<strong>di</strong><br />
Fig. 3. Le Rx del femore <strong>di</strong> una cavia knock out per OPG e <strong>di</strong> una cavia che overesprime OPG mostrano rispettivamente una riduzione e un<br />
aumento della BMD rispetto a una cavia normale (Bolon B, et al. Arthritis Rheum2002;46:3121-35. Reprinted with permission of Wiley-Liss,<br />
Inc., a subsi<strong>di</strong>ary of John Wiley & Sons, Inc.).<br />
meccanismo, insieme con l’inibizione dell’attività osteoblastica e<br />
lo stimolo <strong>di</strong> quella osteoclastica spiega la comparsa <strong>di</strong> osteopenia<br />
nei pazienti con ipercortisolismo.<br />
I glucocorticoi<strong>di</strong> inibiscono, se elevati, la risposta delle gonadotropine<br />
all’ormone <strong>di</strong> liberazione delle gonadotropine (GnRH) e la<br />
concentrazione plasmatica <strong>di</strong> testosterone, estrogeni e progesterone,<br />
con conseguente impotenza, anovulazione, amenorrea e relativi<br />
risvolti, nella donna, a livello scheletrico.<br />
EFFETTI SuLL’OSSO DEGLI STErOIDI SESSuaLI<br />
L’azione degli steroi<strong>di</strong> sessuali sullo scheletro si può esplicare<br />
in<strong>di</strong>rettamente attraverso la regolazione della secrezione degli<br />
ormoni calciotropi e <strong>di</strong>rettamente tramite specifici recettori per gli<br />
estrogeni (ER) presenti su osteoblasti e osteoclasti 3 .<br />
Gli estrogeni inibiscono la sintesi <strong>di</strong> fattori quali IL-1, IL-6, TNFβ,<br />
e incrementano quella <strong>di</strong> IGF-1 e TGFβ, aumentando in<strong>di</strong>rettamente<br />
il rapporto tra osteoblasti e osteoclasti 4 5 .<br />
Gli estrogeni incrementano inoltre la riserva secretoria <strong>di</strong> calcitonina<br />
endogena, il più potente e rapido inibitore fisiologico dell’attività<br />
degli osteoclasti, che presentano sulla membrana recettori<br />
specifici.<br />
Infine, gli estrogeni stimolano a livello intestinale l’espressione dei<br />
recettori per la 1,25(OH)2-vitamina D3. La vitamina D, sintetizzata<br />
me<strong>di</strong>ante l’esposizione della cute ai raggi ultravioletti <strong>di</strong> tipo B o<br />
introdotta con alcuni alimenti (pesci grassi, uova, fegato), incrementa<br />
nel tenue l’espressione dei canali epiteliali del calcio e della calbin<strong>di</strong>na<br />
9k, una proteina legante il calcio assunto con la <strong>di</strong>eta, oltre che<br />
aumentare l’efficienza dell’assorbimento intestinale del fosforo.<br />
Il deficit <strong>di</strong> estrogeni, sia esso nell’ambito <strong>di</strong> una menopausa fisiologica<br />
o iatrogena o <strong>di</strong> una amenorrea ipoestrogenica, determina<br />
dunque un’aumentata produzione <strong>di</strong> citochine proinfiammatorie<br />
(PGE 2 , IL-1, IL-6) che a loro volta incrementano il pool dei preosteoclasti<br />
nel midollo osseo, l’osteoclastogenesi e quin<strong>di</strong> il riassorbimento<br />
osseo 6 .<br />
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