14.05.2013 Views

30845 Suppl Giot.pdf - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

30845 Suppl Giot.pdf - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

30845 Suppl Giot.pdf - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Fig. 7. Rx post-operatorie. Intervento <strong>di</strong> stabilizzazione via anteriore e posteriore, con ricostruzione<br />

somatica me<strong>di</strong>ante cage metallica.<br />

poi procedere alla introduzione del cemento nella cavità virtuale<br />

creata. Questa meto<strong>di</strong>ca può consentire il ripristino parziale o totale<br />

dell’altezza del corpo vertebrale, soprattutto se eseguita entro 6<br />

settimane dalla frattura.<br />

Le complicanze più comuni legate a queste procedure sono principalmente<br />

<strong>di</strong> due tipi: minori (embolizzazione del plesso venoso<br />

perivertebrale, piccoli stravasi <strong>di</strong> cemento nei tessuti molli) e<br />

maggiori (ematoma endocanalare, stravaso <strong>di</strong> cemento nel canale<br />

vertebrale, sezione midollare, embolia polmonare, insufficienza<br />

respiratoria acuta). Per tali motivi potrebbe essere necessario convertire<br />

il trattamento in un intervento a cielo aperto, per cui tali<br />

procedure devono prevedere la presenza o la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> un<br />

chirurgo vertebrale esperto.<br />

Il trattamento chirurgico a cielo aperto è in<strong>di</strong>cato per lo più nei<br />

a<br />

a B<br />

Fig. 9. Paziente maschio, 57 anni plasmocitoma solitario mielico <strong>di</strong> C6.<br />

casi in cui si riscontra deficit<br />

neurologico (10%), collassi<br />

vertebrali dopo ra<strong>di</strong>oterapia<br />

od in caso <strong>di</strong> progressione <strong>di</strong><br />

malattia. In presenza <strong>di</strong> un<br />

rapido e progressivo deficit<br />

neurologico l’intervento chirurgico<br />

è urgente: una volta<br />

che vi è una paralisi il completo<br />

recupero neurologico è<br />

molto <strong>di</strong>fficile 18-20 . I rischi<br />

chirurgici più importanti<br />

includono emorragia (per tale<br />

motivo utile l’embolizzazione),<br />

lesioni durali e lesioni<br />

iatrogene midollari o ra<strong>di</strong>colari.<br />

La laminectomia è il più<br />

comune intervento chirurgico<br />

<strong>di</strong> decompressione del midollo<br />

spinale, ma presenta il pericolo<br />

<strong>di</strong> un’ulteriore instabilità<br />

iatrogena, in quanto viene<br />

ad essere destabilizzata una<br />

B C<br />

N. Papapietro, et al.<br />

Fig. 8. Caso clinico. Uomo con lesioni osteolitiche<br />

<strong>di</strong> D12 e L3 trattate con vertebroplastica.<br />

struttura <strong>di</strong> carico. Molto spesso, per tale motivo, alla laminectomia<br />

viene aggiunto un intervento <strong>di</strong> stabilizzazione (anteriore<br />

o posteriore o combinata, a seconda del coinvolgimento che si<br />

ha dell’osso vertebrale) me<strong>di</strong>ante l’ausilio <strong>di</strong> viti, uncini, barre<br />

o placche 22 23 .<br />

Nella maggior parte dei casi in cui il tumore coinvolge massivamente<br />

il corpo vertebrale nella porzione antero-laterale è necessario<br />

un approccio per via anteriore. A volte la laminectomia per<br />

via posteriore può consentire l’accesso posterolaterale al corpo<br />

vertebrale. La procedura può essere pericolosa se è presente<br />

un’arteria <strong>di</strong> grosso calibro nelle masse<br />

tumorali. Per evitare sanguinamenti risulta<br />

utile un’embolizzazione eseguita da 24 a<br />

48 ore prima <strong>di</strong> procedere all’intervento<br />

chirurgico.<br />

La tecnica combinata <strong>di</strong> approccio anteriore<br />

e posteriore viene utilizzata per lo più nei<br />

casi in cui il tumore coinvolga tutte e tre le<br />

colonne che compongono un segmento <strong>di</strong><br />

moto e nei pazienti giovani.<br />

Per cercare <strong>di</strong> raggiungere sempre una<br />

buona stabilità della colonna vertebrale,<br />

<strong>di</strong> solito la decompressione e la fusione <strong>di</strong><br />

due o tre segmenti ossei del rachide sono<br />

sufficienti per il controllo del tumore e per<br />

donare un’ottima qualità <strong>di</strong> vita 22 .<br />

S41

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!