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30845 Suppl Giot.pdf - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

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Le infezioni tubercolari dell’apparato locomotore<br />

QuaDrO CLINICO E raDIOGraFICO<br />

Il quadro clinico <strong>di</strong> un’osteo-artrite tubercolare è caratterizzato<br />

da un decorso sub-acuto o cronico con un’evoluzione progressiva<br />

della durata <strong>di</strong> molti mesi.<br />

Il dolore, la tumefazione, l’impotenza funzionale e la limitazione<br />

articolare fino all’anchilosi sono i segni più costanti; l’ipotrofia si<br />

manifesta prevalentemente negli sta<strong>di</strong> avanzati della malattia ed<br />

una linfoadenopatia satellite non è rara.<br />

Gli ascessi fred<strong>di</strong> sono presenti nel 20-25% dei casi mentre le<br />

fistole si riscontrano nel 15%.<br />

A livello dell’anca nelle fasi più avanzate oltre all’achilosi si può<br />

riscontrare una lussazione (Fig. 1) più frequente nei bambini, o una<br />

protrusione acetabolare, mentre nel ginocchio prevale, nelle fasi<br />

avanzate, una subanchilosi (Fig. 2) essendo la lussazione posteriore<br />

o laterale della tibia meno frequente. Un cenno particolare<br />

merita la localizzazione alle ossa lunghe della mano, metacarpi e<br />

falangi, anche questa tipica dei bambini, dove si realizza un quadro<br />

denominato “spina ventosa” con dolore e tumefazione dei segmenti<br />

interessati.<br />

I sintomi generali sono frequenti e sono costituiti da tosse, febbricola<br />

serotina, astenia, anoressia e <strong>di</strong>magrimento.<br />

Il quadro ra<strong>di</strong>ografico inizialmente non mostra alcuna lesione ad<br />

eccezione <strong>di</strong> un ispessimento delle parti molli. In uno sta<strong>di</strong>o più<br />

avanzato si riscontrano osteoporosi <strong>di</strong>ffusa, <strong>di</strong>struzione della cartilagine<br />

e dell’osso con erosioni, geo<strong>di</strong> subcondrali in genere comunicanti<br />

con l’articolazione (carie ossea) e restringimento dell’interlinea<br />

articolare. In fase avanzata se non si è intervenuti con terapia<br />

adeguata, si può assistere, specie nei bambini, a quadri <strong>di</strong> anchilosi<br />

e sublussazioni o lussazioni soprattutto a carico dell’anca.<br />

L’introduzione della RM ha permesso <strong>di</strong> evidenziare alterazioni,<br />

quali presenza o meno <strong>di</strong> panno sinoviale, edema ed erosioni ossee,<br />

anche nelle fasi iniziali permettendo così una <strong>di</strong>agnosi precoce ed<br />

un trattamento me<strong>di</strong>co adeguato prima che si verifichino lesioni<br />

gravi a carico delle ossa e delle articolazioni.<br />

La scintigrafia ossea mostra prevalentemente segni <strong>di</strong> ipercaptazione<br />

che sono però aspecifici e pertanto l’esame <strong>di</strong> maggior utilità,<br />

oltre all’esame batteriologico, per la <strong>di</strong>agnosi precoce è la RM<br />

meglio se eseguita con mezzo <strong>di</strong> contrasto.<br />

EVOLuzIONE<br />

Prima dell’introduzione dei farmaci specifici l’osteo-artrite tubercolare<br />

era una malattia grave che portava ad estese alterazioni<br />

osteo-cartilaginee, ad anchilosi, a lussazioni, ad ascessi che<br />

frequentemente si fistolizzavano favorendo così un’infezione<br />

secondaria il più delle volte stafilococcica e si poteva arrivare<br />

anche alla morte specie in bambini ed in soggetti defedati o immunodepressi.<br />

Attualmente la prognosi quoad vitam è favorevole e quella quoad<br />

functionem è in rapporto alla precocità della <strong>di</strong>agnosi e quin<strong>di</strong> del<br />

trattamento 9 .<br />

Per poter parlare <strong>di</strong> guarigione, tutti gli AA concordano nel<br />

sostenere che occorre la scomparsa dei segni clinici generali e<br />

locali, la normalizzazione degli esami <strong>di</strong> laboratorio, la scomparsa<br />

delle alterazioni ra<strong>di</strong>ologiche che comunque va ricordato<br />

S64<br />

Fig. 1. Quadro <strong>di</strong> lussazione <strong>di</strong> anca destra in esiti coxite tubercolare.<br />

Fig. 2. Gonilite tubercolare esitata in anchilosi dopo trattamento con farmaci antitubercolari ed<br />

immobilizzazione per tre mesi.<br />

impiegano parecchi mesi per normalizzarsi e che non si può parlare<br />

<strong>di</strong> guarigione definitiva se non sono passati almeno 5 anni<br />

senza reci<strong>di</strong>ve 6 9 10 16 17 .

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