30845 Suppl Giot.pdf - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia
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I miglioramenti della <strong>di</strong>agnostica per immagini hanno facilitato la<br />
pianificazione preoperatoria, mentre le innovazioni tecniche della chirurgia<br />
hanno ampliato le possibilità <strong>di</strong> eseguire trattamenti chirurgici<br />
intralesionali e ricostruzioni dopo resezione 7 8 . Nel presente lavoro<br />
sono stati riportati i risultati <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o retrospettivo su pazienti<br />
con malattia metastatica del bacino; attraverso un’adeguata revisione<br />
della letteratura e l’esperienza <strong>di</strong> un centro <strong>di</strong> riferimento, verranno<br />
<strong>di</strong>scusse le in<strong>di</strong>cazioni terapeutiche, la tipologia <strong>di</strong> trattamento e le<br />
recenti innovazioni della chirurgica nelle metastasi ossee del bacino.<br />
MaTErIaLE E METODO<br />
Tra il 1985 ed il 2009, sono stati analizzati 21 pazienti <strong>di</strong> cui<br />
15 uomini (71%) e 6 donne (29%), con una età me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 56 anni<br />
(range 34- anni), trattati chirurgicamente per lesioni metastatiche<br />
al bacino da non-sarcoma. Tutti i pazienti hanno dato al momento<br />
del ricovero il loro consenso informato per essere inclusi in stu<strong>di</strong><br />
scientifici. Questo stu<strong>di</strong>o retrospettivo ha ottenuto l’approvazione<br />
del comitato etico del nostro ospedale.<br />
L’analisi retrospettiva è stata effettuata in base ai dati raccolti dalle<br />
cartelle cliniche, dalla documentazione delle visite cliniche e dalla<br />
documentazione personale esibita durante i controlli perio<strong>di</strong>ci. I<br />
pazienti sono stati regolarmente controllati nel decorso post-operatorio<br />
in regime ambulatoriale, dove è stata effettuata un’attenta<br />
valutazione degli esami strumentali, confrontati con i precedenti.<br />
Complessivamente, il tempo <strong>di</strong> controllo me<strong>di</strong>o della popolazione<br />
in esame è <strong>di</strong> 27 mesi (range 1,5 mesi-12,7 anni).<br />
La <strong>di</strong>agnosi istologica è stata eseguita in 18 casi attraverso agobiopsia<br />
(78%), biopsia incisionale (17%) o congelatore (5%); in<br />
3 casi la biopsia non è stata eseguita in considerazione dell’ampia<br />
<strong>di</strong>sseminazione del noto tumore primitivo. In tutti i casi è stata<br />
eseguita una valutazione istologica del tessuto asportato e/o del<br />
pezzo chirurgico da un patologo esperto in oncologia ortope<strong>di</strong>ca.<br />
Le <strong>di</strong>agnosi definitive sono state schematizzate in Tabella I. La<br />
localizzazione anatomica delle lesioni è stata eseguita in accordo<br />
alla classificazione <strong>di</strong> Enneking e Dunham 9 (Fig. 1).<br />
In 7 casi è stato eseguito un intervento chirurgico intralesionale, in<br />
2 casi una resezione marginale, in 11 casi una resezione ampia ed<br />
1 paziente è stato trattato con emipelvectomia esterna. La valutazione<br />
dei margini chirurgici <strong>di</strong> resezione è stata effettuata in accordo<br />
con i criteri definiti da Enneking e collaboratori 10 .<br />
Il trattamento chirurgico è stato eseguito come primo trattamento in<br />
8 pazienti; in 13 pazienti è stato eseguito successivamente ad altri<br />
trattamenti locali o sistemici. Tutti i pazienti hanno eseguito un<br />
trattamento combinato (ra<strong>di</strong>oterapia e/o chemioterapia e/o embolizzazione)<br />
ad eccezione <strong>di</strong> un paziente trattato solo con chirurgia<br />
(n. 3; Tab. II), per l’impossibilità <strong>di</strong> eseguire altri trattamenti locali<br />
o sistemici per intercorrenti problematiche me<strong>di</strong>che non correlate<br />
con l’intervento chirurgico.<br />
I dettagli della chirurgia, dei margini chirurgici e degli altri trattamenti<br />
locali e sistemici eseguiti, sono stati analizzati e riportati<br />
in Tab. II. In 3 casi è stata eseguita una ricostruzione protesica<br />
dell’anca (n. 2 4, 13; Tab. II), mentre in un caso è stata eseguita<br />
una coartazione ileo-femorale (n. 20; Tab. II).<br />
I pazienti hanno eseguito controlli ambulatoriali ogni 3 mesi per i<br />
primi 2 anni, ogni 6 mesi per i successivi 3 anni, e poi annuali.<br />
M. Mercuri, et al.<br />
Tab. I. Diagnosi istologica della lesione primitiva e localizzazioni metastatiche.<br />
Paziente Diagnosi istologica tumore<br />
primitivo<br />
I risultati oncologici sono stati sud<strong>di</strong>visi in tre categorie: NED (No<br />
Evidence of Disease) include i pazienti liberi da malattia, AWD (Alive<br />
With Disease) quelli con malattia e DWD (Died With Disease) i pazienti<br />
deceduti con malattia. Sono state usate le abbreviazioni internazionali in<br />
analogia alla terminologia d’uso corrente in oncologia ortope<strong>di</strong>ca.<br />
Le variabili categoriche sono state espresse come numero <strong>di</strong><br />
incidenza e percentuale sul totale <strong>di</strong> pazienti per categoria. I dati<br />
<strong>di</strong> sopravvivenza ad eventi sono stati analizzati con il metodo <strong>di</strong><br />
Kaplan-Meier 11 , mentre le curve sono state comparate utilizzando<br />
il log-rank test. I dati sono stati registrati in un foglio elettronico<br />
<strong>di</strong> Microsoft ® Excel ® 2007 ed analizzati utilizzando MedCalc ®<br />
Software Version 11.1 (MedCalc Software, Mariakerke, Belgium).<br />
rISuLTaTI<br />
Localizzazione<br />
metastasi<br />
1 Carcinoma vescicale Pelvi<br />
2 Adenocarcinoma del colon Pelvi, polmone<br />
3 Carcinoma papillifero della tiroide Pelvi<br />
4 Carcinoma a cellule chiare dell’ovaio Pelvi<br />
5 Carcinoma cerebrale Pelvi<br />
6 Carcinoma vescicale Pelvi, neovescica<br />
7 Adenocarcinoma endometriale Pelvi<br />
8 Carcinoma follicolare della tiroide Pelvi, polmone, gluteo<br />
9 Carcinoma renale a cellule chiare Pelvi<br />
10 Carcinoma papillifero della tiroide Pelvi, polmone<br />
11 Carcinoma vescicale Pelvi<br />
12 Carcinoma in<strong>di</strong>fferenz. tiroide Pelvi, stomaco<br />
13 Carcinoma renale a cellule chiare Pelvi<br />
14 Adenocarcinoma mucinoso Pelvi<br />
15 Adenocarcinoma papillifero Pelvi<br />
16 Carcinoma in<strong>di</strong>fferenziato Pelvi<br />
17 Carcinoma in<strong>di</strong>fferenziato Pelvi, femore, rene<br />
18 Carcinoma tiroideo in<strong>di</strong>fferenziato Pelvi<br />
19 Carcinoma polmonare epidermoide Pelvi<br />
20 Carcinoma endometriale in<strong>di</strong>fferenz. Pelvi<br />
21 Carcinoma vescicale Pelvi<br />
Fig. 1. Lo schema mostra la localizzazione anatomica delle metastasi ossee del bacino della popolazione<br />
in esame, in accordo con la classificazione <strong>di</strong> Enneking e Dunham 9 .<br />
La sopravvivenza dei pazienti è stata del 63% a 2 anni, del 30% a<br />
5 anni e del 15% a 10 anni (Fig. 2); All’ultimo controllo <strong>di</strong>sponibile,<br />
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