14.05.2013 Views

30845 Suppl Giot.pdf - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

30845 Suppl Giot.pdf - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

30845 Suppl Giot.pdf - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Fig. 5. Schema <strong>di</strong> una protesi <strong>di</strong> rivestimento ricoperta in piro-carbonio (riprodotta per gentile concessione<br />

dell’e<strong>di</strong>tore Springer da: Merolli, Joyce, Biomaterials in Hand Surgery, 2009, pag. 55).<br />

Fig. 6. Schema <strong>di</strong> una protesi <strong>di</strong> terza generazione proposta da Beevers e Seedhom (riprodotta per<br />

gentile concessione dell’e<strong>di</strong>tore Springer da: Merolli, Joyce, Biomaterials in Hand Surgery, 2009,<br />

pag. 55).<br />

zione” da Beevers e Seedhom in mancanza <strong>di</strong> un termine più idoneo;<br />

questo poichè non vi è una caratteristica <strong>di</strong> progetto comune che sia<br />

presente in tutti i <strong>di</strong>segni. Come già detto, le protesi <strong>di</strong> rivestimento<br />

rientrano in questo gruppo (Figg. 4 e 5). Queste protesi, talvolta in<br />

grado <strong>di</strong> sostenere carichi più rilevanti rispetto ai primi due gruppi,<br />

sono generalmente in<strong>di</strong>cate per il trattamento della degenerazione<br />

artrosica piuttosto che dell’Artrite Reumatoide. Consentono i movimenti<br />

<strong>di</strong> flessione, estensione, adduzione, abduzione ed, in alcuni<br />

modelli, rotazione assiale (Fig. 6) 9 .<br />

COME VaLuTarE I rISuLTaTI CLINICI<br />

La valutazione del risultato clinico dell’artroplastica della MCF<br />

dovrebbe prendere in considerazione i seguenti 4 parametri.<br />

1) Dolore. Uno dei motivi fondamentali che spingono il paziente<br />

reumatoide alla ricerca dell’intervento <strong>di</strong> sostituzione protesica<br />

è il dolore. In tutte le casistiche presentate, l’intervento <strong>di</strong> artroplastica<br />

<strong>di</strong>minuisce significativamente il dolore migliorando,<br />

quin<strong>di</strong>, la qualità <strong>di</strong> vita del paziente.<br />

2) Escursione articolare. Con la protesi è possibile migliorare<br />

l’escursione articolare che risulta, nel lungo termine, spostata<br />

su intervalli più fisiologici, anche perché si ripristina un più<br />

fisiologico centro <strong>di</strong> rotazione, precedentemente perso per via<br />

della sub-lussazione volare e della deviazione ulnare. È rilievo<br />

comune, in tutte le casistiche presentate e per tutti i tipi <strong>di</strong><br />

protesi, che l’intervallo dell’escursione articolare consentita<br />

<strong>di</strong>minuisca nel tempo: ciò non costituisce un problema signifi-<br />

a. Merolli, F. Catalano<br />

cativo a patto che non reci<strong>di</strong>vino la sub-lussazione volare e la<br />

deviazione ulnare.<br />

3) Forza <strong>di</strong> presa. Non esistono delle protesi che consentano una<br />

forza <strong>di</strong> presa comparabile al fisiologico anche nel me<strong>di</strong>o e<br />

lungo periodo. Questo problema, apparentemente secondario in<br />

pazienti che magari hanno già una ridotta o assente funzionalità<br />

<strong>di</strong> vecchia data, torna alla ribalta dopo che l’eliminazione del<br />

dolore ed il ripristino <strong>di</strong> una escursione articolare più fisiologica,<br />

ottenuti con la protesizzazione, portino i medesimi pazienti<br />

a voler riprender attività che richiedano un carico maggiore.<br />

4) Mobilizzazione e Rottura. Nel me<strong>di</strong>o e lungo periodo la protesi<br />

può mobilizzarsi o ad<strong>di</strong>rittura rompersi. La mobilizzazione è<br />

tipica delle protesi vincolate e può avvenire anche a poche settimane<br />

dall’impianto. La rottura è tipica delle protesi flessibili 10 .<br />

Alcuni pazienti convivono con protesi rotte o mobilizzate, specie<br />

se si tratta <strong>di</strong> protesi flessibili perché queste ultime mantengono<br />

comunque la funzione <strong>di</strong> spaziatori.<br />

POSSIBILI CrITErI PEr NuOVE PrOTESI<br />

È opportuno sottolineare, <strong>di</strong> nuovo, che nonostante i progressi nella<br />

cura farmacologica dell’Artrite Reumatoide siano entusiasmanti,<br />

rimane elevato il numero dei pazienti che beneficerebbero <strong>di</strong> una<br />

adeguata sostituzione protesica della articolazione metacarpofalangea.<br />

È possibile definire le caratteristiche tecniche e cliniche per una<br />

protesi innovativa, con l’obiettivo <strong>di</strong> conseguire i seguenti tre risultati:<br />

1) una sod<strong>di</strong>sfacente escursione articolare; 2) una sod<strong>di</strong>sfacente<br />

forza <strong>di</strong> presa; 3) una stabilità articolare intrinseca.<br />

I criteri fondamentali in<strong>di</strong>viduati dalle ricerche <strong>di</strong> biomeccanica<br />

richiedono che una siffatta protesi abbini, in un giunto preassemblato,<br />

i movimenti <strong>di</strong> deviazione laterale e <strong>di</strong> rotazione assiale alla<br />

flesso-estensione, quale meccanismo <strong>di</strong> scarico delle sollecitazioni<br />

all’interfaccia osso-stelo protesico. Utile sarebbe, poi, una sezione<br />

circolare degli steli protesici. L’escursione articolare potrà (o<br />

dovrà) essere limitata purché si mantenga adeguata alle attività<br />

della vita or<strong>di</strong>naria (che non richiedono quasi mai gra<strong>di</strong> estremi).<br />

Analogamente, i carichi sopportabili si prevedono modesti, pur tuttavia<br />

sempre adeguati alle attività della vita or<strong>di</strong>naria 11 .<br />

Il fatto che, ancora oggi, nessuno dei modelli protesici <strong>di</strong>sponibili<br />

risponda all’insieme <strong>di</strong> tutti questi criteri elencati, apre uno prospettiva<br />

<strong>di</strong> ricerca e <strong>di</strong> produzione che varrà la pena <strong>di</strong> seguire.<br />

La rIGENErazIONE DEI NErVI PErIFErICI MEDIaNTE GuIDE<br />

NEuraLI arTIFICIaLI<br />

I costi sociali ed i danni permanenti che conseguono alle lesioni<br />

dei nervi periferici sono ancora oggi significativi. La percentuale<br />

<strong>di</strong> successo nel trattamento delle lesioni dei nervi periferici<br />

è lontana dall’essere ottimale malgrado i progressi ottenuti dalla<br />

Microchirurgia 12-14 . Vi sono numerose variabili in gioco, quali: a)<br />

l’età, dal momento che la percentuali <strong>di</strong> insuccessi è maggiore negli<br />

anziani 15 16 ; b) il tipo <strong>di</strong> lesione, dato che lesioni da taglio nette e<br />

senza per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sostanza hanno una prognosi migliore <strong>di</strong> quelle da<br />

strappamento 16 ; c) la rapi<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> trattamento, poiché le lesioni che<br />

S303

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!