30845 Suppl Giot.pdf - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia
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La chirurgia nell’artropatia ocronotica<br />
V. Sessa, F. Forconi<br />
rIaSSuNTO<br />
Background. L’alcaptonuria è una rara patologia ere<strong>di</strong>taria a<br />
trasmissione autosomica recessiva caratterizzata dalla mancanza<br />
dell’enzima ossidasi dell’acido omogentisinico. La carenza <strong>di</strong> tale<br />
enzima comporta un progressivo accumulo dell’ acido omogentisinico<br />
nel sangue, che in parte viene escreto nelle urine ed in parte si<br />
deposita nei tessuti connettivali ed in particolare nella cartilagine.<br />
L’ocronosi rappresenta la manifestazione clinica della malattia e<br />
compare <strong>di</strong> solito dopo i 40 anni per il lento accumularsi del metabolita<br />
nei tessuti. Le localizzazioni più frequentemente colpite sono<br />
il rachide e le gran<strong>di</strong> articolazioni, ginocchia, anche e spalle.<br />
Obiettivi. Presentare i risultati <strong>di</strong> varie tipologie <strong>di</strong> interventi, in<br />
particolare della sostituzione protesica.<br />
Meto<strong>di</strong>. Riportiamo il caso <strong>di</strong> una famiglia, madre e figli, in cui<br />
più componenti, sono stati sottoposti ad interventi <strong>di</strong> artroscopia <strong>di</strong><br />
ginocchio, tenorrafia del t. d’Achille, protesizzazione multipla ed<br />
uno in particolare a protesizzazione bilaterale delle anche e delle<br />
ginocchia.<br />
Risultati. Il controllo a <strong>di</strong>stanza, che nel primo impianto eseguito è<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>eci anni, mostra in tutti i casi trattati, un buon risultato clinico.<br />
Conclusioni. Gli impianti protesici sono in grado <strong>di</strong> assicurare un<br />
progressivo recupero funzionale nei pazienti operati con risultati a<br />
<strong>di</strong>stanza paragonabili a quelli riportati nel trattamento dell’artrosi.<br />
Parole chiave: alcaptonuria, artropatia ocronotica, artroprotesi<br />
totale d’anca, artroprotesi totale <strong>di</strong> ginocchio<br />
SuMMary<br />
Background. Alkaptonuria is a rare here<strong>di</strong>tary metabolic <strong>di</strong>sease<br />
characterized by the absence of the enzyme homogentisic acid<br />
oxidase. The absence of this enzyme leads to the accumulation<br />
of homogentisic acid in the blood that is partially excreted in the<br />
urine and partially deposited in the connective tissue, especially<br />
the articular cartilage. This process leads to ochronotic arthropathy<br />
in which first the spine and then the hips, knees and shoulders<br />
undergo accelerated degeneration. Patients usually present skeletal<br />
manifestations after the age of forty.<br />
Objectives. Presentation of the long term follow-up results of <strong>di</strong>fferent<br />
surgical treatments and in particular of total joint arthroplasties.<br />
UOC <strong>di</strong> Ortope<strong>di</strong>a e <strong>Traumatologia</strong>, Ospedale S. Giovanni Calibita Fatebenefratelli<br />
AFaR, Isola Tiberina, Roma<br />
In<strong>di</strong>rizzo per la corrispondenza:<br />
Vincenzo Sessa, UOC <strong>di</strong> Ortope<strong>di</strong>a e <strong>Traumatologia</strong>, Ospedale S. Giovanni Calibita<br />
Fatebenefratelli, Isola Tiberina, 00186 Roma. E-mail: v.sessa@libero.it<br />
G.I.O.T. 2010;36(suppl. 1):S5-S7<br />
Methods. In this report we describe the case of a family, in which<br />
the mother and three out of six of her sons were affected by ochronotic<br />
arthropathy and underwent several kinds of operations. One<br />
of them has undergone four total arthroplasties of hip and knee<br />
joints over a period of 5 years.<br />
Results. Clinical and ra<strong>di</strong>ographic tests showed satisfactory results<br />
at the ten years follow-up.<br />
Conclusions. Total joint arthroplasties of the hip and knee greatly<br />
improve a patient’s physical activity and his quality of life.<br />
Key words: alkaptonuria, ochronotic arthropathy, total hip<br />
arthroplasty, total knee arthroplasty<br />
INTrODuzIONE<br />
L’alcaptonuria è una rara patologia ere<strong>di</strong>taria a trasmissione autosomica<br />
recessiva caratterizzata da una alterazione del fisiologico<br />
metabolismo della fenilalanina e tiroxina. L’incidenza è <strong>di</strong> circa un<br />
caso per milione <strong>di</strong> nascite 1 . Il gene responsabile della patologia è<br />
stato localizzato sul braccio lungo del cromosoma 3 (3q2) 2 . Si tratta<br />
<strong>di</strong> un <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne metabolico caratterizzato dall’assenza nel fegato<br />
e nei reni dell’enzima ossidasi dell’acido omogentisinico con progressivo<br />
accumulo dell’acido omogentisinico nel sangue. Questo<br />
viene in parte escreto intatto dai reni nelle urine determinandone il<br />
caratteristico colorito bruno in seguito alla sua ossidazione dopo un<br />
periodo <strong>di</strong> esposizione all’aria, ed in parte ossidato ad acido acetico<br />
benzochinonico e depositato come un pigmento <strong>di</strong> colorito giallo<br />
scuro, ocra, da cui il termine ocronosi, nel tessuto connettivo. In<br />
particolare mostra pre<strong>di</strong>lezione per la sclera, la membrana timpanica,<br />
le valvole car<strong>di</strong>ache, i tessuti molli periarticolari e la cartilagine<br />
articolare, cui conferisce la caratteristica colorazione nerastra<br />
(ocronosi). La prima descrizione dell’alcaptonuria è attribuita a<br />
Scribonius che nel 1584 riportava il caso <strong>di</strong> un bambino con urine<br />
nere. In seguito altri casi vennero descritti da Virchow e Boedeker<br />
a metà del <strong>di</strong>ciannovesimo secolo. L’associazione tra alcaptonuria<br />
ed ocronosi veniva riportata da Albrecht e Zdareck già nel 1902 3 .<br />
L’acido acetico benzochinonico inibisce l’idrossilasi lisinica e <strong>di</strong><br />
conseguenza la formazione <strong>di</strong> cross-linkage tra fibrille collageniche.<br />
Ne deriva una minore resistenza della cartilagine stessa a<br />
stress meccanici con precoce degenerazione della stessa e conseguente<br />
comparsa <strong>di</strong> un’artropatia degenerativa a rapida evoluzione<br />
che, inizialmente, colpisce i <strong>di</strong>schi intervertebrali e poi le gran<strong>di</strong><br />
articolazioni, ginocchia, anche e spalle. La quarta decade <strong>di</strong> vita è<br />
quella in cui più frequentemente si manifestano i primi sintomi a<br />
carico dell’apparato osteoarticolare.<br />
La pigmentazione dei lobi auricolari, delle sclere e della cartilagine<br />
nasale rappresenta la manifestazione extra-articolare dell’alcaptonuria.<br />
La pigmentazione <strong>di</strong> queste strutture, come pure la colorazione<br />
scura delle urine, spesso non vengono riconosciute dai pazienti o<br />
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