Le protesi <strong>di</strong>scali lombari sono state effettuate sia all’interno dei singoli gruppi (per vedere la variazione nel tempo) che tra i <strong>di</strong>fferenti tra i gruppi con 1 e 2 livelli sostituiti (3 e ibride non erano comparabili per l’esiguità del campione) (Tabb. VIII, IX, e X). Tra i 36 (63,2%) pazienti con protesi singola è stata eseguita una analisi comparativa tra i <strong>di</strong>fferenti livelli trattati (L4-L5 vs L5-S1) <strong>di</strong> risultati clinici (SF36; VAS; e ODI) nei primi 12 mesi post-operatori utilizzando modelli <strong>di</strong> regressione per equazioni lineari <strong>di</strong> estimazione generalizzata (GEE) con misurazione del delta relativo come la <strong>di</strong>fferenza tra la base e il 12° follow-up normalizzata alla base (Tab. VII). Sono state quin<strong>di</strong> riportate le complicanze, sia nella popolazione generale, che nei <strong>di</strong>fferenti gruppi in base al numero <strong>di</strong> livelli sostituiti (Tab. XI). rISuLTaTI Come caratteristiche generali della popolazione, l’età me<strong>di</strong>a all’intervento era 41,77 ± 7,46 anni (Tab. II). Tra i 36 pazienti sottoposti a protesi singola l’età me<strong>di</strong>a era 41,17 ± 7,14, tra i 15 con protesi doppia 41,20 ± 7,79 anni. Non vi era una <strong>di</strong>fferenza significativa tra i due gruppi (p = 0,825479). Anche l’età me<strong>di</strong>a dei pazienti sottoposti a protesi tripla (46,67 ± 1,15 anni) o ibrida (47,00 ± 12,49 anni) era simile, ma non comparabile statisticamente (Tab. II). Il follow-up me<strong>di</strong>o all’intervento nei totale dei 57 pazienti era 35,02 ± 17,58 mesi (Tab. II). Tra i 36 pazienti sottoposti a protesi singola era 38,67 ± 17,34 mesi, tra i 15 con protesi doppia 34,87 ± 15,84 mesi. Non vi era una <strong>di</strong>fferenza significativa tra i due gruppi (p = 0,387608). I follow-up dei pazienti sottoposti a protesi tripla (13,33 ± 1,15) o ibrida (13,67 ± 1,15) era significativamente inferiori, ma non comparabili statisticamente (Tab. II). La BMI me<strong>di</strong>a nei 57 pazienti era 24,15 ± 3,03 (Tab. II). Tra i 36 pazienti sottoposti a protesi singola era 23,80 ± 3,09, tra i 15 con protesi doppia 25,07 ± 3,21. Non vi era una <strong>di</strong>fferenza significativa tra i due gruppi (p = 0,327637). Anche il BMI dei pazienti sottoposti a protesi tripla (22,57 ± 0,29) o ibrida (25,37 ± 2,05) era simile, ma non comparabile statisticamente (Tab. II). I parametri operatori analizzati sono stati la durata dell’intervento e le per<strong>di</strong>te ematiche intraoperatorie (Tab. II). La durata dell’intervento me<strong>di</strong>a era 175,32 ± 57,83 minuti (Tab. II). Tra i 36 pazienti sottoposti a protesi singola la durata me<strong>di</strong>a era 147,03 ± 30,03, tra i 15 con protesi doppia 206,00 ± 30,89. È stata riscontrata una <strong>di</strong>fferenza statisticamente significativa tra i due gruppi (p = 0,000000). Anche le durata dell’intervento <strong>di</strong> protesi tripla (331,67 ± 102,51) o ibrida (205,00 ± 34,64) erano <strong>di</strong>fferenti tra loro, ma non comparabili statisticamente (Tab. II). La per<strong>di</strong>ta ematica me<strong>di</strong>a intraoperatoria nei 57 pazienti era 340,35 S210 Tab. IV. Risultati clinici pre- e post-operatori tra i <strong>di</strong>fferenti gruppi in base al numero <strong>di</strong> livelli sostituiti. 1 livello 2 livelli 3 livelli Ibride (p (p = = 0,058523) 0,368583) SF36-pre SF36-post SF36-6 mm SF36-12 mm 37,17 ± 13,63 43,83 ± 15,05 55,00 ± 20,41 60,17 ± 20,84 34,93 ± 14,03 41,47 ± 16,02 55,93 ± 23,22 56,07 ± 22,95 53,00 ± 13,53 44,33 ± 6,11 66,00 ± 17,35 79,33 ± 6,03 45,00 ± 16,70 43,33 ± 12,50 60,33 ± 27,30 63,00 ± 42,51 SF36-ultimo FU 61,39 ± 23,29 57,27 ± 28,82 79,33 ± 6,03 63,00 ± 42,51 p = 0,000000 p = n.s. (p (p = = 0,101331) 0,224016) VAS-pre VAS-post VAS-6 mm VAS-12 mm 75,00 ± 15,31 42,22 ± 21,83 36,53 ± 26,83 35,00 ± 26,87 74,33 ± 18,01 43,00 ± 25,34 37,00 ± 24,77 33,00 ± 24,77 41,67 ± 23,63 11,67 ± 12,58 15,00 ± 8,66 10,00 ± 5,00 88,33 ± 2,89 63,33 ± 33,29 58,33 ± 41,93 41,67 ± 48,56 VAS-ultimo FU 33,75 ± 30,53 32,67 ± 26,45 10,00 ± 5,00 41,67 ± 48,56 p = 0,000000 p = n.s. (p (p = = 0,028714) 0,389845) ODI-pre ODI-post ODI-6 mm ODI-12 mm 40,72 ± 15,54 29,89 ± 15,45 24,89 ± 17,08 22,23 ± 15,13 46,53 ± 14,67 36,13 ± 17,01 28,13 ± 17,94 25,73 ± 19,23 52,00 ± 10,58 33,33 ± 19,01 20,67 ± 6,11 12,00 ± 8,00 52,00 ± 10,39 35,33 ± 18,58 32,00 ± 23,07 32,67 ± 37,75 ODI-ultimo FU 20,72 ± 17,20 24,93 ± 16,33 12,00 ± 8,00 32,67 ± 37,75 p = 0,000000 p = n.s. Sod<strong>di</strong>sfazione 77,8% (28/36) 80%(12/15) 100% (3/3) 66,7% (2/3) p = 0,000783 p = 0,000063 p = 0,000005 ± 378,84 mL (Tab. II). Tra i 36 pazienti sottoposti a protesi singola era 284,32 ± 284,06 mL, tra i 15 con protesi doppia 496,67 ± 571,17 mL. Sebbene <strong>di</strong>fferenti, la <strong>di</strong>fferenza non era statisticamente significativa tra i due gruppi (p = 0,127243). Anche le per<strong>di</strong>te ematiche intraoperatorie dei pazienti sottoposti a protesi tripla (366,67 ± 208,17) o ibrida (200,00 ± 100,00) erano <strong>di</strong>fferenti tra loro, ma non comparabili statisticamente (Tab. II). Tra i parametri riabilitativi abbiamo considerato il ritorno alla deambulazione autonoma e la durata dell’ospedalizzazione. Nel totale dei 57 pazienti vi è stato un ritorno alla deambulazione autonoma in 4,70 ± 2,93 giorni (Tab. II). Non abbiamo riscontrato una <strong>di</strong>fferenza statisticamente significativa (p = 0,122521) nel tempo <strong>di</strong> riabilitazione tra le sostituzioni singole (4,31 ± 1,17 giorni) o doppie (5,87 ± 5,36). Anche le sostituzioni triple (4,00 ± 0,00) e ibride (4,33 ± 1,15) avevano tempi simili (Tab. II), anche se non stu<strong>di</strong>abili a causa dell’esiguità del campione (3 pazienti ciascuno). La durata dell’ospedalizzazione nei 57 pazienti è stata in me<strong>di</strong>a 10,02 ± 5,57 giorni (Tab. II). Tra i 36 pazienti sottoposti a protesi singola era 9,69 ± 5,39 giorni, tra i 15 con protesi doppia 11,33 ± 6,86 giorni. Non vi era <strong>di</strong>fferenza statisticamente significativa tra i due gruppi (p = 0,353510). Anche nelle protesi triple (8,33 ± 0,58 giorni) o ibride (9,00 ± 3,00 giorni) la durata era simile, ma non comparabile statisticamente (Tab. II). rISuLTaTI CLINICI Nel totale della nostra popolazione abbiamo riscontrato un miglioramento statisticamente significativo <strong>di</strong> tutti i parametri utilizzati, sia tra pre- e post-operatorio che nel tempo (Tab. III).
La qualità <strong>di</strong> vita con questionario SF36 (Fig. 23) passava da 37,82 ± 14,13 pre-operatorio, a 43,21 ± 14,62 post-operatorio (p = 0,001083). Nel tempo poi questa continuava a migliorare con 56,11 ± 20,97 a 6 mesi dall’intervento, 60,25 ± 22,24 dopo 12 mesi (p = 0,000000 sia verso il pre- che verso il post-operatorio), e 61,33 ± 25,66 all’ultimo follow-up (p = 0,000000 sia verso il pre- che verso il post-operatorio) (Tab. III; Fig. 23). Anche il dolore lombare con scala VAS migliorava statisticamente (p = 0,000000) tra il pre-operatorio (73,77 ± 20,27) e il post-operatorio (41,93 ± 24,03) (Tab. III; Fig. 24). Nel tempo poi questa continuava a migliorare con 36,67 ± 26,81 a 6 mesi dall’intervento, 33,48 ± 27,04 dopo 12 mesi (p = 0,000000 verso il pre-, p = 0,000774 verso il post-operatorio), e 32,63 ± 29,58 all’ultimo follow-up (p = 0,000000 verso il pre-, p = 0,000286 verso il postoperatorio) (Tab. III; Fig. 24). Così anche la funzionalità lombare con questionario ODI <strong>di</strong>mostrava un miglioramento statisticamente significativo, passando da un preoperatorio <strong>di</strong> 43,44 ± 15,09, a un post-operatorio <strong>di</strong> 32,00 ± 15,97 Fig. 23. Grafico dell’analisi temporale della qualità <strong>di</strong> vita generale misurata con questionario SF36 nel totale dei pazienti. Fig. 24. Grafico dell’analisi temporale della sensazione soggettiva <strong>di</strong> dolore lombare secondo scala VAS nel totale dei pazienti. D.a. Fabris Monterumici, r. Sinigaglia (p = 0,000000) (Tab. III; Fig. 25). Nel tempo poi questa continuava a migliorare con 25,89 ± 16,99 a 6 mesi dall’intervento, 23,18 ± 17,43 dopo 12 mesi (p = 0,000000 sia verso il pre- che verso il postoperatorio), e 22,00 ± 17,88 all’ultimo follow-up (p = 0,000000 sia verso il pre- che verso il post-operatorio) (Tab. III; Fig. 25). La sod<strong>di</strong>sfazione me<strong>di</strong>a soggettiva dei pazienti è stata del 78,9% (45/57) (Tab. III). I risultati sono stati simili tra le sostituzioni singole (77,8%) e doppie (80%) (Tab. IV). La sod<strong>di</strong>sfazione è stata completa (3/3) nelle sostituzioni triple (100%), e <strong>di</strong> 2 su 3 nelle ibride (66,7%) (Tab. IV). Anche i risultati clinici, tutti raggruppati in tabella IV, nei <strong>di</strong>fferenti gruppi in base al numero <strong>di</strong> livelli sostituiti <strong>di</strong>mostravano un miglioramento statisticamente significativo tra pre- e post-operatorio, e poi nel tempo, sia con questionario SF36 (Fig. 26), che con scala VAS (Fig. 27), e con in<strong>di</strong>ce ODI (Fig. 28). Da un’analisi comparativa poi non si evidenziavano <strong>di</strong>fferenze statisticamente significative dei risultati tra sostituzioni singole o doppie sia come qualità <strong>di</strong> vita SF36 (Tab. IV; Fig. 26), che come dolore lombare Fig. 25. Grafico dell’analisi temporale della funzionalità lombare secondo questionario ODI nel totale dei pazienti. Fig. 26. Analisi temporale della qualità <strong>di</strong> vita SF36 tra i <strong>di</strong>fferenti gruppi in base al numero <strong>di</strong> livelli sostituiti. S211
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attuali materiali e tecniche di ost
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Innesti ossei in ortopedia: una rev
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Indice degli autori Abati C.N., S23