IL TRATTATO DI LISBONA - Università degli studi di Napoli L'Orientale

Introduzione 15alla mancanza di esplicito valore giuridico ed ai richiami di alcunecorti di assegnare ad essa portata e dignità giuridiche (52).SebbenelaCostituzioneeuropeaavesserecepitonelTitoloIIl’intera Carta con l’assiomatico valore che ne derivava, a seguitodelle reticenze del Regno Unito e della Polonia e, da ultimo, dellaRepubblica Ceca (53), il Trattato di riforma raggiunge il medesimorisultato.Posto che tra i due trattati, come detto, non vi è alcuna gerarchiaper quanto riguarda le norme di uguale valore giuridico in essicontenute, la collocazione della Carta « al di fuori » degli stessi è davalutare positivamente giacché non limita la sua applicazione all’unoo all’altro bensì all’intero sistema dei trattati. Per la sua separazionedai trattati, sembrerebbe inoltre non applicabile alla Carta la proceduradi revisione dei trattati ex art. 48 TUE, laddove i soggettiabilitati alla revisione sembrerebbero essere le istituzioni dell’Unioneche hanno « proclamato » la Carta medesima.La Carta rappresenta quindi un tertium genus trasversale aitrattati, che in quanto oggettivazione di norme primarie (non solol’art. 6 TUE ma anche protocolli e dichiarazioni) (54), al pari deitrattati TUE e TFUE, ma al di fuori di essi, si configura come testonormativo trasversale ai due trattati, nella esplicazione dei valoridemocratici dell’Unione e come griglia interpretativa dell’azionedell’Unione e degli Stati membri nell’attuazione del diritto dell’Unione(art. 51 Carta) (55).La base giuridica del nostro discorso è l’art.6,n.1TUEchesancisce: « L’Unione riconosce i diritti, le libertà e i principi sanciti(52) Cfr. in specie C. Di Turi, La prassi giudiziaria relativa all’applicazionedella Carta di Nizza, cit., p. 671 ss.; L.S. Rossi, Carta dei diritti fondamentali eCostituzione dell’Unione europea, cit.,supra nota 43; J. Ziller, La nuova Costituzioneeuropea, Bologna, Il Mulino, 2003, pp. 19-24, 71 ss.; Id., Il nuovo Trattatoeuropeo, cit.,supra nota 6, pp. 49-54, 104, 135 ss.; da ultimo, M.C. Baruffi, Idiritti fondamentali nel Trattato di riforma, inSud in Europa, febbraio 2008, p. 26ss.; F. Seatzu, La Carta dei diritti fondamentali: un nuovo parametro di legittimitàdegli atti comunitari?, cit., p. 380.(53) Cfr. l’Allegato I alle Conclusioni della Presidenza del Consiglio europeodel 29-30 ottobre 2009 nel quale è prevista la modifica del Protocollo n. 30(sull’applicazione della Crta dei diritti fondamentali dell’Unione europea) ed ilrelativo inserimento della Repubblica Ceca insieme al Regno Unito e alla Polonia.(54) Carta richiamata anche in altre norme come il Protocollo n. 24 sull’asiloper i cittadini dell’Unione europea; Protocollo n. 35 sull’art. 40.3.3 dellaCostituzione dell’Irlanda.(55) Sul punto U. Draetta, I principi democratici dell’Unione europea nelTrattato di Lisbona, inStudi sull’integrazione europea, 3-2008, p. 513 ss.