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Antico Testamento

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ESODO 1:9-10<br />

a Genesi 46:8-27. All’epoca in cui il popolo<br />

ebraico si accingeva a lasciare il<br />

Sinai per Canaan, quei settanta si erano<br />

moltiplicati ed erano diventati milioni,<br />

compresi i 603.550 uomini abili<br />

alla guerra (vd. Nu 1:46). Dai vv. 6-7 apprendiamo<br />

che erano trascorsi parecchi<br />

anni tra la fi ne dell’epoca descritta<br />

all’ultimo capitolo di Genesi e i primi<br />

fatti riportati da Esodo. In Egitto c’era<br />

un nuovo re, che non vedeva di buon<br />

occhio i discendenti di Giuseppe.<br />

1:9-10 Gli Israeliti erano divenuti<br />

talmente numerosi e avevano acquisito<br />

tanto potere da indurre il faraone<br />

a considerarli una minaccia in caso<br />

di guerra. Il faraone decise dunque<br />

di ridurre quel popolo in schiavitù e<br />

uccidere ogni suo fi glio maschio per<br />

cancellare gli Ebrei dalla faccia della<br />

terra. Tre malvagi sovrani ordinarono<br />

il massacro di bambini innocenti: il faraone,<br />

la regina Atalia (vd. 2 R 11) ed<br />

Erode (vd. Mt 2). Tali atrocità ispirate<br />

da Satana miravano all’estinzione della<br />

linea messianica: Satana non aveva<br />

scordato la promessa riportata in Genesi<br />

3:15.<br />

1:11-14 Il faraone si serviva degli<br />

Ebrei ridotti in schiavitù per costruire<br />

le città-deposito (ND) di Pitom e<br />

Ramses. Ciononostante, lungi dall’essere<br />

annientato dalla repressione, quel<br />

popolo si moltiplicava! Il faraone aveva<br />

proposto una rigida schiavitù con<br />

intenzioni malvagie, ma Dio la destinava<br />

al bene: essa avrebbe contribuito<br />

a preparare i fi gli di Israele al duro<br />

viaggio dall’Egitto alla terra promessa.<br />

1:15-19 Contravvenendo agli ordini<br />

del faraone, allorché Sifra e…<br />

Pua (probabilmente le due più note<br />

levatrici ebree) vedevano le madri<br />

92<br />

partorire sulla sedia non ne uccidevano<br />

i fi gli maschi. Esse giustifi cavano<br />

la mancata esecuzione del provvedimento<br />

spiegando che le donne ebree<br />

partorivano in fretta (ossia prima<br />

dell’arrivo delle levatrici). Probabilmente<br />

tali aff ermazioni non erano del<br />

tutto prive di fondamento.<br />

1:20-22 Riguardo alle levatrici è<br />

stato fatto il seguente commento:<br />

La prosperità nella vita famigliare<br />

con cui furono ricompensate<br />

quelle levatrici (v. 21) non fu loro<br />

concessa per la loro insincerità<br />

bensì per l’umanità dimostrata.<br />

Ciò non signifi ca che il fi ne giustifi<br />

chi i mezzi né, tanto meno,<br />

che non esistano modelli assoluti<br />

di verità. Nondimeno, in un<br />

mondo oppresso dal peccato e<br />

dalle sue conseguenze quale è<br />

divenuto il nostro, è probabile<br />

che l’osservanza di leggi superiori<br />

sia ormai possibile solamente<br />

a scapito dell’ottemperanza a<br />

quelle di importanza secondaria.<br />

Anche in questo caso, come<br />

sempre del resto, “il timore del<br />

Signore è il principio della conoscenza”<br />

(Daily Notes of the Scripture<br />

Union).<br />

Giocato dalle levatrici ebree, il faraone<br />

ordinò al suo popolo di far rispettare<br />

il decreto.<br />

II. NASCITA, SOCCORSO E FOR-<br />

MAZIONE DI MOSÈ (cap. 2)<br />

2:1-2 L’uomo della casa di Levi cui si<br />

accenna al v. 1 era Amram e la fi glia di<br />

Levi era Iochebed (vd. 6:20). Entrambi

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