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Antico Testamento

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principi, presi dal panico, fuggirono a<br />

Gerusalemme.<br />

13:30-36 Nel frattempo giunse a<br />

Davide la notizia che Absalom aveva<br />

ucciso tutti i suoi fi gli! Davide si<br />

abbandonò al dolore, ma Ionadab<br />

corresse la falsa notizia e informò il re<br />

della sola morte di Amnon, che Absalom<br />

aveva progettato fi n da quando<br />

Tamar era stata violentata. Poco dopo<br />

arrivarono a Gerusalemme i fi gli di<br />

Davide lamentandosi a gran voce e<br />

confermando, con la loro presenza, le<br />

notizie di Ionadab.<br />

13:37-39 Absalom fuggì per scampare<br />

alla morte e si rifugiò a Ghesur,<br />

in Siria, paese d’origine della madre,<br />

dove Talmai, suo nonno paterno, era<br />

re. A Ghesur Absalom visse tre anni.<br />

Amnon era più vecchio di Absalom e,<br />

fi no alla morte, era stato il primo per<br />

la successione al trono. Ma dopo la<br />

sua morte, Absalom vide se stesso seduto<br />

sul trono. Dopo che il dolore per<br />

la morte di Amnon si fu placato con il<br />

passare del tempo, il re Davide desiderò<br />

rivedere Absalom.<br />

C. Ritorno di Absalom a Gerusalemme<br />

(cap. 14)<br />

14:1 Ioab capì che il re avrebbe voluto<br />

avere di nuovo Absalom a Gerusalemme.<br />

Ma il popolo sapeva che Absalom<br />

era colpevole e doveva essere messo a<br />

morte. Perciò il timore della disapprovazione<br />

popolare tratteneva Davide<br />

dal richiamare a corte il fi glio.<br />

14:2-7 Così Ioab mandò da Davide<br />

una donna di Tecoa (nelle vicinanze<br />

di Betlemme) che aveva una situazione<br />

familiare simile a quella del re. Fingendo<br />

di essere profondamente addolorata,<br />

ella raccontò come uno dei<br />

2 SAMUELE 14:8-13<br />

suoi fi gli avesse ucciso l’altro. Ora la<br />

sua famiglia esigeva la morte dell’unico<br />

erede rimasto. Ma, in questo modo,<br />

si sarebbe completamente cancellato<br />

il nome della famiglia sulla terra.<br />

14:8-13 Dapprima il re le disse di<br />

tornare a casa e di attendere una risposta,<br />

sperando di evitare la responsabilità<br />

di risparmiare l’assassino. Ma ella<br />

voleva una risposta immediata, così da<br />

intrappolare Davide nella sua stessa<br />

decisione e si off rì di assumersi ogni<br />

responsabilità del provvedimento del<br />

re. Il re Davide si espresse di nuovo con<br />

una promessa generica, garantendole<br />

protezione. Allora lei gli chiese a bruciapelo<br />

l’assicurazione che il fi glio non<br />

sarebbe stato ucciso. Non appena Davide<br />

acconsentì, era ormai nella trappola<br />

tesagli dalla donna. Se il re poteva<br />

assicurarle il perdono di suo fi glio, perché<br />

non accoglieva nuovamente a casa<br />

Absalom, il fi glio messo al bando?<br />

La situazione simulata della donna<br />

è pressappoco analoga a quella<br />

di Davide. Un fi glio è morto e i<br />

parenti esigono la morte del colpevole,<br />

in una sorta di vendetta<br />

retributiva (v. 7). La decisione di<br />

Davide è misericordiosa ed evita<br />

la cosiddetta vendetta di sangue<br />

che spesso, in Medio Oriente, si<br />

protraeva per varie generazioni.<br />

Ma la donna si aff retta ad applicare<br />

la storia a Davide e Absalom e<br />

di nuovo, come con Natan, Davide<br />

è catturato dalla rete della sua<br />

stessa saggezza morale. Quindi è<br />

obbligato a riabilitare, garantendogli<br />

protezione, il timoroso Absalom<br />

esiliato (Daily Notes of the<br />

Scripture Union).<br />

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