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Antico Testamento

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imparare a riposare,<br />

E confi dare nel silenzio<br />

se Dio non può parlare,<br />

Poiché ci attende il miglior bene<br />

da colui che si chiama Amore.<br />

Le stelle cesseran di ardere, i<br />

monti non sussisteranno,<br />

Ma Dio è sincero e le sue<br />

promesse sicure<br />

Per tutti quelli che crederanno.<br />

– M. G. Plantz, dall’inno<br />

“God Answers Prayer”<br />

Qui dunque il salmista ha imparato<br />

ad aspettare il Signore e a sperare<br />

nella sua parola. Egli è impaziente di<br />

vedere il Signore riportare luce nelle<br />

sue tenebre più che le guardie di vedere<br />

la luce del giorno.<br />

Non dovremmo inoltre sottovalutare<br />

una seconda applicazione di<br />

questi due versetti in cui si esprime il<br />

profondo desiderio dell’odierno credente,<br />

il quale attende che Cristo venga<br />

a portare in cielo la sua chiesa. Tale<br />

beata speranza non andrà delusa.<br />

130:7-8 Questi ultimi versetti del<br />

salmo si possono considerare una testimonianza<br />

personale del salmista, il<br />

quale vede esaudita la sua preghiera<br />

di liberazione. Avendo sperimentato<br />

personalmente la fedeltà di Dio ora<br />

egli desidera condividere la propria<br />

esperienza. Succede sempre così: se<br />

si crede veramente in qualcosa si desidera<br />

comunicarla ad altri.<br />

Israele è dunque invitato a sperare<br />

nel Signore. In primo luogo perché<br />

la misericordia di Dio è immutabile;<br />

in secondo luogo perché la sua redenzione<br />

è abbondante e, infi ne, perché<br />

egli ha assicurato di voler redimere<br />

Israele da tutte le sue colpe.<br />

SALMI 131:2<br />

Il salmo che si apriva su un abisso<br />

di tenebra si conclude con un vibrante<br />

invito a confi dare nel Signore,<br />

per il quale nessuna diffi coltà è troppo<br />

grande e nessun problema troppo<br />

complesso.<br />

Salmo 131 – Umiltà dell’intelletto<br />

Nella vita si incontrano problemi impossibili<br />

da decifrare… misteri troppo<br />

profondi che sfuggono alla comprensione…<br />

strane circostanze che sconcertano<br />

l’intelletto più fi ne.<br />

Chi, per esempio, è in grado di dire<br />

l’ultima parola sul problema della sofferenza<br />

umana?<br />

Chi può rispondere a tutti gli interrogativi<br />

che affi orano nella questione<br />

delle preghiere non esaudite?<br />

Chi sa come conciliare l’elezione<br />

sovrana di Dio e il libero arbitrio<br />

dell’uomo?<br />

131:1 Davide non pretendeva di<br />

conoscere tutte le risposte. Il suo cuore<br />

non era presuntuoso come quello<br />

di un insopportabile saputello. I suoi<br />

occhi non erano alteri come quelli<br />

del perfetto intellettuale egocentrico.<br />

Egli riconosceva i propri limiti e non<br />

si vergognava di ammettere di non sapere.<br />

Perché occuparsi di cose troppo<br />

grandi e troppo alte per lui? Gli bastava<br />

sapere ciò che sapeva e lasciare<br />

i misteri a Dio, cui riconosceva il merito<br />

di comprendere ciò che egli non<br />

avrebbe mai potuto aff errare.<br />

131:2 Tale atteggiamento di fi ducia<br />

nella sapienza, nell’amore e nella potenza<br />

di Dio recava pace e serenità alla<br />

sua anima. Egli si sentiva come un<br />

bambino svezzato… calmato (ND)<br />

dal contatto con il seno materno. Il<br />

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