03.06.2013 Views

Antico Testamento

Antico Testamento

Antico Testamento

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

SALMI 57:5<br />

roci che sbranano e divorano: questi<br />

uomini hanno denti simili a lance e<br />

frecce e una lingua simile a una spada<br />

affi lata. Eppure Davide riesce a riposare<br />

in mezzo a tale pericolo… un<br />

considerevole atto di fede!<br />

Il Dio sempre presente (57:5)<br />

Nel ritornello, ripetuto anche al v. 11,<br />

Davide anela vedere la gloria di Dio<br />

manifestarsi nella distruzione dei suoi<br />

nemici e nella difesa della sua causa.<br />

Null’altro che la sua gloria, celeste e<br />

di portata universale, potrà riuscire<br />

nell’intento.<br />

Il nemico sempre presente (57:6)<br />

Gli avversari avevano preparato dei<br />

piani accurati per intrappolare il fi glio<br />

di Isai, il cui animo era piegato dall’oppressione.<br />

Costoro avevano scavato<br />

una fossa per farvelo cadere ma fi nirono<br />

col cadervi dentro essi stessi.<br />

Il Dio sempre presente (57:7-11)<br />

Non sorprenda dunque che il salmista<br />

si senta ben disposto di cuore a salmeggiare<br />

al Signore. Non sorprende<br />

che si senta in animo di riscuotersi,<br />

rispolverare salterio e cetra e salutare<br />

l’alba con canti di lode.<br />

Questa non vuole essere una celebrazione<br />

privata e circoscritta: il salmista<br />

desidera ringraziare il Signore<br />

tra i popoli e cantare inni tra le nazioni<br />

perché la bontà di Dio è infi nita<br />

come i cieli e la sua verità (così ND;<br />

NR ha: “fedeltà”) è senza confi ni come<br />

le nuvole. F.B. Meyer rileva che proprio<br />

come Davide, il quale “si ergeva<br />

al di sopra del dolore personale anelando<br />

alla gloria di Dio” anche noi dovremmo<br />

subordinare le nostre povere<br />

744<br />

affl izioni alla passione divorante di<br />

vederlo esaltato.<br />

Salmo 58 – I giudici giudicati<br />

58:1-2 Il salmo esordisce con un’energica<br />

protesta contro i giudici e i governanti<br />

iniqui. I potenti signori della<br />

terra sono qui posti in una situazione<br />

scabrosa. Sono stati equi nelle loro<br />

decisioni? Hanno ben amministrato<br />

la giustizia tra la gente comune? Ovviamente<br />

no. In cuor loro essi hanno<br />

concepito ogni sorta di iniquità e le<br />

loro mani hanno distribuito la violenza<br />

tramata in cuore. Nel paese tutti<br />

pervertono la giustizia.<br />

58:3 Il discorso si allarga dai magistrati<br />

disonesti alla più ampia categoria<br />

di uomini empi cui costoro appartengono.<br />

Essi non si sono sviati nel<br />

corso della vita ma la loro corruzione<br />

risale bensì alla nascita: ribellione e<br />

sregolatezza sono loro connaturati.<br />

Non hanno ancora iniziato a parlare<br />

che già cominciano a mentire.<br />

58:4-5 I loro discorsi diff amatori e<br />

malevoli sono come il veleno mortale<br />

di un serpente.<br />

Le loro orecchie sono sorde alla<br />

voce di Dio come quelle di un aspide<br />

sordo alle melodie dell’incantatore<br />

più esperto.<br />

58:6-7 Come ha mutuato le proprie<br />

metafore sull’empietà dal mondo<br />

della natura ora Davide attinge quelle<br />

sul giudizio dalle scienze naturali. Che<br />

il Signore spezzi i denti a questi leoni<br />

feroci, strappi loro le zanne (ND)<br />

e poi li lasci disperdersi come acqua<br />

che sparisce rapidamente nel suolo o<br />

come un rigagnolo che svanisce misteriosamente<br />

sotto terra.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!