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Antico Testamento

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sono stati salvati per fede e ubbidiscono<br />

al Signore. La loro rettitudine non<br />

è il fondamento della salvezza bensì<br />

il frutto della loro ubbidienza e della<br />

loro fi ducia; non la causa bensì la conseguenza.<br />

125:5 Alcuni si professano appartenenti<br />

al popolo di Dio ma deviano<br />

per sentieri tortuosi; il Signore li disperderà<br />

con l’esilio e la deportazione<br />

insieme ai malfattori.<br />

Pace sia sopra Israele! È il salmo<br />

stesso a suggerire la formula della<br />

pace, valida sia per Israele che per<br />

chiunque altro. La pace si trova nella<br />

fi ducia nel Signore Gesù. Quando i<br />

fi gli di Israele “guarderanno a… colui<br />

che hanno trafi tto e ne faranno cordoglio<br />

come per un fi glio unico” (Za<br />

12:10) la pace che li ha elusi per secoli<br />

sarà fi nalmente con loro.<br />

Shalom, shalom!<br />

Salmo 126 – Chi semina nel<br />

pianto raccoglie nella gioia<br />

126:1 Quando le comunità ebraiche<br />

deportate ricevettero la notizia, fra la<br />

gente si diff usero eccitazione ed entusiasmo.<br />

Ciro, il re di Persia, aveva emanato<br />

un editto con cui si acconsentiva<br />

al rimpatrio dei deportati. Tutto ciò<br />

sembrava perfi no troppo bello per essere<br />

vero. Durante i lunghi anni della<br />

deportazione molti di loro si erano<br />

domandati se avrebbero mai rivisto<br />

Gerusalemme. Ma ora, fi nalmente, la<br />

notizia era arrivata. Mentre radunavano<br />

le loro povere cose per il viaggio si<br />

muovevano freneticamente a destra e<br />

a sinistra, a cuor leggero come in estasi.<br />

126:2 Il clamore entusiastico sol-<br />

SALMI 126:4<br />

levato da una popolazione discretamente<br />

espansiva e loquace era più<br />

forte del solito. Per la prima volta, da<br />

settant’anni a quella parte, avevano<br />

qualcosa di bello e di entusiasmante<br />

di cui rallegrarsi sommamente. Stavano<br />

per tornare a casa. Mentre fervevano<br />

i preparativi si rideva e si cantava<br />

(un’esperienza del tutto nuova per<br />

quegli esuli).<br />

Una tremenda testimonianza per i<br />

non Ebrei, i quali sembravano percepire<br />

che agli Israeliti era capitato qualcosa<br />

di inspiegabile sul piano naturale.<br />

Riconobbero che il Dio degli Ebrei era<br />

intervenuto per loro in modo miracoloso.<br />

Tra tutti i popoli della terra quello<br />

di Israele sembrava essere l’oggetto<br />

particolare dell’amore e dell’attenzione<br />

di Yahweh.<br />

126:3 E gli esuli, riconoscenti, concordavano<br />

con gli stranieri nell’attribuire<br />

la propria liberazione esclusivamente<br />

al Signore.<br />

Il Signore ha fatto cose grandi<br />

per noi e noi siamo nella gioia.<br />

126:4 Ma in patria stava per tornare<br />

un patetico residuo che possedeva<br />

poco più degli abiti che aveva indosso.<br />

C’era bisogno di manodopera, denaro,<br />

difesa. Ciò giustifi ca la preghiera:<br />

Signore fa’ tornare i nostri deportati,<br />

come torrenti nel deserto<br />

del Neghev.<br />

Il Neghev (così NR; ND ha: “sud”) è<br />

il deserto, solitamente arido e sterile, a<br />

sud. Dopo le grandi piogge, però, i letti<br />

inariditi dei suoi fi umi si trasformano<br />

in torrenti che fanno fi orire il deser-<br />

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