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Antico Testamento

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Signore”. Quattro parole semplici…<br />

le quali esprimono tuttavia adorazione<br />

totale! Per quelle anime timorose<br />

e convinte che per parlare con Dio<br />

occorra sfoderare chissà quale magniloquenza,<br />

sapere che la più semplice<br />

dichiarazione d’amore per il Signore<br />

costituisce, già di per sé, vera adorazione<br />

deve essere un incredibile incoraggiamento!<br />

Ma non siamo obbligati a fermarci<br />

qui. Come il Signore, possiamo passare<br />

a contare le grandi cose che Dio<br />

ha fatto per noi. Anche questa è adorazione.<br />

Il Signore Gesù rende grazie<br />

incessantemente perché il Padre suo<br />

ha udito le suppliche colme di angoscia<br />

elevategli dal Getsemani e dal<br />

Golgota. La morte stava per stringere<br />

il laccio e già l’avevano colto… le angosce<br />

del disfacimento fi sico quando,<br />

nell’indicibile agonia, egli invocò il<br />

Signore affi nché lo liberasse. E il Signore<br />

lo liberò. Non gli risparmiò la<br />

morte bensì gli diede la vittoria fi nale<br />

sulla morte.<br />

116:5-6 Una terza forma di adorazione<br />

consiste nel ricordare le perfezioni<br />

del Signore. Il Cristo risorto<br />

elenca alcune delle virtù manifestate<br />

da Dio nella sua risurrezione:<br />

Dio è pietoso, ossia caritatevole e<br />

buono.<br />

Dio è giusto e tutto il suo operato è<br />

improntato a verità e giustizia.<br />

Dio è misericordioso e pieno di<br />

compassione.<br />

Il Signore protegge i semplici.<br />

Nel caso del Signore Gesù in croce<br />

ciò signifi ca che Dio preserva l’onesto,<br />

l’innocente o l’indifeso. Dio salva i<br />

suoi quando si trovano in pericolo.<br />

116:7 Infi ne Dio, che non è avaro<br />

SALMI 116:12-13<br />

di doni, ricolma di grazie chi confi da<br />

in lui. Perciò il Signore Gesù esclama:<br />

“Ritorna, anima mia, al tuo riposo”. Il<br />

turbamento, la tribolazione e il supplizio<br />

sono fi niti. Dio l’ha ascoltato e l’ha<br />

salvato: ora egli può entrare nel suo<br />

meritato riposo.<br />

116:8-11 Il nostro Signore torna<br />

a considerare quanto il Padre ha fatto<br />

per lui. Da questo comprendiamo<br />

che non dobbiamo temere di ripeterci<br />

quando adoriamo Dio: egli non<br />

si stanca di ascoltare la lode dei suoi<br />

fi gli. E abbiamo infi nite e ragioni per<br />

lodare ripetutamente e incessantemente.<br />

Il cuore di Cristo è pieno di<br />

gratitudine per il Padre, il quale l’ha<br />

liberato tre volte: ha liberato (ND) la<br />

sua anima dalla morte, i suoi occhi<br />

dalle lacrime, i suoi piedi da cadute e<br />

dalla sconfi tta. Ora egli cammina alla<br />

presenza del Signore sulla terra dei<br />

viventi, avendo sconfi tto il peccato,<br />

la morte, la tomba e il soggiorno dei<br />

morti.<br />

Ai vv. 10-11 la continuità del discorso<br />

è indubbiamente problematica.<br />

Probabilmente CEI ne coglie più<br />

agevolmente il senso lato.<br />

Ho creduto anche quando dicevo:<br />

“Sono troppo infelice”. Ho detto<br />

con sgomento: “Ogni uomo è inganno”.<br />

La fede del Signore Gesù non vacillò<br />

neppure nei momenti di maggiore<br />

sconforto né allorché gli uomini si rivelarono<br />

in tutta la loro disonestà. Le<br />

sue constatazioni non erano frutto di<br />

diffi denza bensì di profonda convinzione.<br />

116:12-13 Infi ne, un’ultima forma<br />

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