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Antico Testamento

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SALMI 114:1<br />

852<br />

gli rende;<br />

Il sospiro lontano,<br />

il minimo pianto<br />

All’orecchio del Salvatore<br />

ascende.<br />

– Th omas Kelly, dall’inno “Behold<br />

the Lamb With Glory Crowned”<br />

Salmo 114 – La potente<br />

presenza del Signore<br />

114:1 La saga della liberazione d’Israele<br />

dall’Egitto, delle sue vicissitudini<br />

nel deserto e del suo arrivo nella terra<br />

promessa costituì, dall’inizio alla<br />

fi ne, una tremenda manifestazione<br />

di potenza da parte di Dio. In eff etti,<br />

agli occhi degli Ebrei fu la massima dimostrazione<br />

di potenza divina che sia<br />

mai stata data.<br />

Fu un momento epocale quello in<br />

cui Israele uscì dall’Egitto dopo anni<br />

di schiavitù e di oppressione! Chi può<br />

immaginare l’emozione irrefrenabile<br />

di quel popolo emancipato dagli Egiziani?<br />

Non gli sarebbe più toccato strisciare<br />

all’incalzare degli ordini e delle<br />

minacce urlategli contro in una lingua<br />

straniera!<br />

114:2 Col tempo il territorio assegnato<br />

alla tribù di Giuda divenne il<br />

santuario di Dio, il quale fece costruire<br />

il tempio a Gerusalemme. Tutto il<br />

paese di Israele divenne suo dominio,<br />

l’oggetto delle sue più tenere e instancabili<br />

premure. Ciò che, all’epoca,<br />

valeva in senso letterale geografi co<br />

per Giuda e Israele vale oggi in senso<br />

spirituale per la chiesa.<br />

114:3 Vedendo arrivare il popolo di<br />

Israele le acque de mar Rosso arretrarono,<br />

terrorizzate. Non fu certamente<br />

la vista di quell’accozzaglia di profughi<br />

a spaventarle. Il mare guardò in alto e<br />

vide il suo Creatore; prontamente si<br />

volse indietro affi nché Israele potesse<br />

attraversarlo senza bagnarsi neppure i<br />

piedi.<br />

Lo stesso accadde quarant’anni<br />

più tardi, allorché gli Israeliti si apprestavano<br />

a varcare i confi ni della terra<br />

promessa. Il fi ume Giordano arrestò il<br />

proprio corso presso la città di Adam e<br />

l’ultima barriera che separava il popolo<br />

dal paese divenne un agevole sentiero.<br />

La traversata del mar Rosso e del<br />

Giordano furono le due linee di arrivo<br />

di questo capitolo epico della storia<br />

della nazione d’Israele. Il passaggio<br />

del mar Rosso raffi gura il nostro<br />

riscatto dal mondo per la potenza di<br />

Dio mediante l’identifi cazione nella<br />

morte e risurrezione di Cristo. Il passaggio<br />

del Giordano raffi gura l’aff rancamento<br />

dalla peregrinazione nel deserto<br />

e l’ingresso nella nostra eredità<br />

spirituale, sempre tramite la morte e<br />

risurrezione di Cristo.<br />

114:4 Fra questi due episodi si ricordano<br />

altre impressionanti manifestazioni<br />

della potenza di Dio. Una<br />

delle più spettacolari fu la concessione<br />

della legge sul monte Sinai. Tale fu<br />

lo sconvolgimento della natura che i<br />

monti saltellarono come montoni, i<br />

colli come agnelli. Evidentemente la<br />

gloria di Dio era talmente irresistibile<br />

che l’intera regione fu scossa come da<br />

un cataclisma. Lo spettacolo fu tanto<br />

tremendo che Mosè, l’uomo di Dio,<br />

esclamò: “sono spaventato e tremo”<br />

(Eb 12:21). L’autore della Lettera agli<br />

Ebrei ci rammenta, tuttavia, che non<br />

ci troviamo dinanzi al terribile monte<br />

della legge (il Sinai), bensì al trono<br />

della grazia.

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