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Antico Testamento

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SALMI 61:4<br />

(vd. Pr 18:10). Ciò che Dio è stato Dio<br />

sempre sarà.<br />

61:4<br />

Abiterò nella tua tenda per sempre,<br />

cercherò rifugio al riparo<br />

delle tue ali. (Sela) (ND)<br />

Preghiere come questa non mancano<br />

di giungere a toccare il trono di<br />

Dio! Questo tenero aff etto e tanta fede<br />

semplice non si possono respingere.<br />

Non c’è da stupirsi che Davide fosse<br />

per Dio “un uomo secondo il suo<br />

cuore” (vd. 1 S 13:14). L’espressione<br />

al riparo delle tue ali può essere un<br />

riferimento alle ali dei cherubini che<br />

adombravano il propiziatorio, situato<br />

nella tenda di convegno, su cui si<br />

aspergeva il sangue sacrifi cale (vd. Es<br />

25:18; Le 16:15).<br />

61:5<br />

Poiché tu, o Dio, hai esaudito i<br />

miei voti, m’hai dato l’eredità di<br />

chi teme il tuo nome.<br />

Nell’A.T. con il termine eredità si fa<br />

riferimento: al paese di Canaan (vd. Es<br />

6:8, ND; Nu 32:18-19, 32; 34:2), al popolo<br />

di Israele (Sl 94:5), alla Parola di<br />

Dio (Sl 119:111), ai fi gli (Sl 127:3, ND),<br />

alla protezione dal male (Is 54:17) e,<br />

infi ne, alla tenda di convegno o al tempio<br />

(Gr 12:7). Quest’ultima pare essere<br />

l’accezione principale adottata in questo<br />

caso giacché il versetto immediatamente<br />

precedente fa riferimento alla<br />

tenda di Dio e ai cherubini. Oggi potremmo<br />

considerare come l’eredità di<br />

chi teme il nome di Dio la vita eterna<br />

(vd. eredità toccata in “sorte”; Cl 1:12).<br />

61:6-7<br />

Aggiungi altri giorni alla vita del<br />

re; durino i suoi per molte gene-<br />

750<br />

razioni. Sieda sul trono in presenza<br />

di Dio per sempre! Ordina<br />

alla bontà e alla verità di custodirlo.<br />

È interessante che in questi due<br />

versetti Davide passi a esprimersi<br />

dalla prima alla terza persona singolare.<br />

Infatti, mentre è indubbio il riferimento<br />

a se stesso e al patto che Dio<br />

ha stipulato con lui (vd. 2 S 7), le sue<br />

parole sono più appropriate per un altro<br />

Re. Accostandole a Davide possiamo<br />

intenderle solamente come una<br />

richiesta di lunga vita per sé e di perpetuazione<br />

del suo regno. Applicate<br />

al Signore Gesù, invece, esse si adempiono<br />

letteralmente:<br />

– la sua vita è stata prolungata<br />

indefi nitamente, nonostante la<br />

persecuzione (vd. Eb 7:15-17);<br />

– i suoi anni non avranno mai fi ne<br />

(vd. Eb 1:12);<br />

– siederà per sempre sul trono<br />

presso Dio (vd. Eb 1:8);<br />

– amore immutabile e fedeltà lo<br />

custodiranno come guardie del<br />

corpo (Sl 91).<br />

Perfi no secondo l’antico commento<br />

ebraico del Targum si fa qui riferimento<br />

al Messia-Re.<br />

61:8<br />

…così loderò il tuo nome per<br />

sempre e adempirò ogni giorno<br />

le promesse che ti ho fatto.<br />

Il salmo che è iniziato nella calamità<br />

si conclude così nella tranquillità.<br />

Davide ha raggiunto la Rocca che<br />

è più alta di lui. Tale e tanta è la sua<br />

riconoscenza che egli decide di canta-

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