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Antico Testamento

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GIONA 1:1-2<br />

C. Giudizio stornato (3:10)<br />

IV. SCONTENTO DEL PROFETA (cap. 4)<br />

A. Preghiera petulante di Giona (4:1-3)<br />

B. Domanda inquisitoria di Dio (4:4)<br />

C. Giona si crogiuola nel suo malcontento fuori dalla città (4:5)<br />

D. Illustrazione della misericordia sovrana di Dio (4:6-11)<br />

Commentario<br />

I. DISUBBIDIENZA DEL PROFE-<br />

TA (cap. 1)<br />

A. Chiamata missionaria di Giona<br />

(1:1-2)<br />

Dio mandò Giona a predicare a Ninive,<br />

la capitale del principale nemico<br />

d’Israele, l’Assiria. Si può umanamente<br />

comprendere la paura del profeta<br />

ad andare in quel luogo a parlare per<br />

conto di Dio.<br />

B. Fuga di Giona a Tarsis (1:3)<br />

Disubbidendo a Dio, Giona si imbarcò<br />

per andare a Tarsis (probabilmente<br />

città sul litorale meridionale della<br />

Spagna). Segue il commento di H.C.<br />

Woodring alla ribellione del profeta<br />

dinanzi al compito assegnatogli:<br />

1330<br />

Dio desiderava che egli si recasse<br />

a Ninive, 800 km a nord est della<br />

Palestina. Al posto di dirigersi a<br />

est, Giona decise di imbarcarsi in<br />

un viaggio di oltre 3.000 km nella<br />

direzione opposta. Dio voleva<br />

che Giona attraversasse la mezzaluna<br />

fertile. Per contro, il profeta<br />

intraprese un disagevole viaggio<br />

per mare (i Giudei odiavano<br />

il mare). Dio lo mandò alla più<br />

grande metropoli di quei giorni.<br />

Giona invece si diresse verso un<br />

remoto avamposto commerciale<br />

ai margini del mondo civilizzato.<br />

Il Signore desiderava andare con<br />

il profeta. Dal canto suo, Giona<br />

cercò di fuggire dalla presenza e<br />

potenza di Dio 1 .<br />

C. La tempesta marina (1:4-10)<br />

Il Signore scatenò (lett. “scagliò”) un<br />

gran vento e una tempesta così forte<br />

da mettere a rischio la nave e chi vi<br />

si trovasse a bordo. I marinai pagani<br />

dell’imbarcazione, probabilmente fenici,<br />

tirarono a sorte per capire chi fosse<br />

responsabile della sventura. Giona<br />

l’Ebreo fu identifi cato come colpevole;<br />

egli stava fuggendo lontano dalla<br />

presenza del Signore.<br />

D. Giona gettato in mare e inghiottito<br />

da un gran pesce<br />

(1:11-2:1)<br />

1:11-16 La domanda “Che dobbiamo<br />

fare di te perché il mare si calmi?”<br />

rivela un atteggiamento tipicamente<br />

umano di incurante istinto di sopravvivenza.<br />

Nondimeno, essi mostrarono<br />

un comportamento leale, per dei lupi<br />

di mare pagani quali erano. Quando<br />

Giona consigliò loro di gettarlo in<br />

mare, essi furono riluttanti ad asse-

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