03.06.2013 Views

Antico Testamento

Antico Testamento

Antico Testamento

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

GEREMIA 9:12-22<br />

1180<br />

nuo reiterarsi del vuoto, empio<br />

e formale surrogato della vera<br />

religione. Giorno dopo giorno,<br />

egli pregava, amava, predicava e<br />

metteva in guardia il popolo, non<br />

raccogliendo altro che quel genere<br />

di indiff erenza che inaridiva<br />

la sua anima 9 .<br />

Egli lamenta la peccaminosità e<br />

la risultante punizione del popolo.<br />

Quindi, nel dar voce al Signore e alla<br />

rassegna dei loro peccati, egli riconosce<br />

l’ineluttabilità del giudizio. Nondimeno,<br />

il profeta vuole prorompere in<br />

pianto perché il Signore ha ridotto Gerusalemme…<br />

in un covo di sciacalli<br />

e le città di Giuda una desolazione.<br />

9:12-22 La calamità è direttamente<br />

collegata all’idolatria di Giuda. Per<br />

questo suo peccato, il popolo sarà condotto<br />

in esilio. Il Signore predispone<br />

che delle piagnone le più accorte<br />

vengano chiamate affi nché lamentino<br />

il terribile massacro e la devastazione.<br />

Il vanto riposto in saggezza, forza<br />

e ricchezza è vano. L’unica cosa che<br />

conta è conoscere il Signore.<br />

9:23-24 Questi sono due fra i versetti<br />

più noti di Geremia. Come fa notare<br />

G. Herbert Livingston:<br />

…vale la pena memorizzarli.<br />

Gli uomini ricercano con tutte<br />

le loro forze saggezza, forza e<br />

ricchezza, mentre Dio prende il<br />

proprio diletto nella bontà, nel<br />

diritto e nella giustizia. Beato<br />

è colui che conosce il Signore e<br />

può prendere diletto in ciò che<br />

egli gradisce 10 .<br />

9:25-26 Il calice di Giuda sarà reso<br />

ancora più amaro dalla condivisione<br />

della stessa sorte in cui andranno a<br />

incorrere le nazioni straniere, giacché<br />

Giuda è come loro incirconcisa<br />

di cuore. Quella di radersi le tempie 11<br />

era una pratica pagana vietata ai Giudei<br />

(Le 19:27).<br />

4. Satira contro l’idolatria<br />

(10:1-18)<br />

10:1-5 Il cap. 10 è caratterizzato da un<br />

confronto fra gli idoli e la grandezza di<br />

Dio. Il popolo di Dio è esortato a non<br />

imparare a camminare nella via delle<br />

nazioni e dei loro idoli inermi.<br />

Segue il commento di Yates sulla<br />

satira degli idoli:<br />

Geremia è impietoso nella descrizione<br />

dei poveri idoli indifesi<br />

che gli uomini assurgono a surrogato<br />

di Dio. Essi altro non sono<br />

che pezzi di legno inerte che occorre<br />

decorare per celare la cruda<br />

realtà della loro vera natura.<br />

Invece di sorreggere, essi devono<br />

essere sorretti. Devono essere<br />

modellati, laddove Dio modella.<br />

Né parola, né forza, né respiro,<br />

né intelligenza, né valore, né<br />

ascendente o ancora perpetuità<br />

possono essere loro attribuiti. Al<br />

contrario, Yahweh è eterno, vivente,<br />

attivo e potente 12 .<br />

10:6-9 Dio è il sommo re delle<br />

nazioni, degno di timore. Coloro che<br />

adorano gli idoli sono stupidi e insensati,<br />

poiché si prostrano dinanzi<br />

all’opera della mano dell’uomo.<br />

10:10-16 Il Signore… è il Dio<br />

vivente e vero. Gli idoli fabbricati<br />

dall’uomo scompariranno dalla ter-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!