03.06.2013 Views

Antico Testamento

Antico Testamento

Antico Testamento

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

SALMI 32:3-4<br />

beatitudine dell’uomo al quale Dio<br />

mette in conto la giustizia senza opere”<br />

(Ro 4:6).<br />

32:3-4 Qui Davide passa a un tono<br />

minore. Dopo aver commesso adulterio<br />

con Bat-Sceba e architettato la<br />

morte di Uria egli aveva rifi utato di<br />

confessare i propri peccati cercando<br />

di occultarli. “Il tempo aggiusta ogni<br />

cosa”, avrà probabilmente razionalizzato.<br />

Con quel suo ostinato rifi uto andava<br />

a scontrarsi contro Dio e contro<br />

il suo stesso interesse: egli divenne<br />

un relitto umano solamente a motivo<br />

dell’angoscia, mai alleviata, che gravava<br />

sul suo spirito. Davide si rese conto<br />

che la… mano di Dio si appesantiva<br />

su di lui bloccandolo, contrastandolo<br />

e mortifi candolo ininterrottamente.<br />

Nulla più gli riusciva bene. Nella sua<br />

vita nulla più ingranava. I giorni spensierati<br />

erano svaniti e l’idea di continuare<br />

a vivere aveva la stessa attrattiva<br />

di un deserto arido.<br />

32:5 Dopo un anno trascorso<br />

nell’impenitenza Davide arrivò infi ne<br />

al punto di pronunciare le tre parole<br />

che Dio stava aspettando da lui: “Sì,<br />

ho peccato”. Ecco che, come pus da<br />

una ferita infetta, viene alla luce tutta<br />

la sporca faccenda. Davide non tenta<br />

più di discolparsi, glissare o scusare<br />

e fi nalmente chiama il peccato con<br />

il suo vero nome: “il mio peccato la<br />

mia iniquità le mie trasgressioni”.<br />

Non appena confessa la propria colpa<br />

egli ha la certezza immediata che il Signore<br />

ha perdonato l’iniquità del suo<br />

peccato.<br />

32:6 L’esperienza della preghiera<br />

esaudita lo induce a pregare affi nché<br />

quanti appartengono al popolo di Dio<br />

mettano alla prova il loro Signore allo<br />

694<br />

stesso modo. Chi vive in comunione<br />

con il Signore sarà liberato in tempi di<br />

pericolo: le grandi acque non lo travolgeranno<br />

mai.<br />

32:7 L’ostinato e impenitente è ora<br />

docile e contrito. Con appassionata<br />

gratitudine egli riconosce in Dio il suo<br />

rifugio, la sua protezione dalle preoccupazioni,<br />

colui che lo circonda di<br />

canti di liberazione.<br />

32:8-9 Questi due versetti sollevano<br />

un dubbio: si tratta delle parole di<br />

Davide o del Signore? Nel primo caso<br />

esse ci ricordano, come ebbe a osservare<br />

Jay Adams, che “la naturale reazione<br />

al perdono è quella di aiutare<br />

il prossimo condividendo la propria<br />

esperienza e, in particolare modo, consigliando<br />

i dubbiosi” 31 . Nella seconda<br />

ipotesi queste sarebbero le parole con<br />

cui il Signore risponde all’adorazione<br />

di Davide, promettendogli consiglio e<br />

ammaestramento riguardo alla necessità<br />

di una costante ubbidienza. Ecco<br />

il Padre che prepara un banchetto per<br />

il ritorno del fi gliol prodigo. Egli off re<br />

la guida e il controllo del cammino da<br />

percorrere, nonché consiglio personale<br />

nelle decisioni della vita. Questi<br />

versetti contengono nondimeno un<br />

monito: Non siate come il cavallo<br />

(irrequieto e smanioso di proseguire<br />

senza guida) o come il mulo (ricalcitrante<br />

e ostinato, non si muove neppure<br />

quando riceve un ordine). Entrambi<br />

diventano docili e ubbidienti soltanto<br />

con il morso e le briglie. Il credente<br />

deve essere suffi cientemente sensibile<br />

alla guida del Signore da non aver<br />

bisogno delle punizioni della vita per<br />

riportarsi in carreggiata.<br />

32:10-11 Per quanto riguarda Davide,<br />

il giusto ha tutto da guadagnare

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!