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Antico Testamento

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la stella più vicina occorrerebbe sborsarne<br />

260 milioni!<br />

Per osservare con un telescopio la<br />

stella più lontana occorre che ce ne<br />

pervenga la luce, emessa tredici miliardi<br />

di anni fa. Quando osserviamo<br />

lo spazio profondo facciamo un eff ettivo<br />

viaggio nel tempo. Per esempio<br />

noi non vediamo la galassia di Andromeda<br />

nella posizione dove si trova<br />

ora, ma nel punto in cui essa si trovava<br />

due milioni di anni fa!<br />

Benché le stelle sembrino riempire<br />

il fi rmamento, le distanze interstellari<br />

sono talmente grandi che le stelle<br />

si potrebbero paragonare a vascelli<br />

solitari, distanti milioni di chilometri<br />

l’uno dall’altro, che navigano su un<br />

mare vuoto.<br />

Se il creato è così immenso, quanto<br />

più incommensurabile dovrà essere il<br />

Creatore! Giorno e notte i cieli raccontano<br />

la grandezza della sua potenza<br />

e della sua sapienza. Il fi rmamento<br />

proclama incessantemente le meraviglie<br />

della sua opera (nel linguaggio<br />

biblico per “fi rmamento” si intende la<br />

distesa celeste). Scrisse Isaac Watts:<br />

“A volume spiegato, senza sosta e per<br />

ogni dove, diff onde il creato la lode<br />

per il suo Creatore” (dall’inno “Nature<br />

With Open Volume Stands”).<br />

19:3-4a Non hanno favella, né<br />

parole, né voce che si possa udire. Eppure<br />

il sermone delle stelle si diff onde<br />

per tutta la terra e il suo messaggio<br />

fi no all’estremità del mondo. All’uomo<br />

è suffi ciente guardare il cielo per<br />

scoprire che esiste un Dio e percepirne<br />

l’eterna potenza (vd. Ro 1:20). Le<br />

dimensioni e la complessità terrifi -<br />

cante dell’universo confermano l’osservazione<br />

del fi sico William Th omson<br />

SALMI 19:4b-6<br />

(noto come Lord Kelvin), padre della<br />

termodinamica: “Se rifl ettete bene<br />

sarete costretti dalla stessa scienza a<br />

credere in Dio”. Kant scrive:<br />

Non è possibile osservare la<br />

struttura del mondo senza riconoscere<br />

l’eccellentissimo ordine<br />

della sua disposizione e le indubbie<br />

caratteristiche della mano di<br />

Dio nella compiutezza delle sue<br />

concatenazioni. La ragione, dopo<br />

aver contemplato tanta bellezza<br />

e ammirato tanta perfezione,<br />

prova una giusta indignazione<br />

nei confronti di quella caparbia<br />

follia che si permette di attribuire<br />

tutto ciò al caso e a un felice<br />

incidente. Deve essere stata la<br />

sublime Sapienza a concepire il<br />

progetto e una potenza infi nita a<br />

realizzarlo 19 .<br />

19:4b-6 Il salmista vede la volta<br />

del cielo come un’enorme tenda predisposta<br />

da Dio per il sole. Il sole che<br />

sorge al mattino è simile a uno sposo<br />

ch’esce dalla sua camera nuziale. Il<br />

sole attraversa l’arco dei cieli come un<br />

prode atleta che compie giro della pista<br />

con gioia. La corsa inizia all’estremità<br />

orientale dei cieli per concludersi<br />

oltre l’orizzonte occidentale. Naturalmente<br />

sappiamo che non è il sole a<br />

sorgere ma che è bensì il movimento di<br />

rotazione e di rivoluzione della Terra<br />

rispetto al Sole a creare questa illusione.<br />

Nei passi poetici tuttavia la Bibbia<br />

usa spesso le immagini delle umane<br />

apparenze, come facciamo anche noi<br />

nel nostro linguaggio quotidiano.<br />

Nulla sfugge al… calore del sole:<br />

esso splende in ogni direzione e la sua<br />

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