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Antico Testamento

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più. Quei peccati sono stati allontanati<br />

per sempre dalla vista di Dio grazie a<br />

un miracolo d’amore.<br />

103:13-14 Qualcuno ha osservato<br />

che “la debolezza dell’uomo attira<br />

la compassione di Dio”. Come un<br />

padre umano osserva con aff ettuosa<br />

indulgenza il suo ometto alle prese<br />

con un fardello più grande di lui, così<br />

il Signore guarda con compassione<br />

alla nostra debolezza. Sa che siamo<br />

polvere, che siamo fragili e smarriti.<br />

Troppo spesso dimentichiamo che<br />

Dio ricorda, ricorda che siamo polvere,<br />

e questo ci porta a essere orgogliosi,<br />

presuntuosi, indipendenti e<br />

depressi.<br />

103:15-16 Non soltanto è polvere<br />

ma l’uomo deve altresì tornare alla<br />

polvere. Il primitivo editto “sei polvere<br />

e in polvere ritornerai” (Ge 3:19) è<br />

inesorabile: l’uomo nasce per vivere<br />

un breve giorno; poi, come il fi ore dei<br />

campi, muore e il punto dove era fi orito<br />

non lo rivedrà mai più.<br />

103:17-18 In netto contrasto è la<br />

bontà di Dio. Essa è senza fi ne per<br />

quelli che lo temono, illimitata per<br />

durata e grandezza. La sua misericordia<br />

si estende ai fi gli dei loro fi gli.<br />

Quale consolazione recano queste parole!<br />

I genitori credenti sono spesso in<br />

ansia per i loro fi gli e per i nipoti, costretti<br />

a crescere in un mondo sempre<br />

più spietato. Nondimeno possiamo<br />

tranquillamente affi dare i nostri piccoli<br />

a Colui il cui amore è infi nito ed<br />

è bastevole non soltanto per noi ma<br />

anche per le generazioni a venire. Naturalmente,<br />

queste promesse comportano<br />

sempre una condizione: esse valgono<br />

per quanti custodiscono il patto<br />

del Signore e si ricordano di mettere<br />

SALMI 104:1-3<br />

in pratica i suoi comandamenti. Una<br />

condizione del tutto ragionevole.<br />

103:19-22 Il Signore è Re; il suo<br />

trono è nei cieli e la sua autorità è<br />

universale. Tutto e tutti dovrebbero<br />

lodarlo; dunque Davide sale sul podio<br />

dell’universo a “dare il la” e dirigere il<br />

coro del creato nell’adorazione. Dapprima<br />

fa un cenno agli angeli, potenti<br />

e ubbidienti, i quali intonano l’inno<br />

risonante al quale si aggiungono, con<br />

armonie di lode, tutte le creature che<br />

servono il Signore. Un altro cenno ed<br />

ecco che a queste si uniscono, in epico<br />

crescendo, le opere di Dio. E all’infi -<br />

nito “alleluia” che risuona per tutto il<br />

regno di Dio si aggiunge la voce del<br />

maestro del coro, e tutti insieme benedicono<br />

il Signore.<br />

Salmo 104 – Creatore e sostenitore<br />

Pensate a cosa comporta gestire città<br />

di milioni di abitanti come New York,<br />

Londra o Tokyo. Una complessa organizzazione<br />

per l’erogazione di servizi<br />

pubblici come quello dell’acqua potabile,<br />

per la gestione dell’edilizia, degli<br />

approvvigionamenti alimentari e di<br />

tutti gli altri servizi essenziali…<br />

E ora pensate a quanto più complesso<br />

deve essere il compito di Dio<br />

nel gestire il mondo in cui viviamo!<br />

C’è il problema degli approvvigionamenti<br />

idrici per tutte le sue creature,<br />

l’immensa movimentazione logistica<br />

per procurare cibo agli uomini, agli<br />

animali, agli uccelli e ai pesci. C’è da<br />

dare loro riparo e alloggio... Meditare<br />

su Dio Creatore e Sostentatore di questa<br />

vasta natura può ispirare solamente<br />

pensieri elevati.<br />

104:1-3 Dopo aver invitato ogni<br />

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