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Antico Testamento

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non quello che esce per spremitura<br />

della cera.<br />

19:11 Anche il tuo servo è da essi<br />

ammaestrato. Mediante le Scritture il<br />

credente impara a resistere al diavolo,<br />

fuggire la tentazione, odiare il peccato<br />

ed evitare tutto ciò che ha l’apparenza<br />

del male. Nell’osservanza dei precetti<br />

della Parola il cristiano trova la<br />

vera realizzazione della propria vita.<br />

Spiritualmente, fi sicamente e mentalmente<br />

egli gode davvero la vita beata!<br />

E, ciliegina sulla torta, accumula ogni<br />

tipo di ricompensa, che gli sarà consegnata<br />

presso il tribunale di Cristo:<br />

“…la pietà è utile a ogni cosa, avendo la<br />

promessa della vita presente e di quella<br />

futura” (1 Ti 4:8).<br />

19:12 Se però rifl ettiamo sulla santità,<br />

la giustizia e la perfezione della<br />

legge del Signore, ci accorgiamo<br />

dei nostri fallimenti e, come Davide,<br />

esclamiamo: “Chi conosce i suoi errori?”<br />

Barnes scrive:<br />

In considerazione di una legge<br />

tanto pura, santa, severa ed<br />

esigente nelle sue pretese (essa<br />

rivendica la propria giurisdizione<br />

sui pensieri, sulle parole e<br />

sull’intera vita), chi è in grado di<br />

ricordare tutte le volte che da tale<br />

legge si è discostato? Un parere<br />

alquanto analogo lo troviamo<br />

espresso al Salmo 119:96: “Ho visto<br />

che ogni cosa perfetta ha un<br />

limite, ma il tuo comandamento<br />

è senza limiti” 21 .<br />

Poiché le Scritture ci denunciano e<br />

ci pongono davanti a noi stessi dichiarandoci<br />

colpevoli di peccati di cui non<br />

eravamo neppure consapevoli, siamo<br />

SALMI 19:14<br />

indotti a pregare per il perdono dei nostri<br />

errori… occulti (pecche nascoste<br />

a noi stessi e perfi no agli altri ma non a<br />

Dio). Anche quando è inconsapevole,<br />

il peccato rimane peccato; occorrerà<br />

pertanto confessare anche i peccati<br />

nascosti all’intelletto.<br />

19:13 Il salmo nondimeno ci insegna<br />

a pregare non soltanto per la liberazione<br />

dai peccati inconsapevoli ma<br />

anche per la protezione dai peccati di<br />

presunzione (così ND; NR ha “peccati<br />

volontari”), quelli che nascono dalla<br />

presunzione e dall’eccessiva sicurezza<br />

di sé. L’orgoglio, infatti, è il padre di<br />

tutti i peccati dell’universo. Esso condusse<br />

all’originaria ribellione di Lucifero<br />

contro Dio. Più di ogni altra cosa<br />

al mondo il salmista temeva che tali<br />

peccati di presunzione prendessero<br />

il sopravvento nella sua vita. Se sarà<br />

in grado di sfuggire alla loro infl uenza,<br />

egli scrive, sarà integro e puro da<br />

grandi trasgressioni (specifi catamente<br />

quella di allontanarsi da Dio e<br />

ribellarsi a lui).<br />

19:14 Qui termina la lode. Davide<br />

ha magnifi cato il libro della creazione<br />

e quello della rivelazione. Ora egli accompagna<br />

le sue parole e la sua meditazione<br />

elevando una preghiera di<br />

commiato affi nché esse siano gradite<br />

davanti (ND) al Signore, sua Rocca e<br />

Redentore. La metafora della rocca<br />

esprime forza, protezione e salvezza.<br />

Quale nostro Redentore, Dio in Cristo<br />

ci riscatta dal peccato, dalla schiavitù<br />

e dalla vergogna.<br />

Salmo 20 – Il nome<br />

del Dio di Giacobbe<br />

La nazione d’Israele è sull’orlo di un<br />

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