1896-1898 Tome 18 - Ouvrages anciens sur Saint-Omer (Pas-de ...

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foderata di maniera chel collo li restavatusto netto :
prego il capitano che non gli sollecitasse la morte
prima, chella havesse potuto dire alcune cose : il
che gli fu concesso : e la comincio : Non son venuta
qui Signori miei per volermi coprire ne per iscusarmi
; sapendo molto bene che A'essuma cosa che
per giustificatione mi a potesse adurre saria per
haverluogo presso di voi : ma son venuta solamente
per morire : e perubidirelavolunta del mio signore :
la cui maesta se in vita mai lo offensi con la morte
lappago : de la quale ne Giudici ne altra persona
incolpo piu che la crudel Legge del paese che e sola
quel che mi condanna. Ma corne si sia e che io la
meriti signori miei tutti vi prego a pregare molto
Iddio por il nostro Re : il quale e quel buon Principe
che possa essere al mondo : e me ha cosi ben
trattata che meglio non era possibile : per il che
prendo la morte volontieri : e dimando perdono a
tutto el mondo. Etpigliata essa medesma la conciatura
di Testa la diede ad una délia Damizelle e rassetandosi
una piccola scufïia di tcla : che ella giu
sera messa in Capo : per tenere i suoi capegli : comincio
a dire : Ahi testa che de qui a poco serai
vista morta sopra di quel Palco : si corne in vita non
hai meritato di portare ornamento Regio : cosi
morta non devi stare altrimente : e voi figluole che
in vita Ai mostrasi sempre pronte a tutti i miei ser-
vigi :e hora in morte vi trovate presenti a le presenti
mie angoscie miserie : corne ne la buona fortune
facesti sempre compagnia a questo corpo : cosi
hor l'havcte accompagnato al miserabil fin suo non
vi potendo de li vostri seindgii rcndervi altro merto