Il Forte sul Fiume

«Sì, non è la prima volta che vengono usati qui, ma sarà la prima
volta che vengono utilizzati sul serio da quando se ne sono andati i
Romani. Da anni quei forni non venivano accesi. Niente di meglio
dei carboni ardenti da lanciare contro le navi una volta che arrivano
a tiro. Il legno stagionato, le vele maltrattate dalle intemperie, le
commessure impeciate avvampano come il fuoco dell'inferno. Non
avranno il coraggio di avvicinarsi dopo il primo lancio di proiettili.»
Ricambiai il saluto di Derek e continuai a discutere con Longino.
«Ma la gittata delle frecce infuocate è limitata.»
«Sì, ma non siamo a corto di pietre pesanti. Arriveranno
abbastanza lontano da placare gli ardori degli assalitori.»
«E le catapulte? Hai sufficienti punte di ferro?»
«In abbondanza. Non credo che sarà necessario usarne più di una
dozzina. Se sulla nave arriva una sola freccia, l'equipaggio continua a
remare, ma se il dardo è il tronco di un albero grosso come una
gamba, appuntito in cima e lanciato da una macchina più forte di
mille uomini e dieci volte più precisa nel tiro, l'equipaggio reagisce in
fretta. I primi sei colpi produrranno un danno decisivo. Sono lanci
per bersagli fissi, come sai. Dovremo aggiustare il tiro subito dopo
ma, calcolata la gittata, saranno devastanti. Dispongo di una ventina
di punte di ferro, ma non credo che dovremo impiegarle tutte.»
«E se non bastassero?»
«Useremo i proiettili di legno.»
Mi volsi a Derek. «Che mi dici degli uomini?»
«Finché non sorgerà il sole, Connor li terrà lontani. Non c'è
motivo di farli venire troppo presto sulle mura dove si
intralcerebbero a vicenda. Sono tutti laggiù; i capitani sanno il da
farsi e conoscono i segnali. Quando saliranno, arriveranno prima gli
arcieri, poi i lancieri. Un bello spettacolo, molto più bello di quanto
si aspetti chi oggi è al comando della flotta.»
«Già» brontolò Longino. «Si schiereranno sui bastioni sopra la testa
di Liam e del suo branco. Le vele si afflosceranno a tale vista, ne
sono sicuro.»
Levai la testa per guardare il cielo e mi parve che la nebbia si fosse