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Il Forte sul Fiume

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lentamente degli uomini. Negli uomini il desiderio è improvviso e<br />

imprevedibile; prevedibili sono soltanto la frequenza e<br />

l'imprevedibilità.» Tacque e riprese: «So che vuoi parlare d'altro, ma<br />

mi hai detto qualcosa di cui non so niente. Muoio dalla curiosità di<br />

sapere. Posso farti qualche domanda?».<br />

«Sì, naturalmente. Di che si tratta?»<br />

Rimase in silenzio per qualche momento, esitante all'audacia delle<br />

sue parole, poi sbottò a chiedermi: «Quando ti... quando fai quei<br />

sogni... che cosa ricordi?».<br />

Rimanemmo a fissarci, i visi vicini, ciascuno dei due contratto per<br />

la tensione delle cose che scopriva, eppure senza sentire lo stimolo<br />

del desiderio.<br />

Quando parlai, la mia voce era roca, le parole lente e calcolate.<br />

«Tutto di te, dalla percezione del tuo seno alla sensazione di<br />

affondare dentro di te.»<br />

«Non mi hai mai toccata.»<br />

Mi scostai leggermente. «Lo so. <strong>Il</strong> massimo che ho visto di te è<br />

stato oggi quando ti guardavo le gambe e le cosce.»<br />

<strong>Il</strong> viso le si illuminò, la ruga scomparve dalla fronte lasciando<br />

posto a un'espressione concentrata. «Quando in sogno mi stai<br />

accanto, l'immagine ti sembra reale? Mi è difficile capire.»<br />

«Neanch'io capisco, ma ringrazio il cielo che sembrino reali. Non<br />

portano offesa a Donuil e neppure a te.»<br />

«A me? Come potrebbero offendere me?»<br />

«Perché sei una moglie fedele. Ma non potrebbero... sono<br />

soltanto sogni. Involontari. Lo dice anche Lucano.»<br />

«Ne hai parlato con Lucano?» disse aggrottando di nuovo la<br />

fronte.<br />

«Non di te» la rassicurai ridendo. «Che cosa hai pensato? Abbiamo<br />

parlato della castità, ecco tutto, e delle polluzioni notturne. Cosi le<br />

chiama.»<br />

«Polluzioni notturne? Che paroloni!»

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