Il Forte sul Fiume

qualsiasi dei miei sudditi per soccorrerlo? Ti sorprende che te lo
chieda? Se adesso che è un marmocchio ha nemici che gli girano
intorno in numero così cospicuo e in tanti luoghi, che cosa avrà in
serbo il futuro per lui?»
Mi levai in piedi e mi allontanai fino a un albero che cresceva
quasi sull'orlo del precipizio.
Ero scosso dall'acutezza dei suoi pensieri e dalla facilità con cui
aveva intuito e subito capito le difficoltà che mi trovavo ad
affrontare. Da una sola mia affermazione, che scioccamente avevo
ritenuto innocua, aveva immediatamente intravisto la verità circa i
motivi della mia presenza nelle sue terre. Ero venuto a Ravenglass
perché spinto dai suggerimenti avuti in sogno, nella certezza, che
solo ora riconoscevo chiaramente, di poter imbrogliare un uomo che
avevo catalogato come sempliciotto, ignorante, rozzo, zotico.
Invece avevo finito per essere io catalogato e giudicato da una
mente sottile e acuta, almeno pari alla mia.
Una cosa mi era chiara: era una grave minaccia al mio progetto
che Derek sapesse, seppur in modo incompleto. Dovevo riparare al
danno fatto fino a quel momento e senza mentire.
«Sono rimasto colpito,» dissi abbozzando un sorriso «che sulla base
di un'unica osservazione tu abbia costruito un impeccabile
ragionamento. In tale contesto le tue deduzioni per certi versi
colpiscono il bersaglio, per certi versi lo mancano. Nell'insieme,
tuttavia, non sono del tutto infondate. I pericoli che, nella tua
supposizione, potrebbero venire dalla gente di Connor non esistono.
Se ci rifiuterai accoglienza qui, siamo pronti ad andare con lui
nell'Eire. Ma sono nato in Britannia, come sai, e in Britannia vorrei
rimanere, se possibile. Lo stesso vale per le nuove terre della
Caledonia di cui hai parlato. I possessi laggiù, mi hanno detto, sono
piccoli e nuovi, isole primitive nel mare occidentale e io preferisco le
comodità.
Quanto al sud-ovest, hai colto la situazione nella sostanza, ma
non nella sua interezza. C'è un mio nemico laggiù, un uomo che ho
mandato in esilio, Peter Ironhair.» Gli raccontai di Ironhair, di come
era stato cacciato da Camelot, della sua fuga e del suo fallito
tentativo di conquistare il potere in Cambria in qualità di difensore