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Il Forte sul Fiume

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«È piatta perché fu livellata dagli uomini, ma non è abbastanza<br />

vasta da contenere il forte. Vedi quel pendio laggiù?» Volse lo<br />

sguardo verso uno stretto sentiero che inerpicandosi arrivava a un<br />

punto dal quale si poteva vedere lo spazio sottostante. Annuì<br />

lentamente, un'espressione perplessa in viso. «Anche quello è stato<br />

costruito. Sai dirmi perché?» Scosse la testa. «Ti metterò <strong>sul</strong>la buona<br />

strada. Pensa a Camelot.»<br />

«Non lo so, Merlino, a meno che non ti riferisca al campo di<br />

addestramento. Ma non ne vedo la ragione. Perché fare tanta fatica<br />

per livellare un'area di esercitazione? Perché non mettersi d'impegno<br />

all'inizio e costruire l'accampamento nella parte livellata?» Fu lui<br />

stesso a dare una risposta alle domande, illuminandosi<br />

improvvisamente di un sorriso. «Per via del tempo! Non potevano!<br />

<strong>Il</strong> livellamento fu eseguito molto dopo che il forte era stato<br />

costruito, quando ormai avevano tutto il tempo per realizzarlo. È un<br />

campo di esercitazione. E lassù c'è il palco da dove osservare le<br />

manovre, come a Camelot. Vivremo qui, Merlino? Questo posto è<br />

nostro?»<br />

Lo guardai. Camminava al mio fianco e intanto mi fissava con i<br />

suoi occhi dorati.<br />

«È possibile, ma ci piacerebbe? È questa la domanda che<br />

dobbiamo rivolgere a noi stessi. Ecco perché siamo venuti qui oggi...<br />

per rispondere a questo interrogativo.»<br />

«A me sì.»<br />

Sorrisi. «Lo so che a te piacerebbe, ma forse solo perché si tratta di<br />

un forte abbandonato che sorge su una montagna e il tempo è<br />

ancora buono. Ma sarà molto diverso con la pioggia e la neve. Ce<br />

ne accorgeremo quando i venti sibileranno attraverso le fessure e le<br />

brecce nei muri, e intorno a noi sarà tutto gelido, compresi i nostri<br />

piedi e le nostre mani. Le avventure che nella tua immaginazione<br />

potrai avere qui d'estate con i tuoi amici non sono una buona<br />

ragione per trasferirci qui a viverci permanentemente. Spero che<br />

sarai d'accordo.»<br />

Si incupì in viso e abbassò la testa. Tacque finché non rientrammo<br />

nel forte e prendemmo a destra, camminando lungo il perimetro<br />

delle mura fino alla porta a settentrione. Ma non era nella sua

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