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Il Forte sul Fiume

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modo di intendere le priorità?»<br />

Lanciò qualche rapida occhiata intorno, brevi sguardi che<br />

indicavano profonda disapprovazione. «Quello che non va con le<br />

priorità di tutti gli uomini: sono priorità maschili.»<br />

Levai le mani e presi ad applaudire lentamente, sapendo che<br />

l'avrei esasperata fino a farla scoppiare in una risata. Mi fissò a lungo<br />

stringendo gli occhi, ma poi avanzò nella stanza e si fermò per far<br />

scorrere un dito <strong>sul</strong> ripiano del tavolo. Comparve <strong>sul</strong>la superficie una<br />

riga lunga e lucente dove era stata levata la polvere.<br />

«Ecco! Hai mai visto una cosa simile nell'alloggio del comandante<br />

Caio Britannico?»<br />

«No, Shelagh. Ma qui non ci sono comandanti militari; questo è<br />

l'alloggio di mastro Cay, un contadino privo di terre, che al<br />

momento dimora in un antico forte romano abbandonato. Chi è il<br />

comandante Caio Britannico?»<br />

«Uno che conoscevo.» Passò ancora una volta il dito <strong>sul</strong>lo strato<br />

di polvere che copriva la superficie liscia e lucida del tavolo. «<strong>Il</strong><br />

contadino Cay non ha terre ma ha mobili bellissimi, lo ammetto.» Si<br />

guardò intorno con un sospiro. «Ti serve aiuto, Cay, nella vita di<br />

ogni giorno, come serve a quasi tutti noi di questa operosa comunità<br />

che abbiamo costruito e che ha bisogno di mille e mille cose. Non sei<br />

il solo. Ma siccome rifiuti l'aiuto mio, di Donuil e di ogni altro, ho un<br />

suggerimento da darti.»<br />

Appoggiai la lampada <strong>sul</strong> tavolo con cura esagerata e le rivolsi un<br />

inchino, indicandole con la mano una sedia vuota. «Siediti, Shelagh.<br />

Vedrai che potremo parlare da seduti con la stessa chiarezza che se<br />

restiamo in piedi, e ti accorgerai che ascolto con maggiore<br />

attenzione un interlocutore seduto.»<br />

Lanciandomi un'occhiata in tralice, prese posto vicino a suo<br />

marito che le sorrideva in silenzio. Quando si fu accomodata, mi<br />

appoggiai allo schienale della mia sedia sorridendo.<br />

«Dicevi che, come a molti altri, anche a me serve aiuto e che puoi<br />

darmi un consiglio. Quale?»<br />

«D'accordo. La nostra comunità ha bisogno di sangue nuovo e<br />

nuovi stimoli. Siamo diciotto in questo forte appollaiato su un picco:

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