Il Forte sul Fiume

affascinato dal compito che lo aspettava: controllare e dominare la
sua nuova spada. Resistetti alla tentazione di incrociare subito le
lame con il ragazzo. Ci sarebbe stato tempo a sufficienza nei giorni a
venire.
Quel pomeriggio stesso ordinai a Mark di fabbricare quattro
"tronchi di cavallo" di legno. Artù, come mi aspettavo, aveva insistito
molto perché i suoi tre amici passassero al successivo stadio insieme a
lui, e le motivazioni che mi aveva presentato per quella richiesta mi
avevano fatto molto piacere. Che senso aveva, mi aveva chiesto, far
proseguire lui solo alla fase dell'uso della spada? Senza l'aiuto e la
partecipazione dei suoi amici avrebbe solo fatto più fatica a imparare
le nuove tecniche, e per di più la loro amicizia ne avrebbe sofferto,
mentre la loro presenza avrebbe ridotto di molto il lavoro degli
adulti, giacché i ragazzi avrebbero giostrato anche fra di loro. Lo
avevo ascoltato, dandogli ragione alla fine con una scrollata di
spalle.
I "tronchi di cavallo" erano letteralmente pezzi di tronco, fissati in
cima a montanti di legno a simulare una montatura, abbastanza
grossi per potervi assicurare anche selle, staffe, e briglie. Li feci
erigere vicino ai pali, in fondo allo spiazzo: dato che anche gli altri
ragazzi avrebbero partecipato alle esercitazioni, non aveva più senso
nascondersi quando usavamo le spade. Entro sera i cavalli di legno
erano montati e quando Mark mi chiamò a vederli li trovai tozzi e
ineleganti, ma adatti allo scopo.
La sera stessa - all'imbrunire, prima di cenare - portai i quattro
ragazzi a vederli, e per far loro comprendere l'importanza di quella
novità chiesi a Dedalo, Donuil e Rufio di accompagnarci. Quando
l'eccitazione dei giovani nel montare in sella a quei mostri inanimati
si fu sfogata, spiegammo loro che a cavallo di quei tronchi di legno
avrebbero imparato tutto ciò che dovevano sapere sulle nuove armi.
Naturalmente avrebbero imparato a usarle anche a piedi, ma non
così spesso, e non così a lungo. Come il mazzafrusto con palla e
catena inventato da Uther Pendragon, anche queste spade erano
principalmente armi da cavalleria.
Da quel momento ebbe inizio un periodo in cui il canto del ferro
della Pietra del Cielo, da un leggero tintinnio fino a un clamore