Il Forte sul Fiume

e torri munite di macchine da guerra, tre fossati che circondano il
forte, attraversati da tre ponti levatoi controllati da postazioni nelle
torri. La città è oggi praticamente inespugnabile, e il morale della
guarnigione è molto alto. Nel breve spazio di un anno, anche se vi
sembrerà incredibile, la Ilchester da evitare che ricordate è diventata
una destinazione ambita fra i nostri soldati.» Si fermò, guardandoli
uno per uno. «E adesso ditemi, perché abbiamo fatto tutto questo?
Perché abbiamo investito uomini, lavoro e ricchezze per restaurare
una città derelitta a più di trenta miglia dalla nostra base?»
Hector si fece sentire. «Camelot è sovraffollata. Doveva succedere,
prima o poi.»
«Esattamente, Hector. Sovrappopolazione.» Il suo sguardo corse
nuovamente sui loro volti. «Eravate lì l'anno del Grande Inverno,
quando accogliemmo tutti quei soldati per rimpiazzare le perdite
delle guerre in Cornovaglia. Lavoraste anche voi alla costruzione dei
quartieri per ospitarli, mentre si decideva quali delle nostre terre
arabili sarebbero state destinate a sfamarli. Sono passati gli anni,
amici, e ogni anno ha visto giungere a Camelot altre reclute, perché i
soldati sono la nostra linfa vitale. Camelot fu fondata con un unico
scopo: la sopravvivenza! Essere pronti a combattere e vincere contro
qualsiasi invasore è l'unico modo per sopravvivere. Se dovessimo
mai permettere alla nostra guarnigione di indebolirsi, tanto varrebbe
sdraiarci a terra e lasciarci morire, perché non sopravviveremmo
comunque.» Fece un'altra pausa per raccogliere l'approvazione dei
capi, prima di proseguire.
«Ma i soldati devono mangiare e anche se Camelot è benedetta
da un suolo fertile, ci sono limiti a ciò che si può coltivare e allevare.
Già un anno fa ci siamo resi conto che presto avremmo raggiunto
quel limite e un consigliere, Lucio Varo, suggerì che avremmo potuto
sfruttare nuovamente i campi abbandonati intorno a Ilchester. L'idea
sembrò plausibile e una pattuglia di ricognizione fu spedita a
compiere un sopralluogo. La comandavo io stesso e il mio rapporto
fu entusiastico, perché vidi due distinte potenzialità: una nuova fonte
di cibo e una minore pressione dei numeri crescenti nella Colonia.
Inoltre mi venne in mente che il lavoro necessario per ripristinare il
vecchio forte avrebbe dato ai nostri uomini qualcosa da fare quando
non si stavano addestrando alla guerra, qualcosa di utile e di