Il Forte sul Fiume

Ambrogio mi era di fianco; Donuil, Dedalo, Rufio stavano un po'
avanti sulla mia destra. Artù e Bedwyr erano dietro, discosti per
paura che, notandoli, ordinassi loro di andare al riparo sul carro.
A una certa distanza, appena distinguibili attraverso la pioggia e
irriconoscibili a causa del fango che li ricopriva, alcuni uomini - una
ventina - procedevano attraverso i campi, in ordine sparso, verso
sud, da destra a sinistra. Perfino dal nostro punto di osservazione
capivamo che erano troppo sfiniti per riuscire a correre. Voltandosi
verso di me Dedalo, urlando per farsi sentire sopra il boato del
vento, mi disse: «Sono dell'Eire. Che cosa ci fanno qui?».
«Come fai a sapere che sono dell'Eire?» gli urlò di rimando
Ambrogio ponendo la domanda che avrei posto io.
«Gli scudi. Donuil, ho ragione?»
Donuil annuì. «Gli scudi sono dell'Eire, ma non gli uomini. Ho
pensato per un attimo che fossero dell'equipaggio di Connor, tenuto
conto che le sue galee erano attese per oggi, ma non è così. Da qui si
direbbero gente di Condran. Ma da dove arrivano? Come mai
vengono da nord? Potrebbero essere l'equipaggio di una nave; non è
possibile che abbiano pensato di attaccare Ravenglass, prendendola
alle spalle.»
«Sono feccia allo sbando. Attacchiamoli!»
«No, aspetta!» Levai una mano per trattenere Dedalo. «Hai
ragione, Dedalo, non hanno l'aria minacciosa, ma prima di
sterminarli, riflettiamo un attimo. Anche Donuil ha ragione. Come
mai vengono da nord? Come potrebbero attaccare nelle condizioni
in cui sono? Capirei una massa di armati che approdano a nord con
l'intenzione di circondare la città, e Condran potrebbe avere un
comandante sufficientemente audace o disperato da tentare una
manovra simile, ma avrebbe mobilitato un esercito non l'equipaggio
di una sola nave.»
«La tempesta!» Rufio annuiva così dicendo. «La tempesta.
Scommetto che il vento ha spinto la loro galea contro la costa. Sono
naufraghi.»
«Sì, stanno puntando su Ravenglass perché pensano che lì si
metteranno al sicuro. La flotta sta attaccando la città malgrado la