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Il Forte sul Fiume

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limiterò a stare qui fermo e tendere questa spada. Cercherò di non<br />

farla cadere sotto il tuo fendente. Ti è chiaro?»<br />

Annuì, indietreggiò di un passo, si raccolse in posizione accucciata,<br />

concentrandosi <strong>sul</strong>la mossa successiva. Quando si dispiegò in tutta la<br />

sua altezza e potenza brandendo nell'attacco Excalibur, io trattenni il<br />

fiato allo scintillio della grande lama che roteando sibilava e<br />

lampeggiava nel grigiore del mio alloggio. Ambrogio si appoggiò <strong>sul</strong><br />

tallone del piede sinistro e abbassò l'arma mortale <strong>sul</strong>la lama che io<br />

tenevo nella mia destra. Mi ero aspettato quell'impatto e mi ero<br />

preparato a riceverlo, i muscoli tesi per parare il colpo, ma l'arma mi<br />

schizzò dalla mano in un attimo. La forza dell'assalto mi fece<br />

indietreggiare e io caddi <strong>sul</strong>le ginocchia contro una parete mentre la<br />

spada tintinnando rimbalzava <strong>sul</strong> pavimento.<br />

Ambrogio rimase immobile, stupito, il viso vuoto di espressione<br />

per la sorpresa, guardando alternativamente la spada che teneva in<br />

mano e me che ero finito a terra. Mentre mi muovevo per<br />

rimettermi in piedi, appoggiandomi al muro con la sinistra tesa e<br />

scuotendo il braccio destro indolenzito, mi si avvicinò continuando a<br />

impugnare l'arma e tenendo la punta verso il pavimento.<br />

«Merlino, ti sei fatto male? Che cos'era? Che cosa è successo?»<br />

Con la mano destra mi massaggiai il braccio indolenzito,<br />

stringendolo sopra il gomito, intorpidito e insensibile. «Sto bene,<br />

fratello, e per niente sorpreso. È successo quello che avevo previsto.»<br />

Indicai con un cenno della testa la lunga spada finita a terra contro la<br />

parete opposta. «Guarda.»<br />

Volse gli occhi in quella direzione e mi giunse il sibilo di un<br />

respiro trattenuto. La lunga spada di Varro si era piegata e intaccata;<br />

la lama finemente lavorata si era sformata e contorta. Prima che<br />

potesse aprire bocca, ripresi a parlare.<br />

«Controlla la lama di Excalibur. È danneggiata?»<br />

La sollevò per esaminarla minuziosamente. Sapevo che non<br />

avrebbe trovato il minimo difetto. «No» disse alla fine. «Non ha<br />

alcuna intaccatura.»<br />

Mi chinai e presi con la destra la spada di Varro, provando un<br />

lieve pizzicore nelle dita che si chiudevano intorno all'impugnatura.

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