Il Forte sul Fiume

allontanai rotolando il più rapidamente possibile preparandomi ad
affrontare gli altri due uomini. Mentre mi sollevavo su un ginocchio,
con il piede sinistro saldamente puntato sotto di me, fui colpito da
uno dei due sullo zigomo. Sentii il rumore dell'osso che si incrinava
mentre di nuovo mi abbattevo lungo disteso, gli occhi chiusi contro
la furia dell'attacco. Mi rotolai, aspettandomi un altro calcio dal
terzo uomo; mi giunsero invece un urlo e il suono di altri colpi,
nessuno vicino a me.
Cercando a fatica di rimettermi sulle ginocchia e scuotendo la
testa per schiarirmi le idee, vidi una scena che in un altro momento
mi avrebbe fatto ridere. Era stato il secondo uomo, quello che mi
aveva dato il pugno, a emettere l'urlo. Saltellava all'impazzata, il
viso contratto in una smorfia di dolore, il polso sinistro stretto sotto
l'ascella e il primo dito della sinistra grottescamente girato
all'indietro. L'osso che avevo sentito spezzarsi era il suo. Al suo
fianco, disteso sulla schiena, le gambe divaricate, le mani strette
intorno alla gola, giaceva il primo aggressore. Dietro ai due, il terzo
veniva sistematicamente investito da una gragnola di pugni e calci da
Donuil Mac Athol, che gli torreggiava sopra a debita distanza mentre
lo colpiva. Osservavo tutto, incapace di emettere suono; alla fine le
ginocchia dell'uomo cedettero e lui si accasciò a faccia all'ingiù.
Donuil affrontò allora il secondo aggressore che ancora saltellava
stringendosi la mano ferita. Gli si avvicinò, lo afferrò per i capelli, gli
portò la testa all'indietro per assestargli un diritto sulla fronte con il
pugno serrato. L'uomo si abbatté come un torello.
Donuil quindi si volse verso di me che, incerto sulle gambe, lo
stavo fissando.
«Guarda in che stato sei» disse con noncuranza. «Scorticato vivo e
quasi annegato nel tuo stesso sangue! Fortuna che ti ho visto passare.
Chi sono questi tizi?»
Scossi la testa, scrutando i miei aggressori da vicino: nessuno
indossava una tunica gialla. «Non lo so. Inseguivo un altro. Non li
ho mai visti.»
«Chi inseguivi?» chiese aggrottando la fronte.
«Non lo so, ma qualcuno che mi conosce. L'ho incontrato due