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Il Forte sul Fiume

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Sorridendo guardai Lucano che, stringendosi nelle spalle, fece una<br />

smorfia a indicare che non lo sapeva. «Sono due nomi antichi.<br />

Probabilmente non c'era differenza una volta; forse soltanto la<br />

pronuncia era diversa. E prima che mi chieda il significato del nome<br />

ti dico subito che non lo so. Ma sono tutte Britannia, Artù.» "E forse<br />

un giorno sarà tutto tuo" pensai. «Su, vieni. Rientriamo nel forte.<br />

Sono sicuro che avrai molte cose da chiedermi.»<br />

Fu una breve visita la mia perché mi interessava soltanto<br />

constatare in che condizioni fossero gli edifici e accertarmi<br />

dell'esistenza della latrina. Era situata in una piccola costruzione di<br />

pietra nel quadrante nordorientale del forte, contigua alla cinta in<br />

prossimità della torre di guardia. Mi affacciai alla porta. Artù si<br />

avvicinò e, sporgendosi a osservare, levò su di me uno sguardo<br />

perplesso.<br />

Entrammo e gli indicai la lavorazione del pavimento di pietra e<br />

un muricciolo, alto fino al ginocchio, che correva lungo tre lati del<br />

locale. Un canaletto, leggermente inclinato per far scendere l'acqua<br />

convogliata da una conduttura che sbucava da una parete, solcava il<br />

pavimento di calcestruzzo. In un angolo scorsi alcuni bastoni corti e<br />

parecchi oggetti che sembravano ciottoli. Quando ne presi uno,<br />

notai, come mi ero aspettato, che era leggerissimo.<br />

«Guarda! Lo sai che cos'è?»<br />

<strong>Il</strong> ragazzo esaminò attentamente quello che tenevo in mano, ma<br />

scosse la testa. Raccolsi uno dei bastoni, mi avvicinai al muricciolo e<br />

inserii il bastone in una fessura a forma di serratura, una delle tante<br />

praticate nella pietra.<br />

«Assomiglia alla latrina che avevamo a Camelot, ma questa è più<br />

funzionale. La buca dietro il muretto era coperta da sedili di legno,<br />

tre su ciascun lato, posti in corrispondenza di queste fessure.» Gli<br />

mostrai il ciottolo. «Ecco una spugna che ha almeno due secoli, più<br />

piccola forse di quella che usiamo oggi a Camelot. Le nostre sono<br />

preziose perché sono merce rara, ma al tempo dei Romani, ce<br />

n'erano in abbondanza. Erano padroni del mondo, non<br />

dimenticarlo. Lucano - lo hai sentito, no? - spesso dice che all'igiene e<br />

alla pulizia ci tenevano molto. Ecco un esempio. Le spugne,<br />

imbevute dell'acqua che scorre nel canaletto <strong>sul</strong> pavimento,

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