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Il Forte sul Fiume

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«No,» risposi mentre vedevo sbucare le teste dei due «non glielo<br />

mostrerei se fossero ragazzi come tanti altri, ma sarà una lezione per<br />

due futuri guerrieri e condottieri di uomini.»<br />

Derek brontolò in tono di disapprovazione, ma non protestò<br />

oltre. Quando Artù e Bedwyr mi furono vicino, posai una mano<br />

<strong>sul</strong>la spalla di ciascuno.<br />

«Ascoltatemi ora. Sentite nel cuore il desiderio di muovere guerra<br />

un giorno o l'altro, di vincere e conquistare gloria?»<br />

«Sì, Cay, non appena saremo grandi» disse Artù spalancando gli<br />

occhi. Bedwyr si limitò ad annuire, troppo esaltato dalla prospettiva<br />

per riuscire a parlare.<br />

«Non appena sarete grandi» feci eco aggrottando la fronte. Mi<br />

misi in ginocchio per guardarli negli occhi alla loro altezza. «Forse<br />

non ci credereste se non lo vedeste di persona, ma ci sono spettacoli<br />

che nessuno è mai abbastanza grande da contemplare senza orrore e<br />

dolore. Uno di questi è ai nostri piedi, sotto le mura. Ho deciso che<br />

vediate. Venite.»<br />

Li condussi al parapetto e rimasi in mezzo a loro, continuando a<br />

tenere una mano <strong>sul</strong>la spalla di ciascuno. Percepii i loro corpi che si<br />

irrigidivano non appena capirono quello che era accaduto lì sotto.<br />

Sapevo di essere stato crudele, ma da maestro e guida sapevo anche<br />

che nessuna lezione sarebbe stata più efficace. Eppure, nonostante<br />

tutto, vedevano la morte da lontano. <strong>Il</strong> sangue, le ferite, la<br />

carneficina li scorgevano, ma a distanza, lavati dalle onde,<br />

confusamente. Troppo lontani per notarle erano le viscere lucide, gli<br />

escrementi, le secrezioni corporee; per questa volta sarebbe stato<br />

loro risparmiato l'odore nauseabondo della morte violenta. Quella<br />

vista tuttavia li cambiò per sempre nell'arco di pochi istanti e mai più<br />

avrebbero provato l'eccitazione infantile avida di gloria. Quando<br />

ebbero guardato a sufficienza, mi rivolsi a loro e parlai, consapevole<br />

del pallore delle loro gote e dello sgomento doloroso nei loro occhi.<br />

«Come vedete, non c'è gloria nella guerra. Di questa verità avete<br />

la prova: morte e disperazione, vergogna e costernazione, squallore,<br />

miseria, follia; devastazione, rovina, spreco, distruzione; nessuna<br />

grandezza, soltanto l'incredulità e la voglia di vomitare, di piangere.<br />

Nessuno muore bene in battaglia, e nessuno muore gloriosamente.

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