20.05.2013 Views

Il Forte sul Fiume

Il Forte sul Fiume

Il Forte sul Fiume

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

«Certo che dico <strong>sul</strong> serio. C'è da dire che se l'erano cercata, e forse<br />

meritavano di peggio. Ho dovuto spiegare a quel gruppetto di bulli<br />

quale fosse la legge in casa mia, ma si vede che Droc non mi ha<br />

ascoltato. Quando sono arrivato <strong>sul</strong> posto era svenuto. Meno male<br />

che Lucano era in città. Lo ha portato via e l'ha fasciato tutto, dal<br />

petto in su.»<br />

Ero esterrefatto. «Non posso crederci. Droc è due volte più grosso<br />

di Artù e qualche anno più vecchio. Come può averlo ridotto in<br />

quello stato? È poco più di un bambino!»<br />

Derek scrollò le spalle, ma poi si voltò a guardarmi.<br />

«Un bambino? Quand'è l'ultima volta che lo hai visto?»<br />

«Chi, Artù? Qualche giorno fa, il mattino che è partito per<br />

Ravenglass.»<br />

«Allora tu hai visto un altro ragazzo, non quello che ho visto io.<br />

Io sto parlando di Artù di Pendragon.»<br />

«Lo so. Anch'io sto parlando di lui.»<br />

«Be', in questo caso uno di noi ha problemi alla vista e quello non<br />

sono io. Fammi provare a ripetere la domanda con altre parole:<br />

quand'è l'ultima volta che lo hai guardato?»<br />

Lo fissai, considerando la domanda nella nuova formulazione.<br />

Quando, ultimamente, avevo guardato Artù da vicino, esaminato<br />

analiticamente il ragazzo? Lo feci nella mia mente e ben presto mi<br />

resi conto che Derek aveva ragione. Artù non era più un bambino da<br />

molto tempo e io non mi ero accorto dell'enormità di quei<br />

cambiamenti.<br />

A tredici anni, vicino ai quattordici, Artù era già quasi alto quanto<br />

i più alti tra noi, Derek e me. Era ancora dinoccolato, un po' magro,<br />

ma era ormai forte e proporzionato, le spalle sempre più larghe e un<br />

inizio di peluria su mento e guance. Pensai alle sue mani, affusolate<br />

ma forti, i polsi grandi, percorsi da muscoli e tendini sviluppati<br />

dall'esercizio costante coi bastoni. Pensai al viso liscio e abbronzato,<br />

gli occhi di quell'incredibile giallo-bronzo, penetranti, i lineamenti<br />

affilati e la grande bocca sorridente con la perfetta fila di denti<br />

squadrati, la criniera di lunghi capelli castani, venati d'oro, che<br />

circondava il viso, le spalle che mostravano già i fasci di muscoli che

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!