Il Forte sul Fiume

festeggiamenti che, mi auguravo sinceramente, sarebbero seguiti alla
vittoria.»
«Hai eseguito una danza meravigliosa.»
«Un incantesimo. Efficace, vero?»
«Certamente, in molti modi.»
«Non avresti dovuto guardarmi sotto le gonne. Mi hai visto il
sedere nudo?»
Scossi la testa, sorridendo. «No, purtroppo. Ma mi sarei sforzato
se avessi saputo che era nudo. Ero così affascinato dalla tua parte
superiore, dalle braccia, dalla testa, dai capelli, che non ho notato
altro.»
«Bugiardo. Ti ho visto con la bocca aperta.»
«Come hai potuto? Roteavi troppo in fretta.»
«Mi è bastato un istante per cogliere quel guizzo nei tuoi occhi.
Ho smesso per paura che ti venisse un colpo apoplettico.»
«Improbabile, ma forse avrei infranto il mio voto di celibato se tu
avessi continuato.»
Mi fissò l'inguine apertamente e senza imbarazzo. «Si rizza ancora?
Malgrado tutte le rinunce che ti imponi?» Non c'era traccia di falso
pudore nella sua voce e nel suo atteggiamento.
«Certamente.» Mi mossi appena, cercando una posizione più
comoda, stranamente a mio agio malgrado la piega che aveva preso
la conversazione. «Soprattutto nel cuor della notte. Grazie a Dio.»
«Sogni erotici?»
«Sì.»
«Spesso?»
«Sì, ogni settimana.»
«Ogni settimana? Dopo tanto tempo?»
«Forse proprio perché è tanto tempo. Non lo so e cerco di non
pensarci. Perché non parliamo d'altro?»
Continuava a osservarmi tra le gambe con aria perplessa. Levando