Il Forte sul Fiume

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che un giorno si troverà ad affrontare un destino ben più grande di quello in serbo per molti ragazzi e uomini, la mia mente e la mia anima esultano davanti ai suoi progressi. Appena poche ore fa mi ha dato prova della sua straordinaria abilità e capacità intellettuale. Ciò ha rafforzato in me la decisione di istruirlo adeguatamente per quanto sta in mio potere, di dargli tutti gli strumenti necessari al compito che lo aspetta. Conosce già molte delle cose che gli saranno utili; ininterrotta è l'opera di educazione, cui ci dedichiamo io e i miei buoni amici. In breve, ha solide basi di filosofia, logica, retorica, dialettica; con gli stessi criteri gli abbiamo insegnato la matematica, l'ingegneria e l'arte militare, la disciplina, la tattica, la strategia non sono mera teoria e astrazione, ma esperienze reali. Malgrado gli ottimi risultati conseguiti, nutro grandi dubbi circa la mia capacità di istruirlo in un particolare campo. Perché questo ragazzo diventi l'uomo che sono convinto diventerà, dovrà ricevere - è mia profonda convinzione - insegnamenti illuminati e attenti sull'essenza del cristianesimo e non limitarsi a conoscerne i principi fondamentali. Questi già li possiede; deve ora maturare una concezione cristiana della vita sotto tutti gli aspetti. Sono conoscenze che comportano l'apprendimento della filosofia e della morale cristiane, io non sono all'altezza di impartirgli questo insegnamento. Sono quello di sempre: un uomo che dubita quando gli viene proposta l'interpretazione, elaborata da altri, della volontà di Dio. Artù ha bisogno di maggiori conoscenze in questo campo, di sapere di più, più a fondo e in modo più illuminato. Nessuno di noi è in grado di dargliele, la forza della fede di Ambrogio e la sua devozione lo renderebbero un meraviglioso maestro, ma il suo posto è a Camelot. Sono convinto che il ragazzo trarrà beneficio dagli strumenti che ci consiglierai di usare per istruirlo: testo, lettera, trattato, dissertazione filosofica. Se tu potessi inviargli questo materiale, ne intraprenderei io stesso lo studio in vista di diventare per lui un orecchio comprensivo e attento nel quale potrà riversare le sue riflessioni. Ritengo questo obiettivo fondamentale alla formazione del mio pupillo. Tra poco sarò tenuto a rientrare nel mondo insieme a lui. Quando verrà il momento, dovrà avere sufficienti strumenti per riconoscere quel mondo per come è. Dovrà capire, da guerriero cristiano, che la bontà, la forza,
l'ordine esistono per controbattere il male, la debolezza, il caos anche nella nostra piccola Britannia. Ti sarò grato per la considerazione che darai al mio dilemma. Confido che la mia lettera ti trovi in buona salute e che i doveri della tua vocazione ti lascino, di tanto in tanto, il tempo per viaggiare. Assaporo il piacere della tua risposta. Merlino Britannico.
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Camelot è ormai lontana per Merlin
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Jack Whyte è poeta, regista cinema
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A mia moglie, Beverley, e a mio nip
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Nomi geografici La terra che i Roma
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Prologo Ricordo quando, per la prim
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popolo verso una nuova età di mera
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I. Eravamo in piedi l'uno accanto a
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intento com'era a ormeggiare la gal
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la mia metà cristiana, romano-brit
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ontolando si avviò a impartire alt
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incontrammo usavi un altro nome.»
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«Niente che tu non possa darci o r
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«No, te lo giuro su tutti gli dèi
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Glannaventa un'eventuale aggression
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Romani, il cortile quadrangolare er
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Scossi la testa. «Niente» urlai.
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II. La folla si diradò mentre ci a
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Mi lanciò un'occhiata sfuggente, a
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«Già, santuario... hai detto che
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«Sì, la gente come massa.» «Non
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ispondergli aveva ripreso a parlare
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modo una minaccia per qualcuno. Ma
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del principe pazzo Carthac Pendrago
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«Partirete domani» mi disse gelid
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veniva dalla mescolanza di sangue i
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«Quanti figli hai, Derek?» «Undi
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spropositatamente alto quanto Fearg
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albero, inciampai nella radice di u
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volte oggi... era chiaro che non vo
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volse di nuovo a me. «Ne parlerò
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stasera?» «Sì, dove?» «Nella m
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III. C'erano quasi cento persone ne
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quel momento della propria impotenz
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capire il temperamento dei miei uom
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la schiena e lanciandolo a folle ve
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Le armi, tolte ai morti, furono dis
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Ci fu di sollievo constatare che i
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«Le nasconderemo! Abbiamo tutta la
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propria protezione. Non c'è motivo
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Connor mi guardava, le labbra stret
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IV. La pioggia, che era andata atte
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I ragazzi erano curiosi di sapere c
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privato, e lui non l'aveva discussa
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Mi guardai intorno. Vedevo altre in
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cadaveri saranno appesi alle mura s
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per lo più sotto forma di ordini d
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gente per la quale forse niente è
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quella di suo marito come fabbro. D
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«Sì, non è la prima volta che ve
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«Probabile, perché continuano ad
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mentre gli arcieri si mettevano all
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sangue. Torneranno insieme ad altri
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affondato due galee?» «Sì» e le
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«Sì, lo fa spesso. Anche tu mi ch
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«Siediti,» disse sorridendo «sie
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festeggiamenti che, mi auguravo sin
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lentamente degli uomini. Negli uomi
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nel voltarmi verso di lei. Tacque p
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costume dei Romani considerare dèi
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diverse da quelle della torre?» Gl
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percepivo sentimenti contrastanti d
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sapevo io.» «Sì.» Gli scompigli
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«È piatta perché fu livellata da
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agione, naturalmente.» Rise, cosa
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Giulio Cesare, Ottaviano, che era s
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alla luce, ma sfuggono al calore.
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venivano attaccate ai bastoni inser
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Potrei sbagliarmi. Non avremo diffi
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grandissimo aiuto, fornendoci in qu
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«Sto parlando di me! Della mia mal
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Dico bene?» Annuii. Si raddrizzò.
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umide. «Non so né come né perch
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segreto... il segreto della tua ide
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sella vedendo Cay che arrivava per
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in sua compagnia, si sentì bistrat
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di ottanta o cento legionari, accog
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quattro ragazzi, tre coppie sposate
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la valle come una seta lieve e frus
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VIII. Le galee di Connor, entrate i
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Aveva un aspetto magnifico: un coma
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inchiodato qui con questi selvaggi
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circostanze sperare che duri per se
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quanto... un'ora? e non hai niente
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fortunato; nessuno si accorse della
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più tardi, circa un anno fa, mentr
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arcieri. L'azione congiunta degli a
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Abbassò quindi la testa e, avvicin
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da molto tempo.» «Già.» Aveva p
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partenza, i miei pensieri andavano
Page 182 and 183: Galeno descrisse le scoperte che av
Page 184 and 185: Turga ed Hector, che reggeva le red
Page 186 and 187: cammino.» «Sì, capisco. Te lo fa
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Page 194 and 195: «Joseph è qui con te, vero? Non i
Page 196 and 197: silenzio e nella solitudine, e Luca
Page 198 and 199: sicuro perché attraversa Lindum.»
Page 200 and 201: imparare molto di più.» «Perché
Page 202 and 203: certamente nessun motivo per riusci
Page 204 and 205: vescovo Alarico potesse essere scom
Page 206 and 207: X. Nella settimana successiva al no
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Page 210 and 211: Sulla mia destra le pareti rocciose
Page 212 and 213: appena mi fu vicino, notai una feri
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Page 216 and 217: tornai sulla sedia e sedutomi allun
Page 218 and 219: osco, all'esterno delle mura di Rav
Page 220 and 221: ecco quello che voglio dire, il buo
Page 222 and 223: malvagità e di un'assoluta bontà
Page 224 and 225: significa la mancanza di un'autorit
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Page 230 and 231: Ci sono stati di recente grandi sco
Page 234 and 235: XI. Alla vigilia della partenza di
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Page 238 and 239: l'ammirazione. «Ecco le dimensioni
Page 240 and 241: fatto con la Pietra del Cielo.» «
Page 242 and 243: spalla. Alcune avevano una sezione
Page 244: «I tre grandi tondi neri: che cosa
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Page 249 and 250: «Sì» rispose Dedalo, le labbra i
Page 251 and 252: «No, non ancora. È una delle nuov
Page 253 and 254: degli anni. Mi giunse la voce di Lu
Page 255 and 256: Risi apertamente dandogli una pacca
Page 257 and 258: sembrava prendersi beffe di noi. Me
Page 259 and 260: tempesta.» Mi levai sulle staffe e
Page 261 and 262: piombò a braccia spalancate. Diedi
Page 263 and 264: correvano con le spade sguainate: d
Page 265 and 266: «No,» risposi mentre vedevo sbuca
Page 267 and 268: XIII. Ricordo che la tempesta e la
Page 269 and 270: corno di rame per annunciare il nos
Page 271 and 272: quando dagli occhi cadde l'ultimo v
Page 273 and 274: chiacchierare, ciarlando di cose in
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Page 277 and 278: gesto impaziente e scostò una cioc
Page 279 and 280: accogliere i gomitoli che avevo las
Page 281 and 282: sterile. Probabilmente il mio viso
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stavi mostrando qualcosa. L'hai anc
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lavoro. Ma se hai altro in mente, s
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«Oh, sì, me lo ricordo bene... al
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«Cosa?» Si irrigidì. «Perché p
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en consapevole del mio nervosismo;
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pelliccia. «Siediti, Cay, bevi con
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XIV. Verso la fine dell'estate di q
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spettacolo. Lucano osservò che que
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di parlare di quelle bambine anche
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manipolo romano di fanti, cioè die
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Avevano subito scoperto che due lam
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forte, ma ancora abbastanza lontani
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«Artù ha quasi dieci anni, e nell
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mai subito una sconfitta in battagl
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truppe lo spingeva a non risparmiar
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e torri munite di macchine da guerr
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concedendomi un piacevole diversivo
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tipo, ma era decisamente un insetto
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«Certo che dico sul serio. C'è da
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occa e non ha guardato né Droc né
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«Come hai usato il bastone, con un
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sferrarne uno a mia volta. Alla fin
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sollevò lo sguardo prima su di me,
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come di campane, era udibile sullo
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tutto ciò che devono sapere per sv
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XV. Poco tempo dopo la costruzione
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Dedalo, Rufio e io reagimmo alla vi
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La vista del nome di Tumac nella le
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sequitur. Trovai ben presto la fras
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e e io ci appartammo e gli narrai d
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il mondo, quello vero. Non ha più
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l'ora di vedere finalmente anche la
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gente importante? Il posto in cui v
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utensile, ogni mobile, tutto era st
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Mi girai verso di lui. «Ricordi la
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decine di polveri sconosciute dei c
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cassa. «Quelle cose sono molto per
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volto su cui era stata modellata: i
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XVI. In seguito avrei pensato sempr
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qualcosa a metà tra un guaito e un
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tremolante ma riconoscibile. «È i
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sua sinistra, sul lato a est, una p
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Dedalo, a centinaia di passi da noi
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gioco sufficiente per assorbire il
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come quel vecchio orso canuto potes
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sulla corta spada alla sua cinta. G
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Quella sera, quando eravamo tutti a
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«Ah sì? Io non ne ho mai decifrat
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vidi alzarsi di nuovo dalla propria
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Poco dopo l'inizio delle nevicate,
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possedimenti. Non ho le prove che s
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Lucano non aveva mai avuto pazienza
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sembrava cadergli dalla carne, e di
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Si voltò verso di me, furibondo.
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primavera, il tuo campo di addestra
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Nota dell'autore Mi sgomenta sempre
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sua conservazione, è un luogo affa
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