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Il Forte sul Fiume

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apparentemente ignorati da tutti; tuttavia percepii la curiosità di<br />

varie persone anche se simularono indifferenza al nostro passaggio.<br />

Superata la porta nella torre che s'innalzava nel mezzo delle mura<br />

occidentali, mi ritrovai in una fortezza romana quale non avevo mai<br />

visto. Era una delle tante costruzioni idonee ad alloggiare cinque o<br />

seicento uomini. Avevo già visto luoghi analoghi nel corso degli<br />

anni, tutti in uno stato di rovina e decadimento più o meno<br />

avanzato. Molti erano stati abbandonati quando mio padre era<br />

ancora un ragazzo, assai prima che i Romani ritirassero le loro<br />

legioni dalla Britannia. Infatti, per dure ragioni economiche e in<br />

mancanza di rinforzi da oltremare, erano state equipaggiate di<br />

uomini e di mezzi le fortezze centrali della provincia a scapito di<br />

quelle periferiche più piccole. Non era stata questa la sorte di<br />

Glannaventa, così si chiamava il forte. Fino agli ultimi giorni della<br />

ritirata, allora ero un ragazzo, vi era rimasta di stanza una<br />

guarnigione, ma vista l'importanza del porto naturale, la gente del<br />

posto si appropriò del forte non appena i legionari l'ebbero<br />

abbandonato. Mi sembrava di ritornare indietro nel tempo quando,<br />

in fortezze simili a questa sparse in tutta la Britannia, regnavano<br />

l'ordine e il buon governo.<br />

Le caserme che avevano ospitato la guarnigione, tuttora in uso,<br />

erano in buone condizioni; le intercapedini fra i tronchi che<br />

formavano i muri erano ben isolate, i tetti di tegole non mostravano<br />

traccia di muschio; nessun segno indicava che stessero per cedere o<br />

che fossero marci. Una serie di porte nuove nelle lunghe facciate<br />

indicava che vi abitavano famiglie, non squadre militari. I sei edifici,<br />

costruiti per accogliere un centinaio di uomini più i centurioni, si<br />

sviluppavano in due blocchi di tre, a destra e a sinistra. Dietro<br />

ciascun blocco, sorgevano altri due corpi più lunghi e bassi che, simili<br />

alle caserme ma con diversa funzione, alloggiavano i servizi necessari<br />

alle truppe: fucine, concerie, laboratori artigianali. Su ciascun lato<br />

dell'ampia strada centrale che congiungeva la porta principale alle<br />

nostre spalle a quella di fronte, nella cinta orientale, a una distanza<br />

di oltre trecento passi, sorgeva un complesso di quattro edifici con<br />

analoghe funzioni di servizio. Nell'insieme queste otto costruzioni<br />

riempivano la metà anteriore del forte, la praetentura, la sezione più<br />

esposta a un possibile attacco nemico, dato che nel caso di

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