Il Forte sul Fiume

«Facciamo pure questa ipotesi. Nel peggiore dei casi
significherebbe che Artù potrebbe rischiare di perdere il regno di
Pendragon, in Cambria. È vero, fa parte della sua legittima eredità,
ma non credo che quella perdita scompaginerebbe i nostri piani.
Avrebbe ancora Camelot e le sue forze, la parentela con gli Scoti
dell'Eire e la legittima pretesa al trono di Cornovaglia. Più che
sufficiente a tenere impegnato anche un ragazzo dotato come lui per
una cinquantina d'anni, non trovi? E poi comunque, a mio modesto
avviso, preoccuparsi inutilmente di questo ignoto rivale non porta a
nulla ed è prematuro. Se quel ragazzo è là fuori da qualche parte,
prima o poi si farà vivo per reclamare ciò che è suo, e quand'anche
lo facesse, non avrà il sigillo di Uther sulla mano destra, né
l'armatura di Uther sulle spalle, né i cugini di Uther che governano
Camelot dalla sua. A proposito, hai parlato con Derek della
questione dell'armatura?»
«Sì, più di una volta. Sono convinto che la darà al ragazzo
quando sarà il momento, ma penso che lo farà attraverso di me.
Non vuole assolutamente che il ragazzo venga a sapere, o diventi
anche solo curioso di sapere, chi abbia ucciso suo padre. Però so che
conserva l'armatura con tutte le cure necessarie. L'ho vista. Non è
minimamente arrugginita e le fibbie di cuoio sono morbide e
regolarmente ingrassate...» Fissai le fiamme per qualche istante in
silenzio, poi con un lungo sospiro mi alzai.
«Hai ragione tu, fratello, c'è poco da guadagnare a scervellarsi su
un figlio di Uther che forse non è mai nato e che, se è nato e
costituisce un pericolo per noi, ce lo farà sapere quando sarà il
momento. Ma noi non scopriremo certo nulla di più stando qui a
parlarne questa notte. Andiamo a dormire.»
Quella volta Ambrogio rimase a Mediobogdum con noi per due
settimane, e poi rientrò a Camelot seguendo la strada per cui era
venuto. Ma fin dal primo giorno di quella sua visita, il giovane Artù
si dedicò al proprio addestramento con rinnovate energie,
esercitandosi senza sosta con le spade di legno e spingendo i suoi
compagni a impegnarsi quanto lui. Il ricordo della visione dello zio
Ambrogio che scendeva dal passo verso il forte alla testa delle sue