Il Forte sul Fiume

felice, ma cercai ancora una volta di difendere entrambi. «Anche se
l'azione è stata compiuta senza malevolenza nella convinzione di
tutelare al meglio gli interessi del re? Longino è un suddito leale di
Derek.»
«Sì, tanto più in un caso come questo nel quale il suddito ha
dimostrato massima arroganza e impertinenza osando pensare per il
re e parlare in nome suo.»
L'impatto delle parole di Artù fu così forte che, balzando in piedi,
mi avvicinai rapido al caminetto e qui accucciandomi e volgendogli
la schiena, mi premurai di accatastare legna e alimentare le fiamme
senza che ve ne fosse bisogno. Che ragazzo era e che intelligenza!
Che uomo sarebbe diventato! Dovetti inghiottire più volte per
dissolvere il groppo di commozione che mi si era formato in gola,
mentre cercavo di reprimere gli intensi sentimenti che mi riempivano
il petto: orgoglio, amore, ammirazione, consapevolezza timorosa di
un'intelligenza più acuta della mia. Sentivo le lacrime salirmi agli
occhi e mi dissi che erano causa del forte calore delle fiamme. Poi mi
ricordai che il ragazzo era ancora lì, seduto in silenzio, forse
timoroso. Traendo un profondo sospiro, mi levai lentamente,
voltandomi verso di lui. Mi fissava, gli occhi spalancati e inquieti.
«Sono stato avventato. Io...»
«No, non lo sei stato. Hai ragione in tutto e per tutto; sono io che
ho sbagliato.» Mi avvicinai di un passo, le mani strette dietro la
schiena e lo guardai. «Soltanto una cosa di quelle che hai detto mi
preoccupa. Sai di che si tratta?»
«No.» La voce era acuta.
«Il tuo giudizio condanna Derek tacciandolo di debolezza. Ne sei
convinto?»
Distolse lo sguardo e lo fissò sulle fiamme; quando riprese a
parlare, la voce era pacata. «Non credo che Derek sia debole. La sua
gente, la gente comune, lo ama; i suoi figli non lo temono. Ma il re
deve essere al di sopra di ogni altro. Se permette, seppure
ignorandolo, che in suo nome si commettano dei soprusi, manifesta
una debolezza che mina la sua autorità, la indebolisce e di
conseguenza espone al rischio la sicurezza e l'incolumità del suo