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Il Forte sul Fiume

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<strong>Il</strong> forte alla curva del fiume, ancora lì, è diventato, grazie al suo<br />

splendido isolamento nella bellissima regione dei laghi, uno dei più<br />

famosi forti ausiliari romani. I visitatori oggi sanno che è il forte del<br />

passo di Hardknott, ma Hardknott è un nome moderno. In origine si<br />

chiamava Mediobogdum, cioè "situato alla curva (del fiume)".<br />

Sorge a nove miglia da Ravenglass, un'antica cittadina costiera il<br />

cui nome (Yr-afon-[g]las) è anteriore ai Romani e significa "la baia<br />

azzurra" nella lingua celtica degli abitanti locali, che i Romani<br />

chiamavano Briganti, una popolazione fiera e ribelle, mai del tutto<br />

romanizzata. <strong>Il</strong> nome latino di Ravenglass era Glannaventa.<br />

Da qui i Romani, per poter trasportare i rifornimenti, costruirono<br />

una strada fino ad Ambleside, cittadina <strong>sul</strong> lago Windermere,<br />

collegando i due desolati passi di Hardknott e Wrynose. Lunga<br />

appena trenta miglia, era l'unico itinerario che dalla costa nordoccidentale<br />

a sud di Carlyle si avventurasse nella regione interna.<br />

Attestano la sua importanza i tre forti costruiti per controllarla:<br />

Glannaventa <strong>sul</strong>la costa, Mediobogdum nel punto più alto, Galava<br />

(Ambleside) che concludeva il tragitto nell'entroterra. Intorno a<br />

Glannaventa e a Galava sorsero città che ancora esistono. Nessuna<br />

comunità invece fiorì in prossimità del passo di Hardknott, bellissimo<br />

ma inospitale e sterile. La guarnigione lì di stanza era isolata.<br />

La cosa più straordinaria di questo forte è che rimase<br />

abbandonato, indisturbato e immune da vandalismi per quasi<br />

quindici secoli. Fu riscoperto nel Seicento quando vennero devastati i<br />

querceti di Eskdale per costruire le navi da guerra della flotta reale.<br />

Alla distruzione delle foreste seguirono lo sgombro del terreno e il<br />

conseguente afflusso sempre maggiore di contadini che presero a<br />

utilizzare i blocchi di arenaria delle grandi porte per costruirsi le case.<br />

All'inizio dell'Ottocento William Wordsworth allude al forte in un<br />

sonetto: «Quel solitario accampamento <strong>sul</strong>le alture di Hardknott, <strong>sul</strong><br />

quale vegliavano uomini che si inginocchiavano a Giove e a Marte».<br />

Da allora, nel secolo scorso, orde di cacciatori di souvenir hanno<br />

strappato le splendide piastrelle rosse che decoravano l'ipocausto<br />

delle terme fuori delle mura. Chissà quanto altro è sparito nello<br />

stesso modo!<br />

<strong>Il</strong> forte, ora affidato a un'associazione locale che provvede alla

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